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Convivenza o Matrimonio? Guida alla scelta consapevole

Cosa trovi in questo post

  • Convivenza o Matrimonio? Cosa è in e cosa è out?
  • Matrimonio o Convivenza: le definizione
  • Sposarsi o no? I vantaggi del Matrimonio
  • Convivere o sposarsi: le conseguenze per i figli
  • Sposarsi o convivere: le differenze davanti alla legge
  • Coppie di fatto: i diritti che non sai di avere
  • Le coppie di fatto: i diritti negati
  • Il Matrimonio civile
  • Convivenza o Matrimonio: i consigli dell’esperta
  • Convivenza o Matrimonio? L’esperienza di Valentina e Monica
  • Convivenza o Matrimonio, tutto dipende da voi
  • Consigli di lettura per scegliere tra Convivenza o Matrimonio

Conosci quello che viene definito “Il dilemma del nuovo millennio”? Secondo me sì. È il dilemma Convivenza o Matrimonio?

È quel momento della momento della vita che arriva (quasi) per tutti e abbiamo tutti paura di affrontare (Anche se qualcuno dice che non è vero ma sappiamo benissimo che, quel qualcuno, sta palesemente mentendo a se stesso).

Ma qual è la differenza tra matrimonio e convivenza? Cosa cambia tra sposarsi o convivere? È più saggio sposarsi o no? E qual è la decisione più saggia per una coppia che vuole fare un passo avanti?

La scelta non è semplice, per questo ho deciso di scrivere questo articolo: qui troverai tutte le risposte ai tuoi dubbi!

Convivenza o Matrimonio? Cosa è in e cosa è out?

Convivenza o matrimonioLa convivenza sembra essere diventata l’alternativa al grande passo del matrimonio: le nozze sono sempre più in crisi, abbondano i divorzi e i problemi sembrano essere dietro l’angolo. Secondo le statistiche sempre più coppie scelgono la convivenza al matrimonio.

Ma cerchiamo di capire: perché il dilemma convivere o sposarsi viene risolto da sempre più coppie con la scelta della convivenza?

Con i tempi che corrono la convivenza sembrerebbe la scelta “finanziariamente” e psicologicamente migliore tra convivenza o matrimonio.

Sposarsi implica una cifra quasi sempre considerevole, inoltre, il pensiero che il matrimonio possa fallire e si debbano affrontare nuove spese, come quelle per la separazione, può rendere la scelta ancor meno attraente.

Convivere permette di rimandare a tempi migliori l’alternativa più “costosa” e, nel frattempo, testare la solidità del rapporto.

La convivenza sembra rispondere a pieno alle esigenze delle coppie delle ultime generazioni: meno vincoli, meno doveri e l’idea di rimanere “liberi” rende questa scelta ancor più attraente.

È curioso come uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università della California, a San Francisco, metta in luce i differenti punti di vista tra uomo e donna: i maschietti vedrebbero la convivenza più come un test temporaneo, mentre le donne, quando decidono di andare a vivere insieme, sarebbero già proiettate verso un ipotetico matrimonio.

Matrimonio o Convivenza: le definizione

Prima di addentrarci nello specifico nella trattazione dell’argomento, credo sia il caso di capire esattamente di cosa stiamo parlando. Ecco, quindi, le definizioni di Matrimonio e Convivenza.

Definizione di Matrimonio

Ok, tutti sappiamo cosa significa matrimonio, ma cerchiamo la definizione di matrimonio sulla Treccani:

Istituto giuridico (o, secondo la Chiesa cattolica, sacramento) mediante cui si dà forma legale (e rispettivam. carattere sacro) all’unione fisica e spirituale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) che stabiliscono di vivere in comunità di vita al fine di fondare la famiglia.

Quindi col matrimonio abbiamo un vero e proprio istituto giuridico, una qualche forma di contratto tra due persone.

Definizione di Convivenza

Diciamo che sul termine convivenza su Convivendo ne trovi un bel po’ di informazioni.

Giusto per intenderci, iniziamo dalla definizione di convivenza sulla Treccani:

Atto del convivere, il fatto e la condizione di vivere insieme, in uno stesso luogo.

Da qui dovresti leggere un po’ di nostri articoli sul tema. Ad esempio:

  • Convivere: cosa significa oggi andare a convivere
  • Sposarsi o convivere?
  • Andare a convivere: la guida completa e aggiornata

Sposarsi o no? I vantaggi del Matrimonio

In fondo una firma su un documento non cambierà la tua vita, no? Ma è davvero così?

Vediamo perché, alla domanda Convivenza o Matrimonio, dovresti rispondere matrimonio, analizzando le principali differenze e effetti sulla vita familiare e personale.

  • Alcune ricerche hanno dimostrato che chi si sposa vive più a lungo di chi rimane celibe. Una vita più sana nella quale la condivisione è alla base del rapporto. Il matrimonio unisce anche le responsabilità della coppia, in questo modo ti sentirai maggiormente legata al tuo partner.
  • La salute migliora sotto ogni punto di vista: quella sessuale derivante da avere un partner sicuro e quella mentale, visto che la soddisfazione e la felicità provocano il rilascio di endorfine (gli ormoni del buonumore).
  • Fa letteralmente bene: allevia dolori e stress.
  • Il matrimonio porta stabilità, rende molto più semplice affrontare le sfide future: non sarete mai soli.
  • Dal punto di vista finanziario il matrimonio porta alcuni vantaggi: la coppia è molto più attenta alle spese. La condivisione dei beni con il proprio partner comporterà una serie di agevolazioni a livello fiscale. (Vedi i prossimi paragrafi per saperne di più)
  • Il legame diventa più solido, pensare al tuo lui come ‘marito’ piuttosto che come compagno ha un peso notevole, anche senza volerlo, vi sentirete più uniti.

sposarsi o no

Convivere o sposarsi: le conseguenze per i figli

Mamme, non ci siamo dimenticate di voi! La scelta tra Convivenza o Matrimonio sembra farsi più complicata se si hanno figli, ci si chiede quale sia la scelta giusta per tutelarli.

Il tema del Convivenza o Matrimonio è molto delicato, soprattutto per i figli, MA, per fortuna, dal 2012, non esiste alcun tipo di differenza tra i figli di una coppia convivente e i figli di una coppia sposata.

Avere un figlio senza essere sposati, infatti, non comporta alcuna modifica nei diritti e doveri. Gli obblighi morali, sociali e giuridici dei genitori conviventi sono analoghi.

Pertanto, ad un figlio naturale, ossia nato da una coppia di fatto non sposata ma convivente, sono riconosciute le stesse tutele di un figlio legittimo nato all’interno del matrimonio.

Ad esempio, se vostro figlio avesse bisogno all’improvviso di particolari cure e uno dei due genitori non fosse presente o non fosse d’accordo, il fatto di non essere sposati potrebbe portare a delle conseguenze? No, non ci saranno implicazioni.

Attenzione però, anche se non c’è nessuna differenza tra matrimonio e convivenza per quanto riguarda i diritti dei figli, la legge italiana tutela maggiormente le coppie sposate attribuendogli alcuni diritti non previsti per le famiglie di fatto.

Questo argomento potrebbe averti creato maggior confusione.. ma non demordere! Nel prossimo paragrafo cercheremo di semplificarti le idee con una tabella esplicativa.

matrimonio o convivenza

Sposarsi o convivere: le differenze davanti alla legge

Niente coniuge a carico, niente detrazioni fiscali per l’altro e imposte di successione molto più alte. Ecco le disparità legali per le coppie di fatto riassunte in una tabella.

sposarsi o convivere

(Fonte: IL SOLE 24 ORE del 06/06/2016, p. 9)

Coppie di fatto: i diritti che non sai di avere

Se sei sul punto di scegliere tra convivenza o matrimonio dovresti sapere che non tutte le relazioni hanno medesimi diritti e doveri.

Un punto fermo sulla questione è stato posto dalla legge n. 76/2016 (la cosiddetta «Legge Cirinnà»).

La legge usa l’espressione «convivenza di fatto» parlando di «due persone maggiorenni» (dello stesso sesso o meno) «unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o convivenza, da un’unione civile».

Qui di seguito trovi elencati i principali diritti delle coppie di fatto:

  • La possibilità di visita, assistenza e accesso alle informazioni del partner in caso di malattia o ricovero.
  • La possibilità di designare l’altro come legittimo rappresentante con poteri pieni in caso di malattia o morte.
  • Continuare ad abitare nella stessa casa, per un periodo non superiore a 5 anni, anche dopo la morte del partner che era il proprietario dell’immobile.
  • Poter avere un risarcimento in caso di decesso del convivente derivante da una condotta illecita di un terzo.
  • Partecipare alla gestione e agli utili dell’impresa familiare del partner.
  • Il diritto del convivente di ricevere gli alimenti, in caso si trovasse in stato di bisogno e non in grado di provvedere al proprio mantenimento.

Insomma, grazie alla la Legge Cirinnà le coppie di fatto sono maggiormente tutelate ma non del tutto, come vedremo nel paragrafo successivo.

Se vuoi avere maggiori informazioni sul tema delle coppie di fatto di consiglio di leggere questi articoli sul nostro sito:

  • Convivenza di fatto: diritti e doveri spiegati in 10 minuti
  • Contratto di convivenza a 360°: tutto quello che devi sapere

Nonostante siano stati fatti dei grossi passi avanti in tema di coppie di fatto e convivenza, purtroppo, restano delle disparità di trattamento rispetto alle coppie che scelgono il matrimonio o l’unione civile.

Le unioni civili sono diventate ormai un tema molto caldo e interessante. Per quanto riguarda questo tema ti consiglio di leggere questi articoli sul nostro sito che affrontano in modo approfondito il tema:

  • Le Unioni civili spiegate in modo semplice e completo
  • Coppie gay, LGBT e unioni civili. Cosa sono?

convivere o sposarsi

Le coppie di fatto: i diritti negati

Nonostante alcuni passi avanti fatti grazie alla Legge Cirinnà le coppie di fatto non hanno ancora diritto:

  • Al dovere di reciproca fedeltà, il convivente tradito non può richiedere risarcimenti.
  • All’assegno di mantenimento successivo alla separazione, relativo in modo esclusivo alle coppie sposate, né agli alimenti.
  • All’eredità del convivente defunto, a meno che lo stesso non faccia testamento.
  • Alla pensione di reversibilità.
  • Alla possibilità di costituire un fondo patrimoniale, diretto in modo esclusivo alle coppie sposate.

Il Matrimonio civile

Prima di confonderti tra unioni civili, coppie di fatto, matrimonio civile, facciamo chiarezza: il matrimonio civile non c’entra nulla con il tema! 🙂

Il matrimonio civile, in alternativa alla cerimonia religiosa, in chiesa, a cui siamo abituati, viene celebrato solitamente in uno spazio del Comune o in un ambiente dichiarato come ammissibile per la cerimonia.

Il matrimonio civile avviene davanti a un funzionario ufficiale, che viene dichiarato idoneo a celebrare la funzione civile.

Il matrimonio civile segue le norme del diritto civile, ovviamente, e deve rispettare alcuni requisiti per essere ritenuto legalmente valido.

I requisiti per il matrimonio civile sono:

  • Essere maggiorenni
  • Essere “sani di mente”
  • Avere “libertà di stato”

Il matrimonio civile è decisamente in aumento, anche perché consente una forte personalizzazione dell’intera cerimonia, rendendo ogni matrimonio civile diverso dagli altri, nel rispetto delle indicazioni di legge, ovviamente.

E tu cosa preferiresti? Matrimonio civile o Matrimonio religioso? Faccelo sapere nei commenti qui sotto!

Convivenza o Matrimonio: i consigli dell’esperta

convivenza o matrimonio

Secondo la psicologa Patrizia Marzola, per arrivare ad una decisione senza compromettere la qualità del rapporto di coppia, è necessario che ci si chieda come si sta insieme, come si risolvono i problemi e se c’è dialogo.

È bene che la coppia si confronti sulle convinzioni che il singolo ha sul matrimonio prima di dare una risposta alla domanda Convivenza o matrimonio.

Se avete un rapporto basato sull’armonia, se c’è equilibrio (ovvio, anche alti e bassi, chi non ne ha?), allora potete arrivare facilmente ad una decisione consapevole e sana per entrambi, sia che si decida per il matrimonio, sia che si decida per la convivenza.

“La soluzione è sempre il dialogo: parlatene apertamente, spiegate al partner a cuore aperto il vostro punto di vista, il motivo per cui, per voi è importante sposarsi e mettete a confronto i vostri punti di vista.

Questo “dibattito” vi aiuterà senz’altro a prendere una decisione senza compromettere la qualità del vostro rapporto di coppia.”

Secondo la psicologa, è proprio la mancanza di comunicazione la rottura che porta in molti casi al divorzio, il dialogo è un ingrediente fondamentale che spesso, però, viene tralasciato per evitare scontri con il partner.

La psicologa mette a disposizione un aiuto online per tutte le coppie in difficoltà, e non solo. Puoi usufruirnevisitando la pagina dedicata sul sito psicologiaecomunicazione.it.

Convivenza o Matrimonio? L’esperienza di Valentina e Monica

Due storie differenti, due personalità contrastanti e due scelte opposte.

L’esperienza di Valentina





Valentina, 32 anni, ci racconta la sua esperienza:

“Il mio sogno è sempre stato quello di sposarmi, infatti, per quanto riguarda il matrimonio, non ho mai pensato ai motivi del perché sì, ho sempre pensato a quelli del -perché no?-. Le nozze permettono la costruzione di un rapporto solido, in cui ci si deve impegnare entrambi, è un investimento non solo economico, ma anche affettivo ed emotivo.

Se si tratta di una convivenza, che ognuno può interrompere a piacere senza conseguenze di nessun genere, perché impegnarsi per far crescere il rapporto? Perché assumersi le responsabilità? Non è meglio andarsene appena cominciano le prime difficoltà?

Dopo 5 anni di convivenza abbiamo fatto la nostra scelta, ci siamo sposati e ad oggi non cambierei idea per nessun motivo. Conosco molte donne che non hanno fatto il ‘grande passo’ e ne sono uscite molto provate, loro si sentivano mogli a tutti gli effetti, salvo poi essere state liquidate con un “Grazie, ma non mi interessi più”.

Ognuna di noi ha una storia diversa dall’altra, per questo non esiste in assoluto la scelta giusta o sbagliata ma il mio consiglio è: non date nulla per scontato.”

L’esperienza di Monica

Una storia differente ce l’ha raccontata Monica, 29 anni. Ha intrapreso una strada opposta che si è rivelata quella giusta per la sua storia d’amore.

“Ho sempre pensato che la convivenza fosse la cosa più sensata. L’amore, in fondo, non dovrebbe essere condizionato da tutte quelle leggi e tutta quella moralità.. Forse la mia scelta è stata dettata anche dalla mia paura del ‘virus da matrimonio’, di quella gabbietta mentale che senti addosso dopo avere detto SI, lo voglio.

Forse non esiste la differenza tra Convivenza e Matrimonio.

Il matrimonio rappresenta anche un sogno in alcune di noi: quante volte ci immaginiamo con l’abito bianco, quel giorno in cui la sposa è la protagonista? Capita che si desideri il matrimonio perché ci piacerebbe vivere quel sogno romantico quotidianamente; ma sono l’equilibrio, la complicità e le discussioni a rendere speciale ogni giorno.

Matrimonio vuol dire anche convivenza. e viceversa. Tanti sono indecisi e fissano un punto nel vuoto chiedendosi: matrimonio o convivenza? Convivenza o matrimonio? Sposarsi o no?

È proprio la convivenza, con o senza matrimonio, la svolta importante per ogni storia d’amore, è il vero passo importante e fatidico che dovrebbe farci riflettere. Solo convivendo ti renderai conto di chi hai al tuo fianco.

Alcune coppie ritengono che sposarsi o non sposarsi sia la stessa cosa, altre invece credono nella magia del rito d’unione. Dalla mia esperienza ho capito che la convivenza di per sé è una dura prova che ti cambia, poi ognuno è libero di scegliere, ma è vietato avere fretta”.

sposarsi o no

Se hai voglia di raccontarci la tua esperienza, scrivi un commento sotto questo articolo-

Ascoltare esperienze diverse è sempre un arricchimento per tutti.

Convivenza o Matrimonio, tutto dipende da voi

Come avrai visto ci sono lati negativi e positivi in entrambe le parti, la differenza la fate voi.

Chiedetevi che tipo di coppia siete, se non siete convinti fino in fondo di fare il grande passo allora la convivenza è la scelta giusta. In tal caso dai un’occhiata a questo articolo: Convivenza come si fa ad andare a convivere?.

Se invece siete legati alle tradizioni e non vedete l’ora del gran giorno, allora buttatevi! Ricordatevi che entrambe le scelte sono basate sul rispetto reciproco e regole condivise.

Matrimonio e convivenza hanno entrambi ‘vincoli’ da rispettare per stare insieme serenamente e creare una famiglia felice.

Non esiste un modo di essere e di vivere che sia il migliore per tutti (…). La famiglia di oggi non è né più né meno perfetta di quella di una volta: è diversa, perché le circostanze sono diverse.

Emile Durkheim

Consigli di lettura per scegliere tra Convivenza o Matrimonio

Ecco due libri per approfondire l’argomento che potrebbero interessarti:

Quando li avrai letti, ricordati di lasciare un commento qui sotto, raccontandoci quale è stata la tua scelta: Convivenza o Matrimonio?

Spero di esserti stata utile nel prendere una posizione nel dilemma Convivenza o Matrimonio.

Se l’articolo ti è piaciuto e hai qualcosa da dire sul tema ti aspetto nei commenti!

Pubblicato la prima volta l’8 Settembre 2020 alle 10:19

Convivenza o Matrimonio? Guida alla scelta consapevole • convivenza o matrimonio
Eleonora
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Ho 20 anni, vivo a Como e frequento il corso di Scienze Psicosociali della Comunicazione in Bicocca. Mi piace studiare la psicologia e la comunicazione e amo disegnare, spero che un giorno le mie passioni possano diventare lavoro.

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