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Andare a convivere o sposarsi. Le motivazioni giuste.
Le motivazioni che spingono una coppia ad andare a convivere sono molte.
Al primo posto, ovviamente, l’amore.
Se la vostra relazione va a gonfie vele e non vedete l’ora di condividere ogni secondo, ben presto potreste valutare la possibilità di andare a vivere insieme. State tranquilli, siete in buona compagnia.
Secondo l’Istat, tra il 2013 e il 2014 sono state 641mila le coppie hanno scelto di andare a convivere. Mica poche, vero?
Perché scegliere di andare a convivere?
Ecco due buone ragioni.
- Andare a convivere è, prima di tutto, una buona prova prematrimoniale.
Matrimoni celebrati nel 2014 in Italia: 189.765. Separazioni nello stesso anno: 89.303.
Insomma, anche i numeri consigliano di fare una prova generale prima del grande sì. Andare a convivere, quindi, può essere un’esperienza importante prima del matrimonio. Nel frattempo, iniziate a risparmiare per il grande giorno! - Convivenza uguale risparmio.
Prima di tutto, c’è un solo affitto da pagare. Non molti giovani, magari ancora iscritti all’università e con un lavoro precario, possono permettersi di pagare un affitto.
Decidere di convivere con il proprio partner consente a molti giovani di lasciare la casa dei genitori, conquistandosi la tanto sognata indipendenza.
Anche perché davvero pochi potrebbero sostenere le spese per un matrimonio!
Convivenza e unioni civili
Per molto tempo, la convivenza è stata anche una scelta obbligata per molte coppie omosessuali.
Con l’entrata in vigore della legge dello scorso giugno, anche in Italia sono state autorizzate le unioni civili: abbiamo assistito in questi mesi alle storie di coppie che, dopo una convivenza lunga una vita, finalmente hanno potuto celebrare ufficialmente la loro unione.
Nota bene: era il 1989 quando la Danimarca, primo Paese al mondo, ha autorizzato le unioni civili tra omosessuali. Possiamo solo augurarci che chiunque lo desideri possa celebrare il proprio amore!!
Questo non toglie che la convivenza, per molte coppie, è una scelta di vita.
Alcuni non credono nell’istituzione del matrimonio, ma non per questo rinunciano a condividere la vita con il proprio amato. La mancanza di una celebrazione ufficiale non significa mancanza d’amore o di impegno.
Anzi, una convivenza felice può essere il primo passo verso la genitorialità: secondo l’Istat, nel 2014 oltre un nato su quattro ha genitori non coniugati.
E vissero felici e conviventi.
Come cita il libro di Michaela Belisario, ci piaceva l’idea di chiudere con questa felice citazione.
Matrimonio, unione civile, convivenza: il filo conduttore è sempre l’amore.
Ogni coppia sceglie la definizione che preferisce, la forma che più si adatta alla propria relazione.
Andare a vivere insieme vi permetterà di condividere esperienze meravigliose e di esservi accanto sempre, anche nei momenti di difficoltà.
Che sia una scelta di vita o una “prova” prima del matrimonio, la convivenza, che vada bene o vi lasci delusi, è un’esperienza fondamentale per la coppia.
Se vi amate e vi rispettate, vivrete per sempre… felici e conviventi!
Ho aperto Convivendo.net nel 2008, per raccontare il mondo della convivenza, delle sfide quotidiane e della vita di coppia.
Nella vita sono imprenditore e libero professionista, con la passione della scrittura.
Alessandra dice
Oggi (si proprio oggi, :)) sono esattamente 3 mesi che e’ iniziata la nostra meravigliosa convivenza.
Siamo felici. Lo so sembra una frase banale.. ma e’ proprio cosi’.
Non pensavo potesse essere tanto meraviglioso. Ho visto tante coppie rompersi dopo pochi mesi di convivenza, arrivare addirittura a detestarsi. Ma ho visto anche coppie felice della scelta fatta.
Ecco, noi siamo una di quelle. Forse perche’ abbiamo aspettato tanto questo momento ( io non riuscivo a trovare un lavoro stabile e sarebbe stato complicato affrontare il lato economico della situazione.. viviamo a Roma.. non so se avete un’idea degli affitti) e l’abbiamo costruito con estrema cura. Forse perche’ gia’ stiamo insieme da alcuni anni e, per quanto non si finisca mai di conoscersi, gia’ conoscevamo bene alcuni difetti l’uno dell’altra… non ci siamo nascosti niente insomma!!!! 🙂 Forse perche’ rispettiamo i reciproci bisogni, spazi, necessita’ cercando di cooperare… 😉
Non lo so. So che non tornerei indietro per nessuna ragione al mondo. So che non ci interessa, almeno per ora, il matrimonio perche’ quello che volevamo era cominciare a condividere la nostra vita in modo piu’ profondo e lo stiamo facendo, non ci interessano dei contratti che tutelino la nostra relazione ( per quanto i nostri genitori siano di parere opposto… :p).
Buona giornata a tutti! ^_^
Lui dice
Ti meriti un brindisi coi fiocchi!!!
Lui&Lei
Ale dice
Ciao ragazzi!
E’ un pò che non scrivo ma vi seguo sempre! Pensate che caso, il giorno che voi avete scritto di questo libro ho fatto un salto in libreria per trovare qualcosa che potesse darmi qualche consiglio su come migliorarmi per migliorare anche la mia convivenza con lui…e l’ho acquistato! Poi come ogni pausa pranzo, visito Convivendo.net e mi trovo questa presentazione!
Comunque…volevo aggiornarvi…..
Come dice la mia omonima, esisto due tipi di conviventi quelli felici e quelli no…io non posso negare che per me non è andata proprio come lei, per me è stato anzi è difficile.
SOno felicissima di vivere con il mio amore, di condividere tutte le piccole cose ma….ragazzi se è complicato!
Pensavo di conoscerlo come le mie tasche invece…..ogni giorno scopro qualcosa in più di lui, delle sue abitudini, dei suoi ritmi…
E farli combaciare con i miei non è proprio facile…inoltre siamo entrambi dei capoccioni per cui duri a mollare.
E’ difficile, convivere mi porta via tante energie, e tante volte mi trova a pensare che questi primi mesi non sno come me li ero immaginati e come, fremendo, li attendevo.
Fino a qualche giorno fa ero demoralizzata, ma il dialogo, il dialogo ce per noi è fondamentale, ci sta aiutando a capirci, ad ascoltarci e ad affrontare insieme questo periodo difficile ma ricco ricchissimo di esperienze, di sorprese e di momenti tanto profondi.
Ieri è stat la prima domenica passata da sola da quando conviviamo, lui è partito e tornerà stasera. Ho avuto il tempo di rifletter di come siamo cambiati e di come stiamo imparando a conoscerci di nuovo, da zero, come non ci eravamo mai conosciuti.
E se fino a ieri mi icavolavo per i calzini in giro, i vestiti buttati in giro…ieri mi guardavo in giro, e vedere tutto in ordine mi ha dato una sensazione di vuoto enorme!
Credo che non per forza se la convivenza parte male finisce male…io sento che dopo 5 mesi comunque difficili, stiamo iniziando a trovare un bellissimo equilibrio che migliora di giorno in giorno.
Credo che se c’è l’amore, quello vero, sincero, si possa affrontare qualsiasi situazione rimanendo uniti e tenendosi per mano.
Io sono felice.
Alessandra dice
Sono d’accordo…. l’equilibrio della convivenza si costruisce giorno per giorno….. 🙂
Ho evitato di menzionare la puzza della borsa della palestra lasciata in salone dalla sera precedente perche’ farebbe rivoltare la colazione a chiunque!! :p
Senza contare i calzini sporchi appena nominati dalla mia omonima…. Ma non sono queste le cose davvero importanti, no?
Quelle si sistemano, si limano, si buttano dal balcone… ma si risolvono.. in qualche modo.. 😀
La sincera volonta’ comune e l’amore ancor piu’ sincero sicuramente sono una base imprescindibile!!!! 🙂
Io comunque benedico i rari momenti in cui sono sola a casa senza il mio caro “coinquilino” (come lo chiamo per farlo arrabbiare :p).. Non perche’ non mi manchi, ma perche’ mi danno la possibilita’ di cullare la mia individualita’, come facevo prima, quando non vivevamo insieme. E’ un bisogno prepotente di stare sola ogni tanto il mio, non perche’ non voglia vederlo o stare insieme, ma perche’ credo fermamente che si possa essere una coppia sana solo curando con altrettanto affetto il proprio essere un’individualita’ prima di essere una coppia…
Poi magari preparo un enorme piatto di biscotti di bentornato.. 😉
Torno al lavoro,
buona giornata a tutti! 🙂
Ale dice
Che bello poter condividere con voi questi pensieri!
Grazie Ale!
Vado al lavoro anche io va =)
Buona giornata!
Lui dice
Ciao Ale a Ciao Alessandra,
Finalmente un attimo per entrare nel merito.
Penso non ci siano ricette giuste o sbagliate per la Convivenza. Come le torte, a volte vengono al primo tentativo, a volte ci vogliono un po’ di prove, altre ancora proprio non vengono!
Nel caso di Alessandra, il bisogno di spazi rivendica la propria prensenza in una quotidianità che viene vissuta al 90% in due, almeno nelle sue coordinate temporali essenziali. Ma è il piatto di biscotti del bentornato che rivela la sostanza delle cose.
Ed è il trait d’union con Ale: il bisogno di stare in due spesso si scontra con una realtà difficile, o almeno non semplice come vorremmo.
Alcuni ci hanno “accusato” (spiritosamente, ovviamente!) di essere molto politically correct, positivi, ottimisti. Sempre sorridenti insomma!
In realtà anche noi abbiamo i nostri scontri, le nostre discussioni, i momenti in cui ci accoltelleremmo! 🙂 E li raccontiamo, ma generalizzandoli, sfumandoli, prendendoli dall’altro verso.
Certo bisogna sempre leggere tra le righe, ma è la convivenza stessa a chiederci di non fermarci all’apparenza di un’incomprensione, sulla porta d’ingresso del malinteso, sull’uscio del conflitto.
Ma quanta pazienza!!! 🙂
Lui
Ps. Vi ho già detto che ho adorato i vostri due commenti?!? 😉