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Convivere: significato della parola
Sentiamo così spesso usare la parola convivere, ma qual è il significato di andare a vivere con una persona?
Cerchiamo prima di tutto il significato di convivere sul vocabolario Treccani
convìvere v. intr. [dal lat. convivĕre, comp. di con– e vivĕre «vivere»] (coniug. come vivere; aus. avere, raram. essere).
1. Vivere, abitare insieme, fare vita comune nello stesso luogo: i due figli minori convivono col padre; fu un gran dolore per le due amiche doversi separare, dopo aver convissuto (o, meno com., dopo essere convissute) tanti anni insieme; usato assol., riferito a coppia che fa vita comune pur non essendo unita in matrimonio: convivono da molti anni.
2. fig. Vivere con qualcosa, avere familiarità con qualcosa: abituarsi a c. con la paura, con la malattia, con l’ansia.
Non è un caso che convivere in inglese (e molte altre lingue) abbia un po’ la stessa natura e, infatti, convivere in inglese si dice cohabit, con riferimento all’atto di abitare insieme nello stesso posto,
Altro aspetto del significato della parola convivere: riferito a coppia che fa vita comune pur non essendo unita in matrimonio. Spesso il termine convivenza viene usato proprio per coppie che vivono insieme ma che non si sono sposate.
E da qui si apre un altro capitolo.
Convivere. Cosa sono le coppie di fatto e il concetto di Convivenza More Uxorio
Ora che abbiamo gettato le basi (e immagino tu abbia già letto il nostro articolo Andare a convivere: la guida completa e aggiornata, possiamo riprendere le parole delle leggi sul tema per capire meglio cosa sono le coppie di fatto.
- Ai fini delle disposizioni di cui ai commi da 37 a 67 si intendono per: «conviventi di fatto» due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile.
- Ferma restando la sussistenza dei presupposti di cui al comma 36, per l’accertamento della stabile convivenza si fa riferimento alla dichiarazione anagrafica di cui all’articolo 4 e alla lettera b), comma 1, dell’articolo 13 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223.
Attenzione ai concetti fondamentali. Le coppie di fatto devono vivere una stabile convivenza che significa: non è che se passi il weekend lungo dal/la tua/o partner siete già conviventi (anche se tu in fondo in fondo lo vorresti, vero?).
Un aspetto che incuriosisce delle coppie di fatto consiste nella contrapposizione con le coppie di diritto: non arrabbiarti, si tratta di legalese, ma in buona sostanza si tratta di una mancanza del nostro diritto, che fino a qualche anno fa non riconosceva legalmente coppie fuori dal matrimonio e da cui nasce il grande problema dei diritti delle coppie di fatto”.
Ma ne parleremo in un’altra occasione.
Ultimo spunto curioso: se le persone che convivono sono di sesso diverso sono chiamateconvivenze more uxorio: la coppia è paragonabile a una coppia di coniugi, anche se non sono sposati!
Ma le coppie omosessuali? La grande rivoluzione di questo secolo italiana è stata proprio la sentenza n. 138 del 2010 della Corte Costituzionale, che ha finalmente incluso le coppie omosessuali nel concetto di “stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cuispettano gli stessi diritti delle coppie di fatto eterosessuali!
Quindi sappiamo cosa significa convivenza di fatto, sappiamo che le coppie di fatto hanno praticamente tutti i diritti delle coppie di diritto, e sappiamo anche che la convivenza di fatto è ormai un fatto acclamato e certo nel diritto italiano.
Andare a vivere insieme: superare la paura di convivere
Il primo passo se nel tuo cuore senti forte gridare la voce che ti spinge verso la convivenza, è quello di :
- Avere un partner (la convivenza parte da almeno due persone!)
- Avere un partner che vuole andare a vivere insieme
- Avere tanta voglia di andare a vivere insieme al tuo partner
E non stiamo scherzando: senza questi tre ingredienti non puoi andare a vivere insieme al tuo lui o alla tua lei.
Successivamente, dovete fare i conti con la paura della convivenza: ne abbiamo parlato a lungo nel nostro articolo:
Superata la paura di convivere, allora viene l’atto successivo, il primo step in assoluto.
Come chiedere di andare a convivere
Uno dei due di solito deve fare il primo passo. A volte è lei che chiede di andare a vivere insieme, altre volte è lui.
Non importa chi fa il primo passo, le motivazioni sotto a questa proposta. Non importa il come, il quando e il cosa dire per andare a vivere insieme.
Qui si apre un enorme capitolo sulle tecniche per chiedere di convivere al/la nostro/a partner, perchè la grande paura sotto alla convivenza è prima di tutto questa:
Purtroppo, come in tutte le richieste che esigono un si o un no, o almeno un ci penso, anche questa è delicata e genera ansia da convivenza.
Non esiste un modo anche se ci abbiamo scritto diverse pagine che ti consigliamo di leggere.
L’importante è parlare parlare parlare: non farti menate sul come chiederglielo. Semplicemente… chiedere al tuo lui di andare a vivere insieme è un fatto naturale, un passaggio spontaneo, un’evoluzione della coppia.
Chiediglielo con parole semplici, cercando il momento più giusto (ecco, non propriamente dopo aver litigato, per intenderci!)
In questo blog troverai tantissimi consigli su questo passaggio importante. Anche se ti genera ansia, se ti spaventa, se ti incute un terrore bloccante
Ho aperto Convivendo.net nel 2008, per raccontare il mondo della convivenza, delle sfide quotidiane e della vita di coppia.
Nella vita sono imprenditore e libero professionista, con la passione della scrittura.
FRACESCO dice
Nicol vmelainaptrizzia