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Patrimonio coniugale: quali sono i 5 regimi patrimoniali?

Cosa trovi in questo post

  • Il matrimonio e la scelta del regime patrimoniale
  • Separazione dei beni
  • Comunione dei beni (o comunione legale)
  • Comunione convenzionale
  • Fondo patrimoniale
  • Impresa familiare
  • Quindi… quale regime patrimoniale scegliere?
  • Tutela il tuo patrimonio!
  • Alcune risorse utili

Tutela il tuo patrimonio prima di dire sì!

Ogni coppia dovrebbe fermarsi a riflettere sulla gestione patrimoniale della famiglia che sta costruendo. E tu, conosci le 5 opzioni previste dalla legge?

Dover gestire le proprie finanze e proprietà può essere una vera sfida.

Figuriamoci quando si vive in coppia! Dopo aver fatto il grande passo certamente ci sono più entrate a cui attingere, ma anche molte più spese da affrontare.

Patrimonio

Ѐ il momento in cui si inizia a progettare insieme il proprio futuro, magari pianificando l’acquisto di una casa o di altri beni, che andranno ad accrescere le proprietà coniugali.

Bisogna però considerare che ciascuno dei due coniugi è già proprietario di alcuni beni acquistati prima di sposarsi e che può avere i propri hobby, interessi o progetti imprenditoriali e che, certamente, investirà in essi durante la vita matrimoniale.

Insomma, bisogna tenere conto non solo delle proprietà che si hanno in comune, ma anche di quelle più strettamente personali. Ed è proprio questo che rende così complessa la gestione patrimoniale all’interno del matrimonio.

Ma prima di continuare a leggere, se sei interessato alla gestione delle spese familiari, dovresti dare un’occhiata a questi nostri altri articoli:

  • Gestione spese: quanto cosa vivere da soli o in due
  • Spese di convivenza: come gestire le spese di convivenza
  • Spese durante la convivenza: un portafoglio per due

Il matrimonio e la scelta del regime patrimoniale

Matrimonio e regime patrimoniale

Legalmente il matrimonio produce effetti anche sui beni dei coniugi, dal momento che si tratta di un vero e proprio contratto stipulato tra gli sposi.

Certamente potrebbe sembrare poco romantico discutere della suddivisione delle finanze e delle proprietà, ma anche nel matrimonio va considerato l’aspetto economico.

Il Codice civile regola i rapporti economici tra coniugi, andando a individuare i cosiddetti regimi patrimoniali, cioè i modi in cui è possibile distribuire gli averi acquisiti durante la vita coniugale.

Quando si sceglie il regime patrimoniale?

Solitamente la scelta viene fatta al momento della celebrazione del matrimonio, quando il celebrante invita gli sposi a selezionare quale opzione desiderano adottare per stabilire le basi economiche della loro futura famiglia.

Ѐ, comunque, possibile passare a un altro regime anche in un momento successivo. Basta stipulare un’apposita convenzione davanti al notaio. Questa seconda opzione però comporta dei costi, tra cui spese notarili, marche da bollo e tasse.

Vediamo allora insieme quali sono i 5 regimi patrimoniali che caratterizzano la vita coniugale e le differenze tra essi.

Separazione dei beni

Nel regime di separazione dei beni (art. 215 cc) ogni coniuge è proprietario esclusivo dei propri beni personali, sia quelli acquistati prima, che durante il matrimonio. Quindi, ognuno può gestirli autonomamente, senza dover necessariamente rendere conto all’altro.

La separazione dei beni concede una maggiore indipendenza economica tra marito e moglie; e una distinzione così netta tra i patrimoni personali, permette di proteggere i propri beni individuali in caso di divorzio, o di problemi economici dell’altro partner.

Separazione dei beni

Comunione dei beni (o comunione legale)

La comunione dei beni, detta anche comunione legale, si applica automaticamente se gli sposi non scelgono diversamente. In questo caso le proprietà della coppia possono essere di due categorie: quelle in comunione e quelle personali di ciascuno dei coniugi.

Tra i possedimenti che rientrano nel patrimonio comune ci sono (art. 177 cc):

  • gli acquisti compiuti insieme o separatamente;
  • i frutti (per esempio le rendite) dei beni di ciascuno dei coniugi;
  • i guadagni dell’attività separata di ciascuno dei coniugi;
  • le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio.

Entrambi i partner sono comproprietari di questi beni: ne traggono equamente beneficio e contribuiscono alle spese in misura eguale. Possono gestirli anche individualmente, ma per operazioni più complesse, come l’acquisto o la vendita di un oggetto, serve il consenso di entrambi.

Attenzione però: non tutti i beni dei coniugi vengono condivisi. Anche nel regime della comunione dei beni marito e moglie conservano la proprietà esclusiva dei beni personali.

Cosa rientra nel patrimonio personale?
(art. 179 cc):

  • i beni di cui il coniuge era proprietario prima del matrimonio;
  • i beni ottenuti per donazione o successione;
  • i beni di uso strettamente personale;
  • i beni che servono all’esercizio della professione del coniuge;
  • i beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno e la pensione per perdita della capacità lavorativa;
  • i beni acquisiti grazie alla vendita dei beni personali sopraelencati o col loro scambio, purché ciò sia espressamente dichiarato all’atto dell’acquisto.

Comunione dei beni

Comunione convenzionale

Il terzo regime della famiglia è la comunione convenzionale. Si tratta di un tipo di comunione dei beni in cui i coniugi possono decidere quali beni sono in comunee quali restano personali.

Ovviamente, non è possibile proporre qualsiasi cosa passi per la mente, ci sono dei limiti e delle leggi da rispettare; e in ogni caso si deve dichiarare chiaramente come si intende regolare i rapporti economici tra marito e moglie.

Fondo patrimoniale

Oltre a scegliere tra comunione o separazione dei beni, la coppia può anche optare per la costituzione di un fondo patrimoniale.

Secondo il Codice civile (art. 167 cc), il fondo rappresenta un patrimonio separato, questo vuol dire che il suo contenuto è destinato esclusivamente ad specifico scopo, cioè quello di “far fronte ai bisogni della famiglia”.

Normalmente la proprietà spetta a entrambi i coniugi e la gestione segue le stesse regole previste per la comunione legale. Per legge, il fondo patrimoniale può essere costituito direttamente dai coniugi, oppure da una terza persona, ma in questo secondo caso entrambi i partner devono accettare.

Fondo patrimoniale

Impresa familiare





Infine, c’è anche l’impresa familiare, la quale, però non è un vero e proprio regime patrimoniale della famiglia. Trova applicazione in tante piccole imprese italiane, dove il capofamiglia fa da imprenditore, mentre moglie e figli lavorano per l’impresa familiare.

Il Codice civile introduce questo regime per proteggere i familiari che spesso non sono adeguatamente tutelati e non ricevono il giusto compenso in cambio del lavoro svolto.

L’articolo 230-bis cc afferma che i familiari (e quindi anche il partner non imprenditore), possono beneficiare del patrimonio familiare, in relazione al contributo fornito. Inoltre, tutti i familiari che partecipano all’attività sono coinvolti nelle decisioni su come gestire l’impresa familiare o come usare gli utili.

Quindi… quale regime patrimoniale scegliere?

Dopo questa lunga panoramica su tutti i tipi di regimi previsti dal Codice civile, probabilmente ti saranno sorte alcune domande.

Cosa conviene comunione o separazione dei beni? Quando conviene fare un fondo patrimoniale?

Regime patrimoniale

Per prima cosa devi capire che non esiste “la risposta giusta”. Ogni regime risponde a esigenze di tutela diverse. Vediamole insieme, più nello specifico.

  1. Nella comunione legale, i beni sono divisi esattamente a metà tra i coniugi, quindi le decisioni sono sempre limitate dall’accordo con l’altro partner. In caso di divorzio, possono sorgere conflitti per dividere i beni comuni, ma la gestione delle questioni ereditarie dopo la morte di uno dei due coniugi risulta più semplice.
  2. Il regime della separazione dei beni consente ai due coniugi di avere più autonomia finanziaria. Infatti, si adotta quando le condizioni economiche sono piuttosto elevate, esposte a rischi o molto diverse tra i due. Questo regime semplifica la procedura di divorzio perché non ci sono beni in condivisione da dividersi, ma potrebbe causare problemi nell’eredità in caso di morte di uno dei due.
  3. La comunione convenzionale si sceglie quando la coppia ha delle specifiche esigenze e preferisce personalizzare la gestione dei propri averi, ma richiede un’adeguata riflessione e il coinvolgimento di avvocati e notai per redigere un accordo valido.
  4. Il fondo patrimoniale serve per tutelare gli averi della famiglia nel caso in cui uno dei coniugi abbia problemi di finanze o crediti nei confronti di altri. Tuttavia, è un regime abbastanza limitante perché i beni possono essere usati solo per le esigenze della famiglia; e trattandosi di un vero e proprio strumento finanziario, ci sono dei costi da sostenere e tasse da pagare.
  5. Per quanto riguarda l’impresa familiare, è una scelta già più particolare, che si adotta quasi automaticamente quando tutti i componenti della famiglia contribuiscono all’attività di un singolo membro.

Tutela il tuo patrimonio!

In ogni caso, il concetto di tutela del patrimonio personale è molto importante. Dovresti informarti e valutare quale regime patrimoniale sia il più adatto, in base alla tua particolare situazione, e discutendone sempre con il tuo partner.

E ricordati che tutelare le tue finanze e i tuoi interessi economici all’interno del matrimonio, non significa necessariamente avere poca fiducia nell’altro, o mettere in secondo piano i sentimenti, ma solamente essere più consapevole e voler stabilire delle regole all’interno della coppia fin da subito per poter costruire una relazione solida e duratura nel tempo.

Spero che questo articolo abbia stimolato la tua curiosità, spingendoti ad approfondire maggiormente un tema così importante, ma spesso trascurato. Ricordati che queste informazioni non costituiscono una consulenza finanziaria; per prendere decisioni specifiche è sempre meglio affidarsi ad un esperto in materia legale e finanziaria.

Prima di leggere questo articolo, eri a conoscenza di questi 5 regimi patrimoniali esistenti? Fammelo sapere nei commenti, oppure condividi la tua esperienza!

Alcune risorse utili

Per ulteriori approfondimenti, spunti o dubbi, ti consiglio di ascoltare l’episodio di questo podcast:

E per finire, ti segnalo qui un paio di letture interessanti:

Natalia Muntean
Natalia Muntean
+ Altri postBio

Sono Natalia, studentessa e appassionata di marketing. Mi considero una persona metodica e pragmatica, ma mi piace sognare leggendo libri o guardando film e serie TV.

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