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Trascorrere un weekend romantico in montagna significa portare l’amore a un nuovo livello… in alta quota! Ma dove dormire e come organizzarsi?
Il cielo stellato fuori dalla finestra, lo scoppiettio del fuoco nella stufa, l’avvolgente profumo di un buon pasto caldo, e la tua dolce metà a riempire l’atmosfera di amore… cosa c’è di più romantico?
Quando tutto questo viene combinato con la condivisione di una passione! E se questa passione riguarda l’avventura e la natura, allora questo articolo vi farà scoprire come dare una marcia in più alle vostre prossime gite.
Se tu e il/la tuo/a partner amate i lunghi trekking, sicuramente avrete pensato di organizzare un weekend romantico in montagna all’insegna dell’amore e dell’avventura, e se cercate una via di mezzo tra il classico campeggio in tenda e i costosi chalet di lusso, allora siete nel posto giusto!
In questo articolo scoprirete due valide alternative per godervi appieno la montagna e la compagnia della persona che amate; vi spiegherò come organizzarvi per trascorrere una notte romantica in rifugio o in bivacco, dall’attrezzatura da trekking che vi occorrerà agli accorgimenti per evitare discussioni.
Insomma, avrete tutte le informazioni necessarie per una perfetta riuscita della vostra prima esperienza.
Se ti interessa approfondire il tema delle avventure di coppia, ti consiglio di leggere i seguenti articoli:
- Fare un cammino in coppia
- Fuga romantica in tenda sotto le stelle
- Vacanze on the road: un’avventura per due
Rifugio alpino o bivacco? Come scegliere la struttura perfetta per il vostro weekend romantico in montagna
Prolungare la propria permanenza in alta quota con un budget contenuto, senza ricorrere alla classica tendata, è possibile: scegliendo di trascorrere una notte in un accogliente rifugio alpino o in un avventuroso bivacco non rimarrete delusi.
In entrambi i casi si tratta di strutture d’appoggio in cui gli escursionisti possono trovare riparo per riposare e ripartire il giorno dopo; la differenza sta nel livello di comfort offerto, e di conseguenza anche nell’attrezzatura da trekking e campeggio necessaria.
Continuate a leggere per capire quale delle due si addice maggiormente a voi per iniziare a organizzare il vostro primo weekend romantico in montagna!
Fuga romantica in rifugio alpino
I rifugi sono vere e proprie strutture ricettive, collocate nei pressi di cime note e talvolta raggiungibili anche attraverso impianti di risalita o strade forestali.
Ogni rifugio è diverso dall’altro, spaziando dal più spartano al più raffinato, ma tendenzialmente in tutti è possibile trovare posti letto, servizi igienici, una zona comune riscaldata da un camino e una sala ristorante.
Tutti i servizi sono a pagamento e sono gestiti dal rifugista, che è sempre presente nella struttura. È disponibile online il numero di telefono di ogni rifugio; è sempre bene telefonare e prenotare il proprio pernottamento.
Un rifugio alpino, anche il più spartano, sarà sempre in grado di farvi sentire coccolati: da quando condividerete un’abbondante tazza di cioccolata calda appena arrivati infreddoliti, a quando vi appisolerete davanti al camino scoppiettante, a quando assaporerete i gustosi piatti caldi della cucina alpina accompagnati da un buon vino.
Nonostante il notevole comfort offerto, bisogna sempre ricordarsi che il rifugio non è un albergo, ed è dunque indispensabile dotarsi di spirito di adattamento, soprattutto se si è in coppia!
Non ci si può certo aspettare l’intimità di una stanza d’hotel: i posti letto sono di solito disposti in camerate miste, e anche i servizi igienici, talvolta senza docce o acqua calda, sono spesso in comune.
La parola d’ordine è, infatti, condivisione: non solo di spazi, ma anche di momenti e storie. Bisogna munirsi di tanta voglia di ascoltare, di raccontarsi, e di stare insieme con il/la proprio/a partner in mezzo a perfetti sconosciuti.
Ma allora in che modo una notte in coppia in rifugio alpino può essere romantica?
Basta accantonare la tradizionale idea di “weekend romantico” per scoprire una rinnovata profondità nella connessione di coppia, una nuova dimensione di intimità e complicità pur nella non-privatezza.
Un bivacco per due
Si tratta di strutture emergenziali incustodite, sempre aperte e gratuite. Sono gestiti dagli stessi escursionisti che vi sostano di giorno in giorno e le uniche informazioni disponibili online riguardano la dotazione base del bivacco scelto: la presenza di brandine, materassi e coperte, stufe o camini, tavoli ed elettricità (il più delle volte assente, anche nei bivacchi più moderni).
Queste indicazioni sono aggiornate sempre dagli stessi escursionisti attraverso recensioni online per permettere a chi salirà dopo di loro di sapere cosa aspettarsi.
Tuttavia, fatta eccezione per i più frequentati di ultima generazione, non è mai possibile prenotare né tantomeno sapere quante persone vi intendono pernottare la vostra stessa notte.
Può infatti capitare di ritrovarsi in troppi e di doversi stringere un po’, o addirittura di dover tornare a valle per mancanza di spazio… ma anche questo fa parte dell’avventura del bivacco!
Un bivacco può consistere anche semplicemente in una struttura vuota in lamiera, ma i più comuni si presentano come piccole casette in legno, con grandi finestre sul panorama, che racchiudono all’interno un unico ambiente con almeno un tavolo o delle panche su cui accomodarsi per dormire; vi assicuro che non occorre altro per un perfetto weekend romantico in montagna.
Rispetto ai rifugi sono dunque drasticamente più spartani e solitamente sono collocati in punti più remoti delle montagne, raggiungibili attraverso diverse ore di trekking o via ferrata.
Nella stragrande maggioranza dei casi sono assenti i servizi igienici, non c’è acqua corrente né tantomeno un impianto di riscaldamento, anche se spesso è presente almeno una stufa e un’accetta per procurarsi la legna da bruciare dentro.
Essendo interamente autogestiti è necessario provvedere autonomamente a tutto ciò che può servire per la permanenza, dal cibo al necessario per cucinarlo, e in alcuni casi anche al materassino per dormire!
Ma se è così faticoso e scomodo, cosa rende romantica una notte in coppia in bivacco?
Il bivacco, rispetto al rifugio, offre sicuramente meno comfort, ma molta più intimità! Infatti non è assolutamente un’avventura per tutti: la preparazione richiesta e la fatica dell’autogestione lo rendono una scelta veramente di nicchia, e questo fa sì che spesso ci si ritrovi ad essere da soli a trascorrervi la notte, avendo quindi il bivacco tutto per sé.
È così che un ricovero alpino d’emergenza può diventare il perfetto nido d’amore per un weekend romantico in montagna.
Inoltre, a prescindere dall’essere soli o in allegra compagnia, il bivacco ha il potere di far riscoprire la dimensione dell’essenziale: ogni singola cosa che si vuole avere bisogna portarsela nello zaino sulle spalle per l’intero dislivello.
Questa è la più importante lezione del bivacco: ci insegna a scoprire cosa è davvero indispensabile e di cosa invece si può fare a meno; parte del romanticismo è proprio rendersi conto che il/la proprio/a partner fa parte del bagaglio essenziale… dopotutto, cos’altro c’è di fondamentale da portarsi dietro per godersi un weekend romantico in montagna?
Attrezzatura da trekking e campeggio necessaria per una notte in montagna in coppia
Che abbiate preferito l’accoglienza di un rifugio o abbiate optato per l’avventura del bivacco, vi ritroverete ad affrontare la stessa problematica: la notevole escursione termica giornaliera.
Partire da basse altitudini e arrivare anche solo a 1500m s.l.m. già di per sé comporta un notevole abbassamento delle temperature. In più, man mano che il sole tramonta il freddo avanza, e già a 1000 metri di quota si scende facilmente sotto zero anche in primavera.
Che si disponga di abbigliamento tecnico o meno, la soluzione ottimale è quella di salire vestiti leggeri con gli indumenti pesanti nello zaino, per poi scendere vestiti pesanti con lo zaino leggero.
Il pezzo di equipaggiamento più importante per un weekend romantico in montagna è infatti lo zaino, che deve essere piuttosto capiente, ma soprattutto performante per consentire di caricare tanto peso senza affaticare troppo schiena e spalle.
In linea generale per andare in rifugio insieme saranno sufficienti due zaini da 30 litri, mentre per un bivacco di coppia vi occorreranno due zaini da almeno 40 litri, dato che dovrete portare molta più attrezzatura e provviste.
Al di là di queste indicazioni di massima, la chiave per il successo con gli zaini da trekking, così come nelle relazioni, è sempre l’equilibrio; se uno/a dei/lle due partner è più atletico/a fisicamente rispetto all’altro/a, è ragionevole che porti più peso; magari gli/le può essere affidata l’attrezzatura comune come l’occorrente per cucinare e il cibo stesso.
Tuttavia, questo non deve mai esonerare l’altro/a dal portare una parte del carico; è importante che entrambi/e vi sentiate utili ed egualmente importanti ai fini dell’avventura, senza che uno si senta di dipendere dall’altro o l’altro abbia l’impressione di star facendo tutto il lavoro… e poi la fatica è più leggera quando è condivisa!
L’attrezzatura da trekking necessaria per una notte in rifugio non è complessa da gestire; occorrerà mettere nello zaino un cambio di indumenti termici per la notte, qualche snack e un powerbank.
Ovviamente non può mancare un piccolo kit di primo soccorso comprensivo di bendaggi e medicinali vari per ogni evenienza, il portafoglio con documenti e soldi in contanti e, infine, un sacchetto per i propri rifiuti da riportare a valle per smaltirli autonomamente.
Se organizzare gli zaini per una notte in rifugio è abbastanza semplice, lo stesso non può essere detto per le soste in bivacco, per le quali occorre molta più attrezzatura da campeggio; indispensabili un sacco a pelo con una buona capacità di isolamento termico, un materassino pieghevole, un fornello con bombola a gas, un pentolino, le posate, una torcia frontale e un coltellino svizzero, che torna sempre utile.
Ricordarsi inoltre tanta acqua, anche quella per cucinare; sarà il peso maggiore, necessariamente da dividere tra i due partner.
Non è raro inoltre trovare nel bivacco una piccola dispensa con del cibo e provviste varie come diavolina, gas e coperte, che gli escursionisti che sono passati prima di noi hanno lasciato per chi ne dovesse aver bisogno in futuro.
Possiamo usufruire di tutto quello che troviamo (sempre praticando il buon senso), ed è buona norma lasciare qualcosa di nostro per gli altri, come una barretta di cioccolata o delle bustine di tè.
Infatti nel bivacco anche quando siamo da soli non siamo mai davvero soli, ma insieme a chi è venuto prima di noi e chi verrà dopo; questi posti esistono e sono così magici proprio grazie all’impegno di tutti gli escursionisti che li visitano e che se ne prendono cura.
Cosa mangiare in montagna in coppia
Il classico consiglio è di prendere sempre due piatti diversi per ogni portata e fare a metà. Inoltre è immancabile il bicchiere di amaro a fine pasto insieme ai rifugisti!
In bivacco invece dobbiamo portare sulle spalle tutto ciò che vogliamo mangiare, e dobbiamo cucinarlo in un solo pentolino una volta arrivati; è bene optare per qualcosa che pesi e ingombri poco nello zaino, sia rapido da cucinare e sia molto saziante.
La soluzione perfetta sono zuppe o risotti liofilizzati, tra l’altro incredibilmente gustosi.
Se invece non volete rinunciare a cucinare una cena speciale alla vostra dolce metà, potete optare per gli spätzle con panna e speck: basterà cuocere nel pentolino lo speck, poi aggiungere la panna e infine buttare gli spätzle a cuocervi dentro per 5 minuti.
Per la colazione del giorno dopo invece basterà portare qualche biscotto, magari delle marmellatine monoporzione, un paio di bustine di te o di cioccolata calda e qualche barretta proteica per essere energici per la discesa.
Come andare d’accordo in coppia in montagna
Nonostante la combinazione tra la fatica fisica e la pace della montagna risulti un terreno particolarmente florido per la meditazione, non è una buona idea utilizzarlo per rimuginare su errori passati del/lla partner: il rischio è di finire per sollevare discussioni esistenziali sulla relazione proprio mentre siete bloccati insieme in alta quota in uno spazio di pochi metri quadrati, rovinando inesorabilmente il vostro tanto sognato weekend romantico in montagna.
Liberare la mente da dubbi e sospetti è indispensabile per andare d’accordo in coppia e godersi la compagnia della persona che si ama; lasciate dunque gli attriti per quando sarete tornati a casa con la mente sicuramente più libera e serena, arricchiti da una rinnovata connessione e complicità.
Inoltre il bivacco è un’ottima prova del nove per testare la convivenza: riuscire a godersi un’avventura tanto intensa e faticosa condividendo con il/la partner uno spazio così piccolo e poco ospitale richiede grande intesa, oltre a permettere di svilupparla.
Alla fine si tratta sempre di rispettare gli spazi dell’altro/a… ma come si fa quando di spazio non ce n’è?
Basta comprendere di essere arricchenti per l’esperienza dell’altro anche solo “essendo” lì insieme a lui pur senza interagire costantemente; un weekend romantico in montagna sarà fatto anche di silenzi: imparate ad apprezzarli e valorizzarli.
Strutture sulle alpi perfette per una prima esperienza in coppia
Se vi ho convinti e state già cercando online dove andare per il vostro primo weekend romantico in montagna, lasciate che vi consigli due strutture sulle alpi perfette per una prima esperienza: il confortevole Bivacco Rovedatti in Val Tartano (tra l’altro vicino al Ponte nel Cielo, uno dei ponti tibetani più alti d’Europa) e il magnifico Rifugio Maddalene in Val di Non, in cui portarci il/la partner solo se siete sicuri che sia l’altra metà della mela!
Weekend romantico in montagna: le migliori letture
Lasciatevi ispirare da questa guida riguardo i bivacchi e i rifugi alpini; non limitatevi a sognare ad occhi aperti e scriveteci nei commenti quale struttura avete scelto per la vostra prima esperienza!
E se invece volete riscoprire una dimensione più romanzata della montagna per risentire il suo richiamo, dovete assolutamente recuperare il più celebre capolavoro di Paolo Cognetti,“Le otto montagne”
Se, invece, non siete accaniti lettori e a un libro preferite un video, allora non potete perdervi il canale youtube di Omero, un appassionato di montagna i cui video faranno venire voglia di partire anche ai più pigri.
Cosa aspetti? Stai ancora leggendo? Manda l’articolo al/lla tuo/a partner e inizia a preparare lo zaino!
Ciao! Sono Sofia, laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche.
Sono sempre di fretta e non conosco la noia: quando non sono a giocare a pallavolo e non ho un turno di lavoro, sicuramente mi trovate ad arrampicarmi su una montagna!
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