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Immagina di aver vissuto una relazione in cui il tuo partner è scomparso nel nulla.
Dopo qualche settimana, mese o persino anno ricompare, come se nulla fosse, con un messaggio: “Ehi, come stai?”.
Se è uno scenario già noto per te, sappi che sei stato vittima di Zombieing.
In questo articolo esploreremo le motivazioni dietro questa pratica sempre più diffusa, approfondendo l’impatto che può avere sul benessere emotivo delle persone coinvolte.
Cosa significa “Zombieing”?
Il termine Zombieing è stato coniato per la prima volta dalla scrittrice Sophia Kercher, che ha descritto il fenomeno nel magazine online PrimaMind. Deriva dall’unione della parola “zombie” con il suffisso “ing” e si può tradurre letteralmente dall’inglese con “comportarsi come uno zombie”.
Rappresenta una situazione nella quale un ex-partner, che era misteriosamente scomparso dalla tua vita, riappare all’improvviso proprio come un “morto vivente”.
Il motivo per cui questo comportamento risulta ambiguo è dovuto principalmente alla totale noncuranza con cui la persona scompare e riappare, “muore” e “risorge”, senza considerare le conseguenze delle proprie azioni.
Tale concetto si inserisce nel nuovo vocabolario emotivo che descrive le relazioni amorose e sociali nell’era attuale, dove i social media hanno radicalmente trasformato il nostro modo di interagire con gli altri, e c’è una crescente necessità di dare un nome a fenomeni precedentemente sconosciuti.
Zombieing e Ghosting: due facce della stessa medaglia
Lo Zombieing e il Ghosting sono due fenomeni legati tra loro, ma con sfumature diverse. Mentre il Ghosting implica che il partner scompaia improvvisamente dalla vita dell’altra persona, lo Zombieing aggiunge un nuovo elemento: il ritorno inaspettato di quell’ex che sembrava scomparso nel nulla.
Lo Zombieing è, in effetti, la naturale evoluzione del Ghosting. È come se l’ex fosse tornato dall’oltretomba delle relazioni passate per cercare una seconda chance, portando con sé la carica emotiva altrettanto potente che caratterizzava il Ghosting.
Infatti per comprendere appieno lo Zombieing, è necessario che prima ci sia stato un episodio di Ghosting. È questo il collegamento fondamentale che unisce i due fenomeni inquietanti del dating moderno.
Purtoppo non è finita qui: c’è un altro comportamento che si inserisce in questo intricato panorama relazionale, ovvero l’Orbiting. In questo caso, la persona non scompare completamente, ma nega il contatto diretto mentre continua a controllare costantemente i profili online della “vittima”, con dei like o visualizzando le sue storie.
Se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio i seguenti articoli:
- Il “Ghosting”: i fantasmi delle relazioni sul web nel 2021
- Orbiting: cos’è, come riconoscerlo e comportarsi
Identikit dello zombie: cosa spinge a tornare un narcisista?
Ma chi è lo “zombie”? Le persone che praticano lo Zombieing possono essere descritte come soggetti in cerca di attenzione e conferme, individui annoiati che cercano intrattenimento o persone che mancano dell’educazione sentimentale necessaria per considerare i sentimenti altrui.
Questa figura mostra spesso tratti narcisistici e un senso di diritto nei confronti dell’ex. Il loro ritorno può essere motivato da una combinazione di solitudine, desiderio di controllo e nostalgia per il passato, rivelando la complessità delle dinamiche relazionali.
In generale, quindi, questo è l’identikit dello zombie:
- Narcisista: Questi soggetti mostrano una personalità narcisistica, disinteressandosi completamente degli altri e concentrati solo su se stessi. In pratica, lo zombie, cerca di riprendere il controllo dell’ex partner.
- La mancanza di empatia: questo punto è strettamente connesso alla personalità narcisista. Gli zombie soffrono di una fragilità emotiva che li rende incapaci di impegnarsi sinceramente in una relazione.
- Egoismo: non è sempre detto che lo zombie sia un narcisista, più semplicemente potrebbe soffrire di una forma di egoismo acuto e trarre piacere nel trovarsi al centro dell’attenzione.
- Noia: semplicemente si annoia ed è alla ricerca di qualcosa che lo intrattenga. Attenzione, però, perchè alla lunga potrebbe annoiarsi anche della vostra relazione e decidere nuovamente di chiudere la relazione senza preavviso.
- Scarsa educazione sentimentale: sicuramente chi riappare in questo modo dopo essere sparito senza spiegazioni, ha una scarsa educazione sentimentale. Questa porta a visioni distorte dell’amore e a comportamenti tossici nelle relazioni.
- Senso di colpa: lo zombie potrebbe ricontattare l’ex anche solo per sentirsi in pace con sé stesso, perché è più facile di dare spiegazioni alla sua sparizione.
Tornare con l’ex dopo una relazione tossica?
È importante ricordare che questo fenomeno è spesso collegato a manipolazioni affettive e disturbi narcisistici, poiché il partner che scompare e poi ritorna può essere un manipolatore emotivo desideroso di esercitare il controllo sugli altri.
E’ fondamentale, quindi, dare un significato al tempo trascorso tra l’abbandono e il ritorno, riconoscendo e accettando le emozioni provate, in particolare, il dolore vissuto durante quel periodo.
Se il partner è scomparso senza spiegazioni, ricordati che esiste la possibilità che potrà ripetere questo comportamento. Gli zombie ricompaiono perché bramano la tua attenzione e aspettano una qualsiasi reazione che dimostri il tuo interesse verso di loro. Quindi, l’unica difficile ma efficace arma a tua disposizione è l’indifferenza.
Se lo zombie bussa alla tua porta, ti consiglio di lasciarla chiusa.
Fare esperienza con le separazioni è parte integrante della crescita personale, poiché prima o poi tutti faranno parte del passato di qualcuno.
Le conseguenze sulla vittima: violenza psicologica
Chi subisce lo Zombieing, subisce una vera e propria violenza psicologica. Le conseguenze, per la vittima, possono essere devastanti, incidendo sull’umore e sulla propria autostima, in un continuo conflitto ansioso fra la fermezza di non voler cadere in un tranello e nell’incapacità di resistere a rispondere al messaggio o chiamata.
Il ritorno dell’ex viene percepito come un evento destabilizzante che riapre vecchie ferite emotive, suscitando dubbi e pensieri negativi.
Lo Zombieing non è solo un trend temporaneo, ma un riflesso dei cambiamenti nelle dinamiche relazionali di oggi: basti pensare ai Social Media che hanno reso la comunicazione nella coppia sempre più minimalista, spesso mancando di profondità ed empatia.
Affrontare questo fenomeno richiede consapevolezza, coraggio e una ferma volontà di proteggere il proprio benessere emotivo.
Se ti ritieni inadeguato o attribuisci a te la colpa di quanto accaduto, fermati immediatamente! Chi agisce in questo modo dimostra un profondo egoismo e manca totalmente di rispetto verso coloro che dicono di “amare” e i cui sentimenti dovrebbero essere sempre tenuti in considerazione.
Se hai subito Zombieing e non riesci a superare questa dinamica disfunzionale con il tuo ex partner, puoi rivolgerti a uno psicoterapeuta che saprà sicuramente come aiutarti.
Nonostante la difficoltà, è importante non permettere a queste esperienze di abbattere la nostra autostima e, soprattutto, di non impedire ai futuri incontri di portarci felicità. Esiste un vasto mondo di persone meravigliose là fuori, e sicuramente troverai quella giusta per te. In questa situazione, più che mai, è importante comprendere che il problema non sei tu, ma sono loro.
Approfondisci l’argomento con queste letture
Ti consiglio i seguenti libri sulle relazioni tossiche e le manipolazioni affettive, per comprendere come riconoscerle e come comportarsi.
Tu o qualcuno che conosci è stato vittima di Zombieing?
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Al momento studentessa di Scienze Psicosociali della Comunicazione. Solare, creativa e da sempre appassionata di cinema. L'empatia è la mia guida, per questo amo aiutare le persone.
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