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Violenza psicologica sulle donne
Come riconoscere se si è vittima di violenza psicologica? Se credi di essere anche tu vittima di violenza psicologica continua a leggere! questo articolo sicuramente ti sarà utile.
La violenza psicologica si può presentare in diverse forme come ad esempio la violenza sulle donne. In questo articolo ti aiuterà capirlo e troverai qui sotto troverai le principali.
Alcuni dei comportamenti abituali che vengono svolti da coloro che esercitano violenza psicologica sulle donne sono: la presa in giro, la messa in ridicolo, anche in pubblico, e la svalutazione attraverso critiche ed insulti costanti su ciò che le stesse pensano, sulle persone a cui sono legate e sulle azioni da loro compiute.
Le vittime sono costantemente svalutate al punto da ritenersi prive di valore; inoltre essendo trattate come oggetti la loro autonomia e personalità vengono negate.
Un altro modo per paralizzare e negare la vittima è l’uso dei paradossi. La comunicazione paradossale si ha quando un messaggio verbale è seguito da un messaggio non verbale diametralmente opposto.
La vittima è quindi consapevole del secondo messaggio, ma siccome l’autore lo nega, rimane paralizzata, perché non esiste un modo “giusto” di comportarsi o di esprimersi (perché molto probabilmente si sbaglia).
In questa situazione, la vittima tende a reagire ed a diventare tesa, ma poiché la validità della sua percezione viene negata, il suo giudizio viene messo in discussione.
Si ritrova quindi a ridere di se stessa, a sentirsi sminuita, ad essere confusa su chi sia il carnefice e chi la vittima e, in ultima istanza, a sentirsi in colpa per essere il carnefice.
La violenza psicologica può essere definita come un modello di comportamento in cui l’autore del reato insulta, umilia, maltratta e incute paura ad una persona per controllarla e manipolarla.
Questa violenza può portare la vittima a sperimentare una distorsione della realtà, una significativa riduzione dell’autostima ed intensi sentimenti di colpa e vergogna.
La violenza psicologica può essere nascosta per anni, nonostante sia molto comune, a causa della non visibilità dei segni che infligge.
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Violenza psicologica in famiglia
Il maltrattamento psicologico all’interno della famiglia si verifica in particolare quando l’autore utilizza un linguaggio sprezzante e negativo nei confronti del coniuge o del convivente ed è così grave da danneggiare la salute mentale e fisica di quella persona a lungo termine.
Ciò che cambia nei casi di violenza psicologica in famiglia è il comportamento che porta a questo risultato.
Le vittime di maltrattamenti psicologici in famiglia non si sottomettono ai maltrattamenti altrui per paura di un danno alla propria integrità fisica, ma piuttosto per sfuggire all’angoscia e alla paura causate dallo stato nella quale si trovano a causa delle ripetute minacce ricevute.
Se ciò diventa abituale e porta la parte offesa ad uno stato permanente di sottomissione psicologica e di inferiorità, che gli impedisce di condurre una serena quotidianità familiare, si configura il reato di maltrattamento domestico, punibile ai sensi dell’articolo 572 del Codice Penale.
Il reato di Maltrattamenti Psicologici in famiglia configura un reato molto grave e bisogna muoversi il prima possibile per dimostrare l’accaduto e non continuare a sopportare ciò che non si merita.
Violenza psicologica al lavoro
La violenza psicologica sul posto di lavoro è chiamata mobbing e mira a danneggiare una persona od un piccolo numero di colleghi.
Il mobbing può essere molto stressante per l’individuo e può comparire attraverso attacchi ripetuti in modi diversi.
Le molestie si verificano quando uno o più dipendenti vengono ripetutamente maltrattati, minacciati, umiliati o sottoposti a trattamenti violenti sul lavoro.
L’intenzione deliberata dell’autore del reato o di un autore protetto da un gruppo omertoso è quella di minare la dignità di una persona, danneggiarne la salute e creare un ambiente di lavoro ostile.
Come reagire alla violenza psicologica sul lavoro? Si può essere tentati di affrontare direttamente la situazione, ma si rischia di agire sulle emozioni e sulle frustrazioni (spesso in modo inutile ed improduttivo).
Una soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi all’ufficio Risorse Umane per esporre la situazione.
È inoltre buona norma registrare i fatti e attenersi ad essi per quanto possibile, ad esempio documentando gli ordini verbali ricevuti via e-mail.
Se si subiscono molestie sul lavoro, si può anche essere tentati di reagire negativamente e fare la propria parte, senza chiarire la situazione.
Tuttavia, è bene tentare prima altre strade.
Un modo è quello di parlare con altri supervisori. Se l’ambiente è diventato particolarmente ostile ed ingestibile, potreste pensare di rimettervi in gioco, ad esempio cercando gli annunci di lavoro che corrispondono ai vostri requisiti.
Qual è il profilo di chi fa violenza psicologica?
Le principali caratteristiche di chi è autore di violenza psicologica possono essere:
- L’intolleranza: solitamente colui che infligge violenze psicologiche è una persona rigida ed intollerante, pieno di pregiudizi ed irrispettoso per le opinioni e le decisioni altrui.
- L’autorità ed il controllo: Molte volte l’autore di queste violenze è convinto che l’unico modo di pensare ed agire nel modo corretto sia il suo. Infatti, se la vittima non agisce come lui vorrebbe inizia un’escalation di situazioni che portano il maltrattatore ad arrabbiarsi ulteriormente. Non è una persona aperta al dialogo ed è convinto che esista una sola verità:la sua. Il suo obbiettivo è quello di controllare tutti e questo atteggiamento porta ad un annullamento emotivo ai danni della vittima.
- Il pensiero in termini di: “tutto o niente” oppure “bianco o nero”: Solitamente gli autori di violenze psicologiche sono persone che non contemplano sfumature nella loro vita, ai loro occhi tutto risulta o bianco o nero, senza vie di mezzo. Ciò li porta ad avere un pensiero molto rigido, che può causare diversi scontri nelle relazioni.
- La manipolazione emotiva: i manipolatori ricorrono molto spesso al ricatto emotivo utilizzando vari espedienti, come fingere una malattia per poter raggiungere i benefici sperati, oppure incolpando la vittima al fine di creare un’instabilità emotiva, tale che finisca nelle mani del manipolatore senza rendersene conto.
- La perfezione iniziale: Solitamente all’inizio il malfattore appare attraente ed affascinante, perché molto premuroso, nascondendo la sua vera identità, fino a che la vittima non si fiderà ciecamente di lui.
- Sempre pronto a criticare, ma poco auto-critico: l’autore è una persona molto critica e rigida ma non accetta le critiche che gli vengono fatte; le reputa sempre un attacco alla sua persona e di conseguenza reagisce sempre difendendosi. Nei confronti delle persone utilizza spesso le critiche distruttive perché il suo fine è quello di sottomettere l’interlocutore e non di aiutarlo a crescere.
- Una bassa autostima: Molto spesso questa persona è insicura ed ha una bassa autostima, cerca di trasmettere forza e di sottomettere le altre persone per sentirsi importante e potente, ma il suo fine è solo quello di colmare le proprie insicurezze: non accetta le critiche e reagisce sempre in modo violento.
- L’insensibilità: Solitamente i malfattori sono persone insensibili e poco empatiche e questa loro caratteristica li porta ad arrecare danno ed a manipolare le vittime senza sentirsi in colpa.
- Le false promesse: Queste persone sono solite fare false promesse alle vittime quando sentono che stanno perdendo il controllo su di loro; queste promesse solitamente sono volte ad un cambiamento riguardo il loro comportamento, che però non avverrà mai perché semplicemente essi non vogliono cambiare. Molto spesso queste persone sono pronte a tutto pur di raggiungere i propri obbiettivi e non sono pronti a cambiare il loro modo di essere per piacere agli altri.
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Violenza psicologica reato
Se ti stai chiedendo se la violenza psicologica sia un reato, la risposta è sì! È un reato penale. Il nostro ordinamento sancisce reato i sotto elencati punti:
- Abusi domestici: Questa fattispecie è regolata dall’articolo 572 del Codice Penale, nel quale vengono esaminati i complessi aspetti della violenza domestica. Se viene accertato un reato, le pene previste dalla legge sono la reclusione da uno a cinque anni. L’articolo si applica quindi se una persona viene maltrattata all’interno della famiglia, ma non solo, anche i membri della famiglia al di fuori di una coppia convivente o sposata sono considerati membri della famiglia stessa. Anche la violenza psicologica è regolata da un articolo del Codice penale che stabilisce le pene per gli abusi sui familiari.
- Lesioni personali: questo aspetto è trattato nell’articolo 582 del Codice Penale, che si occupa principalmente delle forme di danno fisico e psicologico che la violenza può causare. Per lesione fisica e psicologica si intende una lesione che comporta una prognosi di 20 giorni o più. Quindi, la violenza psicologica è certamente inclusa. In caso di colpevolezza accertata, la pena prevista è la reclusione da tre mesi a tre anni.
- Aggravanti della lesione personale: È prevista dall’articolo 583 del Codice Penale ed è una misura che aumenta la pena se la colpa accertata e sanzionata dall’articolo precedente è più grave. In questo caso, la pena può essere aumentata da un minimo di tre anni di reclusione ad un massimo di sette anni. La gravità della lesione e quindi l’aggravante è determinata dalla durata della prognosi. In alcuni casi, le aggravanti sono così gravi che la pena può essere aumentata da un minimo di sei a un massimo di 12 anni di reclusione.
- Minaccia: è regolata dall’articolo 612 del Codice penale, che definisce la violenza verbale ed è punibile fino a un anno di carcere. Questo articolo si applica principalmente nel caso di minacce verbali di morte o di minaccia dell’utilizzo di armi.
- Persecuzione o stalking: l’articolo 612-bis prevede questa forma di violenza psicologica. La sanzione è aumentata negli ultimi anni ed è punibile da sei mesi a quattro anni di carcere.
- Violenza personale: è prevista dall’articolo 610 del Codice penale, che pone particolare importanza al reato di violenza psicologica. La violenza personale è una violazione della libertà personale ed è punibile fino a quattro anni di carcere.
In conclusione un consiglio che mi sento di dare a tutte le persone che stanno subendo una qualsivoglia violenza psicologica è quella di agire e di non rimanere succubi di questi soggetti che si stanno approfittando di voi. Se questo articolo ti è stato utile condividilo e se ti va di raccontare la tua esperienza lascia un commento qui sotto.
Letture sul tema della violenza psicologica
Ti consiglio di leggere anche questi libri sulla violenza psicologica che potrebbero aiutarti per approfondire ulteriormente l’argomento:
Amo aiutare le persone. Vorrei girare il mondo con il mio fuoristrada e conoscere moltissime culture diverse. Amo la diversità e tutte in tutte le sue versioni
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