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L’adozione è un’avventura che vi stravolgerà la vita. Diventare genitori, creare una nuova famiglia, ricostruire il rapporto di coppia. In questo articolo troverete tutto quello che è necessario conoscere per essere pronti a godere a pieno di questo meraviglioso viaggio.
Siete una coppia che convive ormai da tempo e sentite forte il desiderio di donare il vostro amore anche a qualcun altro? Desiderare di avere un figlio può comportare scelte difficili, ancor di più quando si vuole intraprendere il percorso dell’adozione.
“È davvero la scelta giusta?” “Come possiamo farlo?” “Come cambierà la nostra vita personale e di coppia?” “L’adozione è davvero la scelta che fa per noi?”
Possono essere tante le domande che vi riempiranno di paure ed incertezze.
Qui troverete però le risposte che cercate, tutto quello che vi serve sapere se volete accogliere una nuova persona all’interno del vostro nido d’amore.
Quali sono i requisiti per adottare un bambino?
La decisione di adottare può sottendere diversi motivi. Coppie eterosessuali con problemi di infertilità, coppie omosessuali o persone single con il desiderio di genitorialità possono decidere di ricorrere all’adozione. Si tratta di un grande gesto d’amore che cambia la vita sia a chi adotta che a chi viene adottato.
Accogliere un figlio che non si è messo al mondo, con un trascorso doloroso alle spalle può non essere facile all’inizio.
Convivere con un’altra persona che da un giorno all’altro diventa il proprio figlio cambierà le dinamiche personali e di coppia, ma allo stesso tempo riempirà la vostra casa di un amore che mai avete vissuto e neppure immaginato fino a quel momento.
Se si vuole intraprendere questo percorso, è fondamentale sapere quali sono i requisiti per adottare un bambino.
Diversi limiti riguardano l’età, al fine di garantire la tutela dell’adottato. La differenza di età tra adottante e adottato va da un minimo di 18 anni ad un massimo di 45 per un adottante e di 55 per l’altro.
Tuttavia le regole non sono uguali in tutti i Paesi: in alcuni ad esempio, si privilegiano coppie giovani.
In Italia l’adozione è permessa soltanto a coniugi conviventi e uniti in matrimonio da almeno 3 anni.
I requisiti per adottare un bambino sono molto rigidi e l’iter è abbastanza lungo, in quanto la coppia di aspiranti genitori adottivi, oltre a possedere tutti i requisiti necessari (si veda l’art. 6 della legge 184/83 che disciplina l’adozione e l’affidamento), deve affrontare un percorso burocratico complesso, che prevede l’utilizzo di diversi strumenti valutativi per stabilire l’idoneità di una coppia, mediante colloqui, visite domiciliari, assistenti sociali e psicologi.
Lo scopo di questa valutazione è quello di avere un quadro completo riguardo:
- l’ambiente sociale;
- la situazione personale, familiare e sanitaria;
- le motivazioni che spingono i coniugi ad adottare;
- le risorse ed i limiti economici;
- l’affinità tra le caratteristiche della coppia e del minore.
Tra i requisiti per adottare un bambino, è fondamentale anche una buona disponibilità economica. Una coppia che vuole adottare, deve sostenere una spesa ingente che può andare da un minimo di 11.000€ fino a 30.000€ circa in totale.
Inoltre, come detto poc’anzi, per adottare è essenziale essere sposati.
Ma quindi una coppia di conviventi, che sta insieme da molto tempo ed ha un legame stabile, non può procedere all’adozione? Vediamolo nel prossimo paragrafo.
Adozione e coppia di fatto: si può fare?
Il desiderio di una coppia di avere un figlio o di adottare un bambino prescinde dai legami formali che uniscono due persone, come ad esempio il matrimonio.
In effetti, tale desiderio si presenta in coppie che convivono, si amano e stanno insieme da molto tempo, come può avvenire in una coppia di fatto. Una coppia di fatto è costituita da due persone che, pur essendo non sposate, sono ugualmente unite da un vincolo affettivo e convivono in maniera stabile.
Quindi, una coppia di fatto non può in nessun modo ricorrere all’adozione?
Così come i single, in Italia, le coppie non sposate non possono adottare: l’adozione è sempre e comunque vincolata al matrimonio.
Tuttavia, ci sono dei casi particolari in cui coppie conviventi non sposate possono procedere con l’adozione (si veda l’articolo 44 della legge 184). Si riportano di seguito i casi in cui è permesso adottare nonostante la coppia non sia sposata:
- quando si è uniti al minore (orfano di padre e di madre) da un vincolo di parentela;
- quando il bambino è disabile e orfano;
- quando l’affidamento preadottivo non è possibile (ad esempio, quando il minore non riesce ad essere affidato ad una famiglia adottiva). Si preferisce, in questi casi, darlo in adozione a persone con cui il minore abbia instaurato rapporti affettivi, anziché collocarlo in istituti.
Tuttavia, non è sempre stato così: queste possibilità di adozione per le coppie di fatto sono il risultato di un’integrazione abbastanza recente. L’ordinanza n. 17100 depositata il 26 giugno 2019 ha segnato una svolta inedita in materia di adozioni di minori, da quel momento consentite anche a persone singole e a coppie di fatto (sempre con alcuni limiti).
Si tratta di un piccolo passo avanti, al quale si auspica possano seguirne tanti altri.
Di certo, per i bambini, non è la tipologia di legame esistente tra i genitori a fare la differenza, quanto più la qualità. Ciò che il bambino è in grado di capire è se i suoi genitori si amano e sono sereni, a prescindere dal fatto che siano o meno sposati.
Esistono altre possibilità, oltre l’adozione, per appagare il desiderio di genitorialità di coppie non sposate? Vediamo altre 2 alternative nei prossimi paragrafi: affido e adozione a distanza.
Affido: una valida alternativa all’adozione per le coppie non sposate
Per le coppie conviventi non sposate è possibile ricorrere all’affido. Qual è il suo significato?
Mentre con l’adozione il minore diventa a tutti gli effetti un figlio legittimo della coppia adottante, nel caso dell’affido invece, l’affidamento del minore alla coppia è temporaneo e giuridicamente egli/ella resta figlio/a dei genitori biologici.
Lo scopo è quello di aiutare un minore in condizione di difficoltà all’interno della famiglia d’origine, durante un periodo con scadenza prestabilita. Le regole che riguardano l’affido sono meno ferree rispetto all’adozione, per questo, anche coppie di fatto non coniugate, possono diventare genitori affidatari.
Tuttavia, è necessario prepararsi al momento della separazione nonostante sia faticoso, sia per il bambino che per la famiglia affidataria. Questo comunque non vi deve scoraggiare, in quanto si tratta di un grande gesto di generosità, di accoglienza e di un forte bisogno d’amore: significa costruire insieme al figlio affidatario la base del percorso che gli/le permetterà di spiccare il volo. Siate certi che nella sua vita, avrete sempre un posto speciale.
Potrebbe essere utile leggere testimonianze di persone che hanno vissuto l’esperienza dell’affido.
Un’altra opzione per non rinunciare al desiderio di avere un figlio: l’adozione a distanza
Di frequente ci si chiede come si può adottare un bambino a distanza. In realtà la procedura è molto semplice e proprio per questo, le coppie che non possono accedere all’adozione vera e propria, possono con facilità decidere di effettuare un’adozione a distanza. L’importante è essere maggiorenni e garantire di mantenere l’impegno abbastanza a lungo.
Sono diverse le associazioni che se ne occupano, tra queste una delle più conosciute è l’UNICEF.
Quando si desidera un figlio è forte il desiderio di donare amore a qualcun altro. Allora perché non darlo, tramite l’adozione a distanza, a tutti quei bambini che vivono in condizioni di forte disagio, e che hanno un disperato bisogno di affetto e di cure?
Grazie a questo sostegno si possono apportare dei significativi miglioramenti alla vita del bambino del quale si segue la crescita nel tempo.
Inoltre, sarà possibile creare un legame affettivo grazie allo scambio di fotografie e cartoline, che permetteranno sia all’adottato che all’adottante di conoscersi meglio.
Si tratta di una splendida possibilità di solidarietà aperta a tutti: coniugi, single, coppie di fatto… Nonostante quanto generalmente si pensi, l’adozione a distanza permette di creare dei legami che possono diventare veri e profondi.
Che ruolo hanno i genitori biologici nella vita di un bambino adottato?
Si è soliti affermare che:
“genitore è chi cresce un figlio e non soltanto chi lo mette al mondo“.
Tuttavia, quando si decide di adottare un bambino, ci si chiede effettivamente che ruolo potranno avere i genitori biologici nella sua vita.
Sono i minori che subiscono l’abbandono ad essere coinvolti nel processo dell’adozione: essi vengono accolti dai genitori adottivi che, nonostante l’assenza di legame di sangue, donano il loro amore e tutte le loro risorse affinché tutti i bisogni del figlio vengano soddisfatti.
Specialmente quando un bambino viene adottato a soli pochi mesi di vita, è più semplice instaurare un “normale” rapporto “genitore – figlio”. Egli (o ella) non avrà altri punti di riferimento che voi, che ci siete stati nei momenti tristi e felici, che l’avete cresciuto con il vostro affetto e le vostre cure.
Tuttavia, sapere di essere stato adottato può spingere verso il desiderio di conoscere di più del proprio passato, di dare delle risposte alle proprie domande, di conoscere le motivazioni che hanno spinto i genitori biologici a dare il proprio figlio in adozione.
Conoscere le proprie origini può essere fondamentale per sviluppare la propria identità.
Creare un legame tra genitori e figli adottivi è un grande percorso ad ostacoli, in quanto costringe ad affrontare le ferite lasciate aperte dall’abbandono e dai traumi che il minore ha subito.
I figli adottati possono talvolta non riconoscersi nell’ambiente in cui vivono, a causa del loro colore della pelle o dei loro tratti somatici, proprio perché sentono di non appartenergli.
Nonostante questo, grazie all’aiuto dei genitori adottivi, riusciranno a riconoscersi nelle persone che li hanno amati per scelta, senza nulla togliere alla loro storia e al loro passato.
Per questo motivo quindi, nonostante legalmente i genitori biologici non hanno più alcun ruolo e diritto sulla vita del figlio adottivo, egli potrà presentare la volontà di conoscerli, di conoscere le origini della sua famiglia.
Questo non deve spaventarvi, ma dovrete anzi essere voi, ad accompagnarli in questo momento complesso ed essere la loro spalla, come d’altronde lo siete sempre stati nella loro vita.
Cosa significa diventare genitori? Ecco come cambia la tua vita con l’arrivo di un figlio e come prepararti al meglio
Quando finalmente sarete ad un passo dallo stringere vostro figlio tra le mani, quando vi renderete conto che state per diventare genitori a tutti gli effetti, saranno molti i vostri dubbi. Sicuramente vi chiederete se riuscirete ad essere all’altezza di questo ruolo, se ci sono delle regole da rispettare, dei manuali da imparare.
Tuttavia, sarà semplicemente un percorso graduale che comporterà una vostra evoluzione: da semplici individui, vi trasformerete in padri e madri, senza poterlo effettivamente controllare.
La scelta di diventare genitori adottivi può spesso, (ma non solo), essere frutto di un lungo percorso di accettazione degli eventuali problemi di infertilità della coppia, con conseguente decisione di ricorrere all’adozione. In questo caso il periodo dell’attesa è fondamentale per la maturazione di questa scelta.
Nel caso dell’adozione, diventare genitori, significherà, a differenza dei genitori naturali, accogliere il vissuto, la storia di un bambino che non si conosce e farla propria, e a partire da questo cominciare a costruire insieme.
Diventare genitori, biologici o adottivi indistintamente, significa riconoscersi in un ruolo nuovo, attribuirsi la responsabilità di un altro individuo.
Si è soliti dire che:
“con la nascita (o l’arrivo) di un figlio, nascono anche dei genitori”.
L’arrivo di un nuovo individuo rivoluzionerà la vostra vita quotidiana oltre che la vostra vita emotiva.
Le abitudini saranno stravolte, basti pensare a quanto sonno avrete in arretrato! Avrete meno tempo per voi, da trascorrere in totale relax ed il silenzio sarà un lontano ricordo, soprattutto se avrete a che fare con un neonato.
Tuttavia, la convivenza può rivelarsi parecchio difficile anche con un adolescente. Se vi va di approfondire il tema, vi consiglio questo articolo:
Anche i vostri rapporti con gli altri cambieranno, in quanto avrete meno tempo da dedicare a tutte le persone della vostra vita.
Soprattutto all’inizio, tutto il vostro tempo sarà dedicato e assorbito da vostro figlio, nel tentativo di dargli tutto ciò di cui ha bisogno, cercando di non sbagliare nulla.
Nonostante ciò, il suo sorriso diventerà anche il vostro, e la vostra gioia sarà quella di guardare il mondo attraverso i suoi occhi.
È proprio così che vi renderete conto che diventare genitori è la cosa più bella che vi possa capitare.
Purtroppo come dicevamo prima, non esiste un manuale di istruzioni per prepararsi a diventare genitori, il vostro compito sarà quello di educare ed amare i vostri figli, il resto verrà da sé.
Come si evolve e trasforma il rapporto di coppia con l’arrivo di un figlio
Malgrado l’entusiasmo e la felicità iniziale, l’arrivo di un figlio, modifica la vita dei genitori. Pertanto, in seguito ad un momento di scombussolamento iniziale, sarà necessario ristabilire gli equilibri e le dinamiche familiari, ma soprattutto, dare la giusta importanza e cura al rapporto di coppia.
In maniera particolare a seguito dell’adozione, vi ritroverete ad un tratto con una persona in più in casa, senza aver vissuto un momento di preparazione come può essere quello della gravidanza. E nonostante l’abbiate aspettato con ansia, sarà normale sentirsi confusi e smarriti oltre che felici.
Quando tutte le vostre attenzioni saranno concentrate sul vostro bambino, sarà alta la probabilità di perdere la solidità e la complicità del vostro rapporto di coppia.
Diventare genitori comporterà inevitabilmente un cambiamento nel vostro rapporto, ma questo non deve spaventarvi poiché si tratterà semplicemente di una normale evoluzione.
Sebbene il tempo che prima dedicavate all’altro diminuirà, cercate di ritagliare dei piccoli spazi nella giornata da dedicare solo a voi. Non perdete il focus su quello che è stato il vostro rapporto di coppia nel tempo e focalizzatevi anche su obiettivi futuri da concretizzare insieme.
Lo stress e la pressione dei primi tempi potrà generare litigi e discussioni, ma cercate di non farvi sopraffare da questi, di essere tolleranti nei confronti dell’altro e di collaborare.
Comunicare con il partner può diventare difficile soprattutto quando dovrete prendere decisioni che riguardano i vostri figli e sulle quali avrete dei pensieri differenti. La cosa più importante però è sempre quella di creare un fronte comune, parlando e cercando di capire il punto di vista dell’altro.
Non dimenticatevi, che oltre ad essere genitori, siete prima di tutto una coppia, e come tale, non dovete perdere di vista il vostro rapporto. Tutti gli sforzi che dovrete affrontare serviranno per costruire la felicità vostra e dei vostri figli.
Se vi va di approfondire l’argomento ti consiglio questo articolo:
Il concetto di famiglia si è evoluto nel tempo, come vivere il fatto di non essere una “famiglia tradizionale”
Mediante l’adozione, il vostro sogno di diventare una famiglia, diventerà realtà.
Tuttavia, dovrete essere pronti alle sfide che dovrete affrontare, in quanto essere una “famiglia adottiva” vi porterà ad essere una “famiglia non tradizionale” agli occhi degli altri.
Spesso infatti, ancora nella società odierna, si è molto legati al concetto di famiglia tradizionale, ovvero rigorosamente composta da madre, padre e figli da loro procreati.
Ciononostante, è noto come, nel corso del tempo, il concetto di famiglia si sia evoluto e comprenda anche famiglie che sono differenti rispetto a quella descritta prima; basti pensare ai casi di famiglie omogenitoriali, famiglie composte da coppie senza figli, famiglie in cui è presente un solo genitore, o ancora famiglie adottive.
Nel caso in cui un bambino entri a far parte di una famiglia mediante l’adozione, frequentemente si troverà a dover rispondere a domande come:
“chi è la tua vera mamma?/chi è il tuo vero papà?”
Questo avviene perché il concetto di famiglia tradizionale che ci viene inculcato fin da piccoli, fa fatica ad ammettere l’autenticità della genitorialità adottiva. Per questo motivo dovrete far fronte a molti pregiudizi, avrete spesso la sensazione di dover giustificare la vostra scelta, il vostro percorso ed il vostro passato.
Tuttavia, non dovete farvi spaventare da come possiate apparire agli occhi della società, dovete essere voi per primi a sforzarvi, cercando di vedervi come una famiglia senza aggettivi, proprio perché l’adozione descrive semplicemente il modo in cui siete entrati a contatto con vostro figlio, e non la vostra essenza o la vostra autenticità.
Non c’è gesto d’amore più grande che l’accoglienza di un bambino che non è il “vostro”.
Il concetto di famiglia non deve essere visto in maniera rigida, in quanto è qualcosa che si costruisce con amore e dedizione e che si conquista giorno dopo giorno con sacrificio.
Creare una nuova famiglia cambierà la vostra vita
Se avete letto questo articolo perché siete una coppia convivente che vuole accogliere un figlio nel proprio nido d’amore mediante l’adozione, alcuni dei vostri dubbi iniziali sono stati chiariti. Adesso che avete più risposte alle vostre domande, il sentiero verso la creazione di una nuova famiglia sarà più facile da tracciare. Questo è solo l’inizio del viaggio più bello della vostra vita!
3 Consigli per approfondire
Se dopo aver capito qual è l’iter di adozione per le coppie non sposate, siete ancora indecisi sulla scelta del matrimonio vi consiglio di leggere questi articoli:
- Sposarsi o convivere? Matrimonio o convivenza?
- Convivenza o Matrimonio? Guida alla scelta consapevole
Se volete approfondire, vi consiglio alcuni libri sul tema:
Se volete saperne di più da parte di chi ha vissuto questa esperienza, vi consiglio di vedere questo video:
Se anche voi avete deciso o deciderete di adottare, raccontateci la vostra esperienza in un commento qui sotto.
Sono una studentessa di Comunicazione, appassionata di pasticceria. Ho lasciato il sole della mia Sicilia per inseguire il mio sogno e cominciare a costruire il mio futuro, cercando di conciliare le mie più grandi passioni.
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