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Vi siete mai chiesti come funziona un matrimonio gay e quali siano le differenze con le unioni civili?
Eccoci qui per far chiarezza, in modo tale che la prossima volta che vi si presenti l’occasione di fare “l’ally” al matrimonio del vostro migliore amico o della vostra migliore amica non gli o le farete fare brutta figura davanti alla sua comunità.
Essere invitati ad un matrimonio gay potrebbe essere l’evento della vostra vita, quindi non fatevi trovare impreparati, con la nostra guida su come funzionano i matrimoni omosessuali sarete in prima fila e condividerete il vostro sapere oltre che l’amore!
Un po’ di storia sul matrimonio gay
Per troppo tempo, alle coppie dello stesso sesso è stato negato il diritto di sposarsi e hanno dovuto lottare per far riconoscere il loro amore e le loro relazioni. Fortunatamente nel mondo qualcosa sta cambiando.
Infatti, negli ultimi anni si sono registrati progressi notevoli, con sempre più paesi e stati che legalizzano il matrimonio tra persone dello stesso sesso e riconoscono i diritti e le relazioni delle persone LGBTQ+.
Ad oggi il matrimonio per le coppie gay viene legalmente ufficiato e riconosciuto in 34 Paesi.
I pionieri di questa pratica (da alcuni reputata immorale) sono i nostri amici Olandesi, i quali nel dicembre del 2000 hanno approvato con un margine di tre a uno, il disegno di legge fondamentale che permette il matrimonio gay.
A seguire nel gennaio 2003, il parlamento belga ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, concedendo alle coppie gay e lesbiche gli stessi diritti delle coppie eterosessuali.
Anche se c’è da dire che già da 5 anni prima il parlamento dava la possibilità alle coppie dello stesso sesso di unirsi e assumersi formalmente la responsabilità congiunta di una famiglia.
Nel 2006, il parlamento ha concesso anche ai partner dello stesso sesso il diritto di adottare bambini.
Così come in Belgio e nei Paesi Bassi, altri 32 stati e Paesi hanno esteso i diritti e i doveri coniugali a coppie omosessuali. Ma l’Italia? Chiaramente non fa parte di questa lista e quindi vediamo insieme qual’è la situazione dei matrimoni omosessuali in Italia.
Esiste una legge per i matrimoni gay in Italia?
In Italia, il dibattito sull’approvazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso o una qualche forma di riconoscimento dell’unione è stato lungo e controverso.
Oltre 10mila coppie gay sono state riconosciute giuridicamente come tali dal 2016, ben 18 anni dopo il riconoscimento delle coppie omosessuali belghe, quando dopo tante battaglie è stato approvato il decreto “Legge Cirinnà”.
Questa legge garantisce alle coppie omosessuali la tutela legale delle proprie unioni con il riconoscimento dei diritti e dei doveri dei componenti della coppia.
Ma per quanto riguarda il matrimonio egualitario in Italia, la strada è ancora lunga. Essa infatti, rimane uno dei 12 stati europei in cui il matrimonio egualitario non è ancora riconosciuto.
Tuttavia, i nostri vicini spagnoli, francesi o austriaci e altri 30 paesi membri dell’Unione Europea permettono le nozze gay.
Per saperne di più sul tema delle unioni civili, leggete questi articoli:
Cosa significa matrimonio egualitario?
Da un po’ di tempo le associazioni per i diritti delle persone omosessuali hanno cominciato a usare l’espressione “matrimonio ugualitario”.
Se cerchiamo sul dizionario Treccani la definizione di matrimonio egualitario, possiamo capire ben presto che altro non è che il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
L’idea è che un matrimonio ugualitario non faccia distinzioni sull’orientamento sessuale di chi si sposa e metta l’accento sul fatto che il diritto a sposarsi è di tutti. Che siano una coppia di uomini gay o una coppia di donne lesbiche o una coppia di eterosessuali che si sposano, poco importa, l’importante è che tutti abbiano gli stessi diritti.
Differenze tra unione civile e matrimonio
Secondo la legge, ci sono delle differenze abbastanza sostanziali tra queste due forme di unione, possiamo dire che sono la maggior parte delle tecnicità.
Analizziamo insieme quali sono le differenze che si possono riscontrare quando si parla di diritti e doveri di una coppia gay e quali quelli di una coppia eterosessuale.
Innanzitutto vi sono delle differenze terminologiche: l’articolo 29 della Costituzione definisce il matrimonio come un ”ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”, mentre l’unione civile viene definita come una “specifica formazione sociale” composta da persone dello stesso sesso, quindi non può essere considerata uguale al matrimonio.
La seconda principale differenza tra le due forme di legame riguarda il sesso. Il matrimonio, a differenza delle coppie omosessuali, può essere sancito solo da persone di sesso diverso.
Un’altra differenza sta nel rito, perché per l’unione civile non sono previste le pubblicazioni, quindi non possono neanche esserci le opposizioni che potrebbero avere luogo per il matrimonio.
Una giovane coppia gay può unirsi civilmente?
Mentre per il matrimonio le coppie minorenni hanno la possibilità di chiedere a un giudice il ”permesso” di sposarsi, questo non è valido per l’unione civile, alla quale possono accedere solo i maggiorenni.
Le coppie sposate e unite civilmente sul piano fiscale saranno pressoché uguali se non per una differenza abbastanza importante: dato che per le coppie gay non è prevista la possibilità di adozione, i coniugi non avranno diritto alle prestazioni di maternità/paternità né degli assegni familiari.
Ma la grande differenza tra matrimonio e unione civile sta nella mancata possibilità, per chi è legato tramite unione civile, di adottare un bambino o di ricorrere alla procreazione assistita.
Se i bambini nati dal matrimonio sono considerati dalla legge figli di entrambi i genitori, i bambini nati da un’unione civile sono figli del solo genitore biologico.
Inoltre, nelle unioni civili, viene a mancare l’obbligo di fedeltà che è invece previsto per il matrimonio; questo potrebbe essere considerato come un pro da alcuni.
Infine, nel caso in cui le cose non dovessero più andare bene, valgono delle regole differenti: le coppie gay unite civilmente, a differenza delle coppie sposate, non devono rispettare il periodo di separazione, ma possono divorziare subito, (tra le ragioni però non potranno chiedere lo scioglimento per la mancata consumazione del rapporto).
Come fare un matrimonio gay in Italia
Abbiamo visto quindi le differenze tra un matrimonio egualitario e un’unione civile, e a malincuore abbiamo capito che un matrimonio omosessuale in Italia non è previsto.
Ma non sarà una mancata legge sulle nozze omosessuali a fermare i membri della comunità LGBTQ+ dall’avere il matrimonio gay italiano che hanno sempre sognato. Stilliamo insieme una check-list di tutto l’essenziale per un matrimonio LGBT che tutti gli invitati ricorderanno.
Chi celebra il matrimonio gay?
Affinchè l’unione sia riconosciuta dallo stato italiano è necessario che la coppia si rechi in comune e davanti all’ufficiale di stato civile dichiari, in presenza dei due testimoni, l’intenzione di unirsi civilmente.
Molti decidono di fare due cerimonie, una in comune e una in una location dove poi potranno anche fare un rinfresco o un ricevimento. Alla cerimonia “fittizia” potrà quindi essere chiunque la coppia voglia a celebrare il loro amore.
Che poi diciamola tutta, a nessuno interessa della cerimonia fatta in comune.
Dove si possono sposare le coppie omosessuali?
Siamo tutti a conoscenza dello stereotipo del wedding planner gay, non ci sentiamo di negarlo, ma tanto meno di rinforzarlo. Ci teniamo solo a dire che sicuramente anche la scelta della location non verrà lasciata al caso.
Tra le location per le unioni gay più gettonate troviamo: ville storiche con grandi terrazze vista lago, ville liberty o edifici contemporanei, come per esempio fabbriche trasformate in luoghi per eventi, borghi medievali, aziende agricole ricche di vigneti.
Che cosa si mangia a un matrimonio egualitario?
Un’altra cosa su cui andare sul sicuro ad un matrimonio omosessuale è il cibo. La coppia di novelli sposi o novelle spose avrà sicuramente scelto un menù e un servizio catering da lasciare a bocca aperta.
Da un fushion nippo-brasiliano alla piccola patisserie francese, gli ospiti avranno modo di sperimentare la storia d’amore della coppia attraverso un viaggio culinario.
Cosa aspettarsi da un matrimonio gay?
Infine, ma non per importanza, l’intrattenimento. L’intrattenimento ad un matrimonio gay è qualcosa di imprevedibile, vi potrà capitare di assistere ad uno spettacolo di drag queen, un flashmob o un classico ballo tra mariti o mogli.
Una sola cosa è sicura, l’intrattenimento avrà lo scopo di emozionare, sensibilizzare e, perché no, anche di educare sull’amore libero.
Quanto costa un matrimonio gay
Il costo di un matrimonio gay può variare notevolmente a seconda di vari fattori come la location, il numero di ospiti, il tipo di ricevimento e il tipo di servizi e fornitori scelti. Di base, unirsi civilmente costa tra gli 80 e i 300 euro.
Ma pensiamo alle spese che devono essere effettuate doppie vista la particolarità della composizione della coppia.
Ad esempio se parliamo di un matrimonio tra donne, l’abito da sposa arcobaleno, non sarà uno, ma ben due. Nel caso di un matrimonio tra uomini, i gemelli da acquistare non saranno due ma saranno 4, una coppia per ogni sposo.
Nozze gay in Italia
Secondo l’AITGL, Associazione Italiana del Turismo Gay & Lesbian, il turismo gay in Italia vale circa 2,7 miliardi di euro (fonte AITGL – Sonders&Beach – Lanfranchi Editore) e i viaggiatori LGBTQ+ hanno in media un reddito superiore del 38% rispetto agli eterosessuali con un maggior numero di viaggi svolti per piacere e per business annualmente.
Infatti, tra le mete più ambite dove trascorrere la luna di miele per le coppie gay troviamo l’Italia, più precisamente i novelli sposi o spose sono attratti/e dai laghi del nord, il lago di Garda e quello di Como.
Cosa vuol dire matrimonio LGBT
Matrimonio tra donne, matrimonio tra uomini o matrimonio tra uomo e donna: che cosa hanno in comune? L’amore. L’amore tra due donne, o due uomini, o un uomo e una donna, sempre amore rimane, no?
In conclusione, il matrimonio tra persone dello stesso sesso è un diritto umano fondamentale che dovrebbe essere riconosciuto in tutto il mondo.
L’approvazione del decreto “Legge Cirinnà” che permette di unirsi tra persone dello stesso sesso, in Italia è stata un importante passo avanti per la comunità LGBTQ+ italiana, ma c’è ancora molto lavoro da fare per garantire che tutti i cittadini, godano degli stessi diritti e benefici indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
Matrimonio gay: 5 serie tv da vedere per saperne di più sulla cultura LGBTQ+
Ora che sapete tutto su i matrimoni gay in italia e all’estero, non vi resta che acculturarvi ulteriormente su tutto il mondo LGBTQ+.
Ecco di seguito 5 serie tv che non potete assolutamente perdervi se volete entrare a far parte di questa comunità inclusiva. La lista qui sotto è molto variegata, alcune serie sono brevi, altre più lunghe.
Tra queste troverete sicuramente quello che fa per voi, alcune serie sono adatte e pensate per un pubblico più giovane e altre per un pubblico più maturo.
Sense8
Queer as Folk (USA)
Orange is the new black
Skam Italia (stagione 2)
Will & Grace
https://www.youtube.com/watch?v=Wmk6PCK_ysA
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Sono Michele, un appassionato di comunicazione e innovazione.
Sono sempre alla ricerca di sfide e nuove situazioni in cui trovarmi. Mi reputo l'avvocato delle cause persone e il consulente di relazioni senza speranze. Quando non do consigli sulle relazioni altrui, mi piace viaggiare e fare attivismo nella mia comunità!
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