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Come gestire la separazione genitoriale: prima e dopo il distacco
Se ti stai chiedendo come gestire la separazione genitoriale seguimi nella lettura per avere dei consigli utili sia per i figli che per i genitori.
Il divorzio è considerato uno degli eventi di vita più stressanti. La maggior parte dei bambini vuole che la propria madre e il proprio padre vivano insieme, per questo motivo potrebbe essere molto difficile per loro accettare la situazione.
Spesso esiste “chi lascia” e “chi viene lasciato”: proprio la presenza di questi due ruoli può creare, soprattutto nelle fasi iniziali, la tendenza al distacco e l’uso di una comunicazione non corretta.
Le emozioni dei bambini di genitori separati
È noto da studi che bambini e bambine reagiscono in modo differente al divorzio. Nei bambini si possono presentare maggiormente problemi comportamentali che potrebbero mantenersi anche nei tre anni successivi, mentre nelle bambine sembrerebbe manifestarsi una sintomatologia ansiosa/depressiva che tenderebbe a diminuire nei due anni a seguire.
Tale sintomatologia deve essere considerata una normale reazione, che può manifestarsi con disinteresse nel giocare, scarso rendimento scolastico, tristezza e apatia, accompagnati da pianto.
Spesso ci si chiede “cosa pensano i bambini quando i genitori si separano?” la risposta a questa domanda potrebbe essere: dipende dall’età del bambino, ma il sentimento di tristezza e senso dell’abbandono è presente nella maggior parte.
Potrà capitare che provino risentimento nei confronti della madre e del padre e che possano ritenere l’uno o l’altro responsabili dell’infelicità propria.
Essendo carenti di strategie cognitive e di strumenti verbali, i bambini divengono irritabili e/o indisciplinati di conseguenza possono comparire difficoltà nel gioco, pianto, balbuzie, regressioni varie, come ad esempio risvegli notturni e difficoltà nel distacco, ma anche comportamenti aggressivi.
Come comunicare la separazione
Questa difficile scelta dovrebbe essere comunicata con chiarezza e coerenza, in termini comprensibili per l’età dei bambini e possibilmente con i genitori insieme. Madre e padre devono dare la stessa versione dei fatti, limitandosi a spiegare che non vanno più d’accordo, senza creare discussioni davanti al figlio.
Ecco 5 consigli per comunicare la separazione ai figli nel miglior modo
Oltre a leggere questo articolo, ricordati alcuni consigli pratici.
Sospendere il conflitto nell’interesse dei figli: è necessario che la madre e il padre si mettano d’accordo sulle modalità con cui comunicare la situazione.
Raccontare la situazione in modo veritiero, ma senza coinvolgerli nel conflitto: non è corretto creare nei pensieri del figlio che la colpa sia di uno dei due genitori.
Mai comunicarlo tramite un solo genitore: la responsabilità della decisione è di entrambi i genitori ed è giusto che il figlio lo sappia.
Comunicare la decisione con affetto: è bene scegliere un luogo calmo e protetto da interferenze e interruzioni. Bisogna mostrarsi affettuosi, ma senza trasparire troppa tristezza.
Offrire la giusta rassicurazione: è bene che i piccoli abbiano ben chiaro di non essere i responsabili del divorzio e bisogna rassicurarli che l’amore dei genitori per loro non cambierà mai.
L’importante è che davanti a una crisi di pianto non si cerchi di tranquillizzarli con una versione edulcorata della realtà; i bambini non devono coltivare false speranze da cui rimarrebbero delusi.
Quando un figlio si allea con uno dei due genitori
I motivi per i quali un figlio decide di schierarsi dalla parte di uno dei due genitori possono essere vari, tra cui l’influenza del genitore nel raccontare le vicende delle discussioni oppure il comportamento “manipolativo” di uno dei due genitori nei confronti del minore per screditare e allontanare l’altro genitore. In questo caso a pagare le conseguenze più gravi sono i figli minori, i quali corrono il rischio di essere affidati a terzi, magari ai servizi sociali, perché vivere con il genitore li danneggia più che aiutarli a crescere.
Il comportamento dei figli adolescenti nella separazione genitoriale
Generalmente il divorzio comporta inevitabili cambiamenti concreti, quali la casa, la scuola, le risorse economiche, ma soprattutto implica delle trasformazioni sul piano relazionale.
Molti adolescenti possono perdere la fiducia nell’amore e nei rapporti a lungo termine quando la propria madre e il proprio padre affrontano la separazione in modo conflittuale, coinvolgendo inevitabilmente il figlio.
Questa situazione può essere alleviata se la madre e il padre spiegano al figlio che la decisione che hanno preso di separarsi non coinvolge tutte le relazioni d’amore ma il loro singolo caso.
Convivenza con il nuovo partner del genitore
Non c’è nessuna norma di legge che impedisca alla madre o al padre di presentare ai figli il nuovo partner. Ciò significa che nulla vieta al nuovo partner di trascorrere del tempo con i figli del suo compagno. In questa situazione è necessario che la madre o il padre facciano capire al figlio che il nuovo partner non è la sostituzione dell’altro genitore, ma un’altra figura su cui si può fare affidamento.
Come affrontare il divorzio dei genitori da figlio
Quattro consigli di buon senso:
- Esprimere i propri sentimenti nel modo che si ritiene più giusto
- Evitare comportamenti malsani
- Confidarsi e sfogarsi con qualcuno di cui ci si fida
- Non incolpare se stessi
Quando una coppia con figli si separa, per questi ultimi è inevitabile vivere un disagio.
Anche nei casi, purtroppo non molto frequenti, in cui i genitori si separano in modo civile, rispettoso, non conflittuale, per i figli, soprattutto se ancora piccoli, tale evento rappresenta inevitabilmente uno strappo, una rottura del loro equilibrio psicologico.
La mediazione familiare per gestire la relazione con i figli durante la separazione
I genitori in procinto di separarsi e quelli già separati devono essere informati che esiste un valido strumento, la mediazione familiare, utile per gestire al meglio la relazione affettiva con i propri figli in questo delicatissimo momento della loro vita.
Quando è gestita da professionisti competenti ed esperti, infatti, la mediazione familiare comporta numerosi benefici, anche a lungo termine.
La mediazione familiare è un utile strumento per la soluzione in via non contenziosa di controversie che possono sorgere all’interno di una famiglia, attraverso l’intervento di un terzo imparziale, il mediatore, figura professionale dotata di una specifica competenza.
Che cosa fa un mediatore familiare?
Lo scopo ultimo della mediazione è di portare i coniugi ad una separazione consensuale o ad un divorzio congiunto, evitando così la separazione ed il divorzio giudiziali, procedimenti giudiziari lunghi e costosi.
Un mediatore familiare (in genere un avvocato, o uno psicoterapeuta, o un professionista della mediazione famigliare) incontra i coniugi che hanno già deciso di separarsi o di divorziare e li aiuta a:
- chiarire quali sono le questioni sulle quali bisogna trovare un accordo;
- raccogliere tutte le informazioni, specialmente di tipo legale, necessarie;
- ponderare tutte le possibilità di scelta esistenti;
- trovare il modo meno traumatico di consultare i figli, per tenere presenti le loro esigenze;
- chiarire le reciproche richieste per giungere ad un accordo giusto e duraturo, soddisfacente per entrambe le parti.
Se ti va, puoi leggere un altro articolo simile a questo che parla dello stesso argomento Stare insieme per i figli.
Separazione dei genitori: letture consigliate
Oltre a questo articolo, se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio la lettura di questi 3 libri che possono ampliare ciò che è stato scritto qui:
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Mi chiamo Siria ho 23 anni e studio Marketing all'Università degli studi di Milano Bicocca.
Oltre alla professione da studente svolgo anche un lavoro come commessa al negozio Mango di Arese.
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