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La convivenza durante l’Erasmus:
Andare in Erasmus (qui la sua storia), viene descritto quasi sempre, da chi lo ha fatto come l’esperienza più bella della loro vita.
Se sei capitato qui significa, o che stai pensando di buttarti in questa nuova avventura o che probabilmente sei in procinto di partire.
Se i tempi stanno iniziando a stringere e ancora non hai pensato a come trovare i tuoi nuovi coinquilini, all’alloggio in cui dovrai vivere per i prossimi mesi, e le paure che accompagnano un’esperienza così importante si stanno iniziando a fare più forti, non preoccuparti, sei nel posto giusto.
1. Come trovare nuovi coinquilini e partire per l’Erasmus
La ricerca dei coinquilini è da sempre una delle cose che mettono più in crisi uno studente Erasmus, forse ancor più della paura di rimanere indietro con gli esami.
E’ normale avere paura, l’idea di trovarsi a dover condividere un appartamento, un dormitorio o addirittura una stanza con uno sconosciuto può far sorgere qualche ripensamento.
La prima cosa da fare per mantenere la calma e non farsi sopraffare dalla situazione, è fare propria l’idea che si tratta di una convivenza temporanea, e che se per caso non doveste trovarvi bene potrete sempre cambiare alloggio e trovare nuovi coinquilini.
La prima cosa da fare per cercare nuovi coinquilini è provare a chiedere ai vostri amici e compagni di corso, a studenti più grandi che sono già andati in Erasmus. Questo facilita molto le cose, infatti potranno mettervi direttamente in contatto con i loro amici conosciuti durante il loro Erasmus. Inoltre il fatto di avere un amico comune non solo vi darà una sicurezza in più, ma anche potrà essere un’occasione per aiutarvi a fare nuove amicizie durante questa vostra esperienza.
Iscriversi a gruppi su Facebook vi aiuterà molto nella ricerca dei vostri nuovi coinquilini. Ne esistono moltissimi basterà trovare quello che fa al caso vostro, potrete così mettervi in contatto con altri ragazzi in Erasmus e aiutarvi a vicenda. Chiedere direttamente sul posto, a studenti o ad agenzie sembra essere caduto un po’ in disuso come metodo di ricerca di nuovi coinquilini, ma si potrebbe rivelare il metodo più veloce ed efficace.
2. Alloggi in Erasmus: come trovare quello che fa per te e convivere serenamente
Se non avete ancora deciso quale sia la soluzione più adatta a voi per andare a convivere durante l’Erasmus, valutiamo insieme tutti i pro e contro delle possibili soluzioni abitative.
Partendo del presupposto che uno studente in Erasmus deve cercare di fare rientrare le spese nella borsa di studio, andare a convivere con altri studenti, diventa la più plausibile delle soluzioni.
Il tipo di alloggio tuttavia può fare la differenza.
Andare a convivere in un appartamento, ha i suoi pro e i suoi contro, così come del resto li hanno i dormitori universitari. Tra i pro, sicuramente, quando scegliete un appartamento si presuppone che incontriate prima le persone con cui andrete poi a condividerlo, scegliendo così i vostri futuri coinquilini.
L’appartamento da ai coinquilini che vi abitano più libertà e flessibilità, sia negli orari che per quanto riguarda le visite. I dormitori universitari rimangono sempre una buona soluzione molto semplice da trovare ed economica. Infatti non dovrete fare nulla a parte mettervi in lista di attesa, affinché vi venga assegnato il vostro alloggio.
Il dormitorio ovviamente oltre ad avere spese contenute, vi fornirà anche molti servizi gratuiti, avrete infatti la possibilità di avere la lavanderia per poter lavare le vostre cose, la palestra in molti casi è presente e sopratutto se avete timore di sentirvi un po’ soli all’inizio di questa esperienza, nel dormitorio sicuramente non vi ci sentirete mai. Avere coinquilini che vivono con te e condividono lo stesso stile di vita, vi aiuterà ad integrarvi facilmente. Il dormitorio vi darà la possibilità di organizzare serate con i vostri compagni e sicuramente non vi annoierete.
3. Come vivere al meglio con i tuoi coinquilini in Erasmus
Si sa che per vivere una convivenza pacifica e piacevole sarà necessario stabilire alcune regole. Sia che tu sia l’ultimo arrivato nella banda, sia che siate tutti nuovi, stilare alcuni punti gioverà a tutti quanti. Prima di qualche consiglio però, dovrete tenere a mente che vivere da fuori sede non sarà come vivere in casa con i proprio genitori.
Quindi abbandonate già l’idea di alcuni comfort, tipici di casa di mamma e papà, perché vi assicuro che verrano a mancare. Prima vi abituerete meglio è. Inoltre tenete a mente che siete giovani, siete in Erasmus, non siate rigidi.
Le regole ci vogliono, il rispetto ovviamente sta alla base di una sana convivenza, ma per una buona e divertente esperienza bisognerà mettersi nell’ottica di essere un pochino morbidi, lasciarsi un po’ andare, cercando di non dare di matto se uno dei coinquilini lascia una tazza nel lavandino, perché se siete così, allora no, forse la convivenza non fa al caso vostro.
I consigli che voglio darvi non saranno strettamente collegati all’organizzazione della casa, perché ogni gruppo di coinquilini dovrà costruire insieme un ordine delle cose, che sia funzionale a tutti i membri del gruppo. Per cui dovrete essere voi a trovare l’organizzazione migliore, per i turni delle pulizie, la spesa e tutte le faccende domestiche che comporta il vivere insieme.
I consigli che vorrei darvi sono più generali, e riguardano il giusto atteggiamento che dovrebbe avere il coinquilino ideale.
Innanzitutto, per approcciarsi ad una nuova convivenza, sarà necessario essere aperti e socievoli, avere voglia di conoscere nuove persone, ed accettare tutto ciò che si allontana dalle nostre tradizioni e dalla nostra cultura. Andare in Erasmus è l’esperienza che per eccellenza vi farà immerge completamente in una dimensione nuova, e avere la giusta dose di apertura mentale, sicuramente vi aiuterà. Puoi trovare qualche consiglio per la convivenza tra diverse culture qui.
Come secondo punto, vi consiglio di armarvi di buona pazienza, sicuramente si presenteranno situazioni che vi faranno innervosire, molte volte, però, lasciar correre se non si tratta di cose estremamente gravi vi aiuterà a mantenere un ambiente più sereno.
Questo non vuol dire che voi dobbiate fare finta di nulla, ma in alcune situazione chiudere un occhio farà stare meglio voi e i vostri coinquilini. Terzo punto, vivi e lascia vivere. Ovvero ritagliatevi spazi e momenti per voi, essere coinquilini non significa che dobbiate stare insieme 24 ore su 24.
Di conseguenza siate rispettosi dei momenti e degli spazi altrui. Non siate invadenti, cercate di capire quando è il momento di fare e dire qualcosa.
Inoltre ricorda che non sei l’unico in casa, il rumore è una cosa che spesso crea problemi all’interno di una casa che viene condivisa tra studenti, quindi cerca di capire, se è il momento di fare caciara con i tuoi coinquilini, e allora beh buon divertimento, altrimenti rispettate la pace e il silenzio altrui, sicuramente sarà una nota a tuo favore che ti farà subito entrare in sintonia con i tuoi coinquilini.
4. La storia di Chiara e Giulia due studentesse Erasmus alla prima convivenza
Chiara e Giulia, due amiche dai tempi del liceo, sono molto felici quando scoprono di essere state prese entrambe alla facoltà di Infermieristica. Iniziano nuovamente un altro capitolo insieme, fino a quando decidono di andare in Erasmus, di nuovo insieme e partono così a Gennaio 2022. Direzione Coimbra, Portogallo.
Come sta andando questo Erasmus?
C: Questo Erasmus sta andando molto bene, anche se essendo in tirocinio presso l’ospedale, è tutto molto diverso da come ci si aspetterebbe. Non è sempre feste e baldoria. Noi lavoriamo tutti i giorni, otto ore in ospedale, la parte più difficile è comprendere la lingua. Questo Erasmus lo definirei complesso ma molto motivante.
G: Sta procedendo tutto molto bene a parte qualche difficoltà data dalla lingua, ma nulla di non affrontabile.
Dove alloggiate?
C: Noi attualmente stiamo alloggiando nella residenza universitaria, è una sistemazione molto comoda perché si trova a due passi dall’ospedale in cui stiamo svolgendo il tirocinio. Questa sistemazione ci da anche la possibilità di conoscere moltissimi studenti.
G: Questo alloggio ha anche qualche contro, infatti si trova un pochino distante dal centro della città, questa pecca diventa trascurabile, perché ha reso molto facile stringere rapporti con gli altri ragazzi proveniente da ogni parte del mondo.
Tornaste indietro rifareste questa esperienza?
C: Se me lo avessi chiesto un mese fa, avrei detto di no. Adesso mi sono ambientata, sia con i miei coinquilini, sia con tutti i colleghi del reparto. E’ sempre dura lasciare alle spalle amici e parenti, ma poter vivere la propria indipendenza in un paese straniero, da studente universitario è un’esperienza che consiglierei a tutti: ti fa crescere moltissimo.
G: Se potessi tornare indietro rifarei sicuramente la domanda d’Erasmus, è un’esperienza indimenticabile e non tutti hanno l’opportunità di farla. Nonostante alcuni momenti di sconforto, questo viaggio imprime nella tua memoria ricordi meravigliosi.
Un consiglio per un futuro studente Erasmus?
C: Il mio consiglio è quello di prenderla come viene, alti e bassi compresi, e godersi al 100% il momento.
G: Il mio consiglio invece è quello di non pensare a quello che ti manca di casa, perché per quanto ti possa mancare poi si tornerà sempre, e di viversi tutto, il più possibile.
Definisci la tua convivenza con una parola:
C: Organizzata . Io e Giulia ci conosciamo da anni, quindi sappiamo dividerci bene i compiti e i ruoli nella gestione della casa. Lo stesso vale per gli altri coinquilini del residence, nonostante ci conosciamo da pochi mesi, ognuno lavora per se e per gli altri, ci si aiuta sempre quando si può. Sicuramente la convivenza nel residence è una delle parti più belle e divertenti di questo Erasmus.
G: Rispetto. E’ la chiave per stare bene e vivere un convivenza serena e piacevole.
Insomma, eccovi qui alcune dritte e una piccola testimonianza di due ragazze che sono attualmente in viaggio. Non ci pensare più, apri il computer e compila il modulo per fare domanda, perché si, sarà pazzesco.
Consigli di lettura sul tema “Erasmus e convivenza”
Ecco due libri che puoi leggere:
E se ti fa piacere c’è un pure un film del 2020 sul tema!
Ciao! Sono Chiara, ho 21 anni e sono nata a Genova, dopo il diploma classico mi sono iscritta alla facoltà di Scienze psicosociali della comunicazione presso l'Università degli studi di Milano-Bicocca. Ho una grande passione per la fotografia e la musica jazz.
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