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Nella vita capita di tutto e spesso ci si trova a dover ripartire da zero, riiniziare daccapo e magari anche da solo: se anche tu ti trovi in questa situazione, allora questo articolo potrebbe esserti utile.
Quando ci si trova a fine convivenza, dopo la rottura, si è costretti ad affrontare molte situazioni difficili. Tra queste vi sono sicuramente gli aspetti strettamente legati alla relazione ormai conclusa, ma quello che forse molto spesso ci si dimentica è che non si tratta solo di una fine, ma anche e soprattutto di un nuovo inizio che non sarà sicuramente facile da intraprendere.
Infatti, in questo momento è normale porsi alcune domande fondamentali per poter ripartire da sé stessi, ad esempio: come si può tornare a vivere da solo? Come si sopravvive alla fine della convivenza?
In questo articolo cerchiamo di trovare delle risposte che ti possano aiutare e soprattutto sostenere in questo momento di fragilità.
Imparare a stare da solo durante i primi mesi
Il primo periodo dopo la rottura della relazione può essere sicuramente difficile, talvolta pesante ma in alcuni aspetti anche liberatorio: se è vero che da un lato ti ritrovi senza piani futuri con una persona con cui avresti potuto condividere tutto, dall’altro è anche vero che, come persona, sei un’entità singola e in quanto tale, sei tu a decidere il meglio per te e a poterti costruire una solida realtà felice.
Questi primi momenti necessitano quindi di profonda riflessione grazie alla quale puoi comprendere quello che stai vivendo e come lo puoi vivere al meglio, ridimensionando ciò che era convivenza e ciò che è “stare da solo” per te.
Un primo consiglio, dunque, è quello di chiedersi cosa ha significato per te convivere con un’altra persona: non focalizzarti solo sui lati positivi, bensì pensa intensamente anche a quelli negativi che magari risultavano anche pesanti; ad esempio, nella convivenza tendenzialmente i tuoi spazi vengono ridimensionati, le tue necessità razionate e i tuoi bisogni possono non essere tutti in primo piano.
Anche quest’articolo ne parla, prova a dargli un’occhiata: La fine della convivenza non è la fine. Come ricominciare a vivere da sola.
È qui che puoi trovare un punto di partenza per tornare a vivere da solo: ciò che prima non riceveva abbastanza attenzioni deve diventare la tua priorità. Devi pensare alla tua vita individuale come una pianta: le parti meno annaffiate nel tempo vanno recuperate più di altre dandogli più attenzioni e cure. Come fare a identificare le parti più trascurate se non ascoltandoti con estrema sincerità?
Questo è anche un ottimo modo con cui puoi cercare di contrastare un sentimento che spesso si prova dopo una rottura che costringe alla solitudine: l’ansia.
Questo primo consiglio è quindi la base per poter affrontare il cambiamento che sta avvenendo: così potrai evitare di autoinfliggerti giudizi severi, potrai decidere il ritmo più adatto a te e accettare completamente la situazione senza tenere nascoste le tue difficoltà.
Ovviamente, non è necessario affrontare da solo questo passaggio: puoi fare affidamento su amici, famigliari, persone che conosci che hanno affrontato la stessa situazione prima di te. Puoi anche rivolgerti a persone specializzate, ad esempio nel caso in cui senti di aver bisogno di un parere professionale o anche semplicemente per avere una spalla su cui poggiare che ti possa dare aiuti costruttivi.
Indipendentemente dall’età in cui ti trovi a dover sostenere questa difficoltà, quindi, la persona su cui devi fare affidamento sei tu.
Devi comunicare con te stesso, chiederti come ti senti, cosa desideri fare e cosa invece non vuoi fare più.
È su questi elementi che sarà possibile poi costruire una nuova quotidianità.
Come tornare a vivere dopo la rottura: ristabilire la propria routine
Come già detto alcune righe sopra, ci sono diversi elementi dettati dalla convivenza che possono essersi rivelati non del tutto positivi: uno tra questi è il ridimensionamento delle proprie necessità e dei propri piani.
Dopo aver convissuto per un periodo di tempo abbastanza lungo, è possibile che tu ti sia dimenticato di come facessi a vivere prima e di cose che desideravi tanto fare ma che hai dovuto lasciare di punto in bianco.
Innanzitutto, cerca di focalizzarti sulle tue attività, quelle che compievi quando convivevi: un esempio possono essere gli orari di lavoro, le pulizie, le varie commissioni. Ecco qui fermati e rifletti: ora dovrai farle tu da solo, ma ciò non significa che tu le debba fare subito o sempre.
Queste attività possono essere frammentate, in modo che tu possa organizzarti come più sei comodo, secondo le tue volontà; oppure possono essere sostituite da opzioni che per te sono meno pesanti. Un esempio? Puoi evitare di recarti nel luogo fisico e affidarti al web per determinati acquisti.
O ancora puoi trovare nuovi compagni con cui condividere le attività che più trovi noiose: le commissioni con gli amici possono rendere un pomeriggio di pioggia un momento estremamente solare.
In un secondo momento, puoi tornare a riflettere su quelle cose che non hai più potuto o voluto fare mentre vivevi col tuo partner. Tra queste possono esserci degli hobby che hai abbandonato magari per problemi logistici: bene, ora non hai più scuse per evitare di riconsiderarli.
Ripensa anche a quelle attività che non hai più considerato perché non visti di buon occhio dall’altra persona e, anche in questo caso le scuse sono ben poche per riprovarle.
Infine, ci sono quelle attività a cui hai detto “basta!” perché magari non sentivi più la voglia o il bisogno di prendervi parte: non temere di dargli una seconda occasione, perché magari è proprio lì che sta la chiave per focalizzarti su te stesso e dimenticare la rottura difficile che stai vivendo.
Trovare sé stessi di nuovo dopo la rottura
Se ancora non hai trovato nulla che ti strappi un sorriso tra gli esempi proposti, resta solo una cosa da fare: provare cose nuove.
Fino ad ora hai vissuto convivendo con il tuo partner e quindi condividendo le nuove possibili attività. Ora si apre un’opportunità stupenda: iniziare nuovi percorsi, nuovi cammini completamente solo. Non credere che questa condizione abbia solo lati negativi, perché gli aspetti positivi sono più di quelli che pensi: hai finalmente la possibilità di scoprire nuovi stimoli che interessano te in prima persona senza influenze esterne.
C’è magari un’idea in testa che non hai mai considerato proprio a causa della convivenza? Ecco, ora la puoi realizzare!
Sfrutta questo momento per riottenere una completa libertà e per conoscerti più a fondo, in tutte le sfumature che sono cambiate anche a causa o grazie al convivere o alla rottura stessa.
Se proprio non te la senti di dare spazio a nuove esperienze completamente da solo, coinvolgi e lascia coinvolgerti da amici, parenti e colleghi: in questo modo potrai scoprire di più anche sulle persone che ti circondano e che magari non avresti potuto apprezzare prima.
La cosa più importante è che in questo intero processo tu possa prendere tempo e spazio per scoprire un nuovo te, per essere completamente libero e ritrovare la leggerezza anche nelle piccole cose a cui non hai mai fatto caso.
Insomma, la fine della convivenza non implica la fine della felicità, perché se sei felice oppure no lo puoi decidere solo tu.
Consigli di lettura sul tema “Tornare a vivere da solo: quando la convivenza finisce”
Ecco due consigli di lettura per te, nel caso volessi approfondire il tema:
Quando li hai letti, facci sapere la tua opinione qui sotto; oppure dai un’occhiata ad alcune recensioni su questi libri qui e qui
Frequento il secondo anno dell'Università milanese Bicocca come studentessa di Scienze Psicosociali della Comunicazione.
Adoro raccontare storie di vita quotidiana alla ricerca di tutti quei concetti che mi accompagnano nel mio percorso universitario e non solo.
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