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Litigare con il partner fa bene, e ce lo dice la scienza. Ci hanno insegnato fin da quando siamo piccoli, che arriverà un giorno una persona e, come nelle favole, farà combaciare ogni pezzo del puzzle, mettendo tutto al suo posto.
Anche nei film la fiaba del veroamore continua: non importano i nostri difetti, o quanto siamo predisposti ad una relazione in quel momento della nostra vita, questo sentimento totalizzante ci prenderà a porte in faccia. Sembrerà tutto così facile e spontaneo, che sarà come non aver provato nessun sentimento eguagliante fino ad allora.
Certo, all’inizio è bello.
Poesie, libri, note scritte sul telefono e inviate mentre l’altra persona dorme, treni, stazioni, litri di vino, viaggi, libri e ancora vino. Tutto da manuale e una tenerezza bambina che non lascia spazio ai discorsi da adulti, ma se c’è una cosa spaventosa della rappresentazione dell’amore presente nelle Rom-Com, è che nessuno ci fa vedere cosa viene dopo la fase della luna di miele – e spoiler – non è proprio così rose e fiori.
Perché litigare in coppia è normale
Cerchiamo quindi di scostarci da questa idea preconfezionata di coppia «da cinema» per comprendere la realtà di una relazione, che richiede invece molto di più del semplice desiderio di stare insieme nei periodi più sereni.
Per affrontare una crisi di coppia, il sentimento e l’amore sono importanti, ma lo è ancora di più avere la volontà e la capacità di comprendere il bisogno che il nostro partner sta cercando di comunicarci. Riuscire a mettere da parte l’egoismo diventa, quindi, fondamentale per mettersi nei panni di una delle persone che più dovrebbe meritare la nostra attenzione.
Sfatiamo, dunque, uno dei tanti miti arcaici dell’amore idilliaco per cui: “se lui/lei mi amasse per davvero, lo avrebbe già fatto” e altre invenzioni della fantascienza come la telepatia di coppia.
Vediamo come è possibile costruire un rapporto solido grazie ad una comunicazione efficace, mostrando alcuni motivi per cui vale la pena discutere in coppia:
1. Litigare con il partner fa bene al legame
In controcorrente con l’immaginario comune, infatti, anche un recente studio condotto dall’Università del Michigan mostra che litigare renderebbe le coppie più felici e durature, a conferma del fatto che il legame esiste e resiste oltre le difficoltà.
Il tutto a patto che sia una discussione costruttiva, che eviti che i problemi si incancreniscano, prendendosi dunque cura della propria relazione.
Discutere in una coppia matura permette inoltre, di mettersi nei panni dell’altro per comprendere il suo stato d’animo davanti al diverbio. Questo cambio di prospettiva, se affrontato con la giusta motivazione, ovvero trovare un punto d’incontro nella coppia, permetterà la crescita della complicità e della conoscenza reciproca dei propri limiti, attraverso l’uso dell’empatia.
Questo è l’elemento sul quale bisogna porre l’attenzione nel prossimo punto.
2. Permette di verificare squilibri di potere nella relazione
Quando si crea un rapporto di coppia, seguono due fasi, le quali tendono a riproporsi anche all’inizio di una convivenza, sebbene sotto una forma diversa: la prima, è la fase dell’innamoramento, anche definita come “fase della luna di miele”, essa definisce i primi mesi di relazione, dove sembra che tutti gli aspetti della nostra vita combacino con quella del partner.
In questa fase, alcune coppie tendono a mettere da parte i propri bisogni per mettersi a servizio dell’altra persona, creando una sorta di “effetto alone” dove tende a crearsi questa sensazione di perfezione nel rapporto.
La seguente invece, prende il nome di fase dell’amore maturo: la coppia con il tempo matura al ritmo di evoluzione degli stessi elementi che la compongono, e la sensazione che subentra è che forse il partner non combaci in modo così totalizzante come era sembrato all’inizio.
La verità è che una volta raggiunta una certa stabilità, la coppia tende a recuperare quei ritmi e bisogni che inizialmente erano stati messi da parte, per dare spazio al romanticismo e all’euforia per aver finalmente trovato un complice. È in questa fase però, che molte coppie confondono questa sensazione di stabilità emotiva, con la noia, facendo subentrare la sensazione che il partner si stia allontanando.
In risposta a questo bisogno di affermazione, uno dei due potrebbe canalizzare la frustrazione verso il partner attraverso una sensazione di superiorità: ed è esattamente alla propria insicurezza, alla sensazione di essere sottovalutati ed esclusi a cui si devono queste lotte di potere, segnale che è necessario ricominciare a prendersi cura di sè e riscoprirsi all’interno della relazione.
3. Semplifica la comunicazione
Riuscire a litigare in maniera costruttiva mettendo da parte l’orgoglio, farà in modo che l’argomento di discussione non lasci tracce ingombranti nel rapporto.
A cosa servono, dunque, i litigi? Uno studio condotto dal The Guardian, infatti, dichiara che il successo delle relazioni longeve e mature risieda proprio nel dialogo continuo e significativo all’interno della coppia, che permette di affrontare qualsiasi problema nascente senza lasciare spazio a discussioni con l’egoismo e l’opposizione rigida alla base.
Parliamo quindi di una comunicazione costruttiva quando non è focalizzata sull’annullamento dell’altro o della vittoria spasmodica per avere ragione, ma sull’ascolto attivo e l’umiltà.
Citando il famoso film di Paolo Genovese “Perfetti sconosciuti”:
– Però una cosa importante l’ho imparata. + Cosa?
– Saper disinnescare.
+ Cioè?
– Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio.
Le uniche coppie che vedo durare sono quelle dove uno dei due, non importa chi, riesce a fare un passo indietro. E invece sta un passo avanti.
Litigare con il partner vuol dire non avere più interesse?
Secondo uno studio del Dr. John M. Gottman, fondatore del Gottman Institute, centro di ricerca psicologico che da sempre si occupa di ricerche nell’ambito delle relazioni e della terapia di coppia, i litigi non sono mai stati sintomo di una relazione debole, al contrario, l’assenza di comunicazione e la repressione di sentimenti negativi sono la via più facile per allontanarsi dal partner.
Gottman, infatti, individua quattro tipologie di risposte al conflitto che si differenziano a seconda dello stile di attaccamento che ha la coppia, che rispettivamente portano a una risposta di tipo:
- Volatile: tipica delle coppie instabili, i conflitti sono di tipo vulcanico e passionale;
- Validante: in questo caso litigare con il partner non comporta l’uso di frasi degradanti, ma anzi si fa molta attenzione al compromesso e all’atto comunicativo;
- Evitante: la coppia in questa situazione tende ad evitare il conflitto e cerca di risolvere anche singolarmente la questione, spesso sentono che non ci sia un vero guadagno nel litigare apertamente nella coppia;
- Ostile: Gottman rivela che questa sia l’unica risposta che presenta più punti negativi che positivi nella gestione del conflitto, il quale si svolge su un terreno intriso di critiche, disprezzo, atteggiamenti difensivi e ostruzionismo, ovvero le quattro chiavi che portano statisticamente alla rottura di una relazione.
A proposito di questo, ecco alcuni consigli di lettura per approfondire il tema della comunicazione all’interno di una relazione:
Dopo aver letto i libri, lascia un commento e facci sapere se hanno aiutato il tuo rapporto per continuare a fornirti consigli utili!
Cosa fare dopo un litigio: alcuni consigli
Litigare con il partner spesso lascia spazio a sentimenti forti e reazioni impulsive date dalla delusione e le forti aspettative che spesso si hanno nei loro confronti: l’errore più grande che si possa fare in una coppia, è dimenticarsi di non essere in uno scontro testa a testa, ma che si è in due a combattere contro un problema comune.
Bastano pochi semplici accorgimenti durante una discussione per “disinnescare” il conflitto, crea quindi un ambiente in cui ognuno si possa sentire libero di esprimersi senza la paura di trasformare tutto in una guerra di supremazia:
- Ascoltare: mettersi totalmente a disposizione del partner mostrando l’attenzione necessaria per dargli la sensazione tranquillizzante di essere preso in considerazione.
Questo primo punto si rivela un elemento cruciale per scongiurare le crisi di coppia, la cui mancanza viene percepita come disinteresse per le proprie emozioni e menefreghismo, creando un muro tra gli elementi della coppia.
- Accogliere: non basta rimanere in silenzio e lasciare che l’altro spieghi le sue ragioni, bisogna poi cercare di capire quello che il partner cerca di comunicarci, provare a far proprio il punto di vista dell’altro e riconoscere che dietro al suo discorso c’è un bisogno che potrebbe rivelarsi condivisibile.
- Non giudicare: questo è fondamentale per non provocare una reazione di difesa immediata nel partner, una comunicazione sana all’interno di una relazione prevede la possibilità di poter parlare di qualsiasi argomento, senza il timore di sentirsi in difetto, inferiori e sbagliati agli occhi della persona che si ama.
Litigare in coppia, infatti, è solamente il testimone che non si tratta di una relazione artificiosa, ma che anzi, è dimostrazione di un legame vero che ha tutta l’intenzione di voler durare nel tempo, a costo di superare le difficoltà. A proposito di questo, sempre sul nostro blog trovi un sacco di consigli su come superare i giorni no.
Crescere insieme: il segreto di una relazione duratura
Sembra che anche il più piccolo agglomerato sociale, la coppia, abbia disimparato a fare le cose insieme, a crescere insieme prima di tutto.
Dimenticando quindi la cooperazione, il cambio di prospettiva e l’umiltà: se non si riesce a trovare un punto d’incontro tra due persone, come si può pretendere che possa essere trovato su larga scala che sia tra cinque o quattro milioni di persone?
Da sempre le proposte di crescita diventano occasioni per uno scontro, e ogni tipologia di confronto diventa pesante, invadente e non necessario, come se fosse superficiale. Se si smette di avere fiducia nel percorso, quello che ti smembra le fondamenta e ricostruisce la casa dal primo mattone con il fervore di chi crede davvero in chi ha davanti: che sia un grande amore, una questione sociale o anche un lavoro.
Se si smette di credere in una tacita sfida che porta alla crescita, senza il bisogno di liquidare l’interlocutore come di serie b, è proprio qui che allora, si dimentica la natura della crescita stessa: creare nuovi spazi abitabili, preferibilmente in compagnia (che brutto demolire da soli).
Ti ritrovi in alcune di queste situazioni? Non dimenticare di farci sapere le tue esperienze e condividi con noi i tuoi consigli per affrontare le discussioni in coppia lasciando un commento!
Sono Alessia Fortunati, ho 21 anni e frequento il corso di Scienze Psicosociali della Comunicazione presso l'Università Milano-Bicocca. Scrivo da quando ne ho memoria e sono appassionata di copywriting, sperando possa diventare il mio futuro un giorno.
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