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Avvertenza. Questo non è un manuale di studio, ma un diario di esperienza. Perché convivenza, soprattutto per uno studente fuori sede, è come addentrarsi in una giungla dagli alberi alti e dalla folta vegetazione.
Un po’ come quella della foresta di Mowgli e se non avete visto il film, trovate un modo per farlo immediatamente.
Convivenza, quindi, significa armarsi di tanto senso di adattamento e tanta pazienza. Ingredienti che vanno aggiunti ad altri, a secondo delle situazioni; perché convivere vuol dire creare una squadra, deve anche tu devi giocare per il bene comune!
Le 5 regole per convivere da studentefuori sede
- Non rubare il cibo altrui.
Organizza tutti gli scaffali ed i comparti con i nomi scritti in stampatello, per evitare che qualcuno non riesca a “capire” il nome e dividi le spese comuni, convivenza potrà trasformarsi in condivisione solo dopo un pò di sana esperienza, non riuscirai a convivere da studente fuori sede se non dopo aver fatto un pò di gavetta. Utile per questo è l’app “SPLITWISE” da scaricare su tutti gli smartphone dell’appartamento. - Abbi cura della tua igiene.
Avere un coinquilino profumato è sempre un punto in più, l’odore forte non è piacevole soprattutto di prima mattina. - Ama gli spazi comuni come te stesso.
Imponiti di organizzare un calendario giornaliero per la pulizia degli spazi comuni in base ai differenti impegni settimanali dei singoli, un consiglio, solitamente chi inizia un’esperienza da studente fuori sede spesso pensa di poter fare “quello che gli va” in qualsiasi zona della casa, definisci degli spazi in cui poter fumare o meno. [non fumare nell’appartamento sarebbe la soluzione migliore] - Pulisci come mamma tua insegna.
Vivere in una casa da solo ha pro e contro, ma non negare che tua madre prima di partire ti ha riservato un corso accelerato per la pulizia della camera, la messa a punto della divisione tra colorati e bianchi per evitare incidenti in lavatrice e come inserire le stoviglie in modo consono nella lavapiatti e se hai superato l’esame non ti resta che mettere in pratica; sappi che i primi mesi i genitori ti metteranno alla prova e durante i pranzi di famiglia senza te si impegneranno a raccontare “le avventure di mio figlio come studente fuori sede”. - Diventa lo psicologo della porta accanto.
Sicuramente nella tua esperienza sarai stato per qualcuno la persona fidata a cui chiedere i giusti consigli, ecco, impegnati a ricoprire questo ruolo in casa, impara ad ascoltare
Tipi di coinquilini in una convivenza
Quando la maturità coincide con l’ultima estate a “casa” e con l’inizio della famosa stesura di una lista infinita delle cose IMPORTANTI da portare via, inizia l’ansia. Se non parti con l’amica del cuore, se non parti con un conoscente, ti imbatterai nella scelta più stressante: trovare una casa decente che ospiti almeno uno studente fuori sede come te e non solo possibili lavoratori che siano, tra le altre cose, anche simpatici non è poi così facile.
… ma diciamocelo, è alta la probabilità di avere la “fortuna” di ritrovarti, in questa tua prima convivenza, con:
- Il festaiolo: sappi che a lui non interesserà che giorno sia, dal lunedì alla domenica il suo obiettivo giornaliero sarà trovare una festa.
- L’alcolista: il coinquilino che ogni sera apre una bottiglia di vino giustificando il tutto con “bevo per dimenticare lo stress universitario” è uno studente fuori sede a cui pesa più la scelta della perfetta bottiglia da comprare piuttosto che lo studio.
- Il mammone: non tutti riescono a lasciare la propria casa e soprattutto la propria mamma, e sarà proprio lui che ad ogni “problema” chiamerà sua madre; dal frigo rotto al tubo del lavandino che perde, perché la mamma è sempre la mamma!
- Il grande lavoratore: è sempre stressato, sempre in ritardo con le consegne di lavoro, lavorerà fino a notte fonda e la mattina andrà via presto.
- L’invisibile: solitamente coincide con il festaiolo, ma l’invisibile lo si vede solo quando c’è l’urgenza di andare al bagno e ad orari improponibili il bagno sarà occupato proprio da lui
- Il lurido: non vorresti mai un coinquilino così, ma ti do qualche dritta per poterlo subito identificare; sbircia se riesci la camera di tutti, ti sarà lampante se in quella casa ci sia questo coinquilino, ecco, stanne alla larga. E’ uno studente fuori sede molto viziato, abituato a non far nulla nemmeno a casa propria; non cambierà questo aspetto quando lascerà la propria famiglia soprattutto quando penserà che vivere da solo voglia dire pura libertà.
Il grande onore (e anche colpo di c.) è quello di incontrare Mastro Lindo, il coinquilino che non va mai a letto se non dopo aver pulito il piano cottura. Una grande fortuna.
Ti consiglio di non scegliere mai una casa online, cerca sempre di andare a vederla e cerca di conoscere gli altri scapestrati che magari vivano già lì; le foto mentono e photoshop insegna che anche una catapecchia può diventare un appartamento di lusso (ricordalo sempre) sii un furbo studente fuori sede e farai affari.
Il secondo lato della medaglia per uno studente fuori sede
La voglia di abbandonare la città in cui hai vissuto perché magari ti “calza” piccola è molta, ma cerca di stare con i piedi per terra; la vita di uno studente fuori sede non è poi così idilliaca. Imparerai a giostrarti tra lavatrici, pulizie e infinite sessioni di studio.
La vita fuori casa, per quanto entusiasmante e per quanto possa essere sinonimo di piena libertà, nasconde alcuni aspetti negativi che non tutti ti diranno. I primi mesi saranno abbastanza difficili, probabilmente ti sentirai solo e vorrai solo tornare a casa, ma non perdere mai di vista il tuo obiettivo.
Probabilmente sarai andato a studiare nella facoltà che più ti piace e ti interessa, probabilmente hai messo davanti alle comodità di vivere a casa con i genitori, la voglia di realizzarti professionalmente e non solo. Sii cosciente di questo, i tuoi amici ci saranno quando tornerai a casa e saranno pronti a supportarti quando sarai in una città diversa.
Costruirai nuove amicizie e soprattutto imparerai ad essere un “adulto”; solo da grande, potrai raccontare le tue follie da universitario studente fuori sede!
Se ti trovassi in difficoltà tra coinquilini molto poco simpatici e poca organizzazione in casa, compra questi libri, ti saranno sicuramente utili:
Magari dopo averli letti lasciaci un commento con la tua opinione a riguardo.
Il vecchio e la matricola convivono
Se invece non vuoi rischiare, molte città universitarie offrono la possibilità di avere un “nonno come amico” o, meglio, “un nonno come coinquilino”. E così città come Milano offrono la possibilità a giovani che si trasferiscono per studiare in una nuova città di non pagare un vero affitto, questi progetti chiedono di partecipare mensilmente alle spese con un rimborso tra 250 e 280 € e non potrebbe che farti comodo; da studente fuori sede capirai ben presto a stare attento al budget che i tuoi genitori ti dispongono già dalla prima spesa settimanale che ti concederai.
Spesso molti di noi non partono perché le disponibilità economiche familiari non sono abbastanza e, quindi, l’alternativa ai carissimi affitti milanesi che si aggirano dai “soli” 450 agli 800 o più, potrebbe essere questa. Non tutte le ciambelle, però, escono col buco, ma quelle che ce l’hanno sono sempre ottime.
Offrendo solo un po’ di compagnia, i possibili “nonnini” si sentiranno meno soli e, così, diversi siti come questo giocano il ruolo di mediatore. Durante i mesi di co-abitazione, gli organizzatori di questa fantastica convivenza, verificheranno periodicamente l’andamento dell’esperienza e il grado di soddisfazione di entrambe le parti; perché si sa a volte i “nipoti” non sono i migliori.
In zona rossa: convivenza forzata per uno studente fuori sede
Questo periodo sicuramente non sarà dei più allegri e una convivenza di fatto forzata non ti aiuterà e vivere questi mesi con spensieratezza; la PRIMA regola, non detta, quando vai a convivere con persone di sesso opposto al tuo, è “mai con i coinquilini“, ma la pandemia insegna che nulla è prevedibile, quindi, se durante la convivenza dovesse scattare qualcosa con lo studente fuori sede come te della porta accanto, beh vivitela, perché potrebbe essere una delle poche cose belle in questo momento poco felice.
Proponi, magari di fronte a un buon calice di vino, una breve check list per organizzare qualcosa di diverso, cerca di far sì che tutti ne siano entusiasti e dai inizio alla festa.
Condividi e taggaci, così che i tuoi coetanei possano prenderne spunto, per migliorare anche la loro esperienza forzata; un ultimo spunto, organizza la giornata a tema Messico, i piatti messicani sono ottimi; magari ordina il pasto e prepara con i vicini di stanza, il dolce; la cucina sarà un caos, ma prova a prendere spunto su questo sito. Gli addobbi messicani sono davvero originali e mettono allegria!
Da studente fuori sede ti dico che in una città diversa dalla tua inizierai ad assaggiare qualsiasi cibo di diverse nazionalità e amerai (magari dopo più di un paio di assaggi) questi nuovi sapori.
ps. se ti dovessi trovare a convivere con un ragazzo celiaco, prova a leggere anche questo articolo, sicuramente ti sarà d’aiuto per l’organizzazione della giornata a tema.
Ti auguro una splendida convivenza e non aver timore, tutte le convivenze insegnano!
Pubblicato la prima volta il 17 Giugno 2022 alle 08:00
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