Cosa trovi in questo post
Cosa fare prima di andare a convivere
“Siamo davvero pronti per andare a convivere?”.
Prima di tutto devi sapere che hai a tua disposizione due Guide pratiche per la convivenza:
Leggile e togliti tutti i pensieri! 🙂
Prima di tutto sappi che ci sono un sacco di dati su come evolve il fenomeno delle coppie di fatto, anche dall’Istat che ha pubblicato i dati statistici sulle coppie in Italia.
L’idea della prima convivenza avrà sicuramente portato con sé moltissime domande, con molti dubbi ma con altrettanta grinta e desiderio di fare un passo così importante. Passo importante non significa però passo avventato: è fondamentale che tale scelta sia ponderata in base a tanti fattori.
Non esistono parametri validi per tutti; sebbene esistano online molti test, più o meno affidabili, per valutare il grado di maturità e la solidità di una coppia, bisognerebbe affidarsi ad una autoanalisi e capire se effettivamente ci si senta pronti per andare a convivere e se, soprattutto, la coppia lo sia.
Spesso, infatti, si rischia di concentrarsi eccessivamente sulla propria persona o sulla persona del partner, trascurando ciò di cui la coppia, considerata come elemento unico, effettivamente necessiti.
Ecco allora che risulta opportuno fare una concreta valutazione di come la propria coppia sia cresciuta nel tempo, come si sia consolidata e con essa anche la relazione. Essenziale è analizzare se, nel tempo, gli ostacoli sono stati superati insieme o se invece hanno creato un muro e peggiorato i rapporti.
Convivenza prima del matrimonio?
Prima di tutto vediamo di capirci. Ci sono tante possibilità.
Prima di tutto la vostra convivenza potrebbe essere definita come un periodo di prova, una convivenza prima del matrimonio, per capire come va, se funzionate, se la vostra vita di coppia può andare bene e se la scelta di andare a vivere insieme è stata una buona idea.
In questo caso la vita di coppia è un grand enorme test, in cui valutare se la convivenza prima del matrimonio è da farsi oppure… dai, sii ottimista!
Esiste una seconda possibilità: quando la scelta di andare a convivere non riguarda tanto il test della convivenza prima del matrimonio ma una scelta a sé: avete deciso di andare a vivere insieme, di costruire una vita di coppia e stop! Senza se, senza ma, senza forse, senza nulla!
Bene, a questo punto possiamo iniziare a parlare delle cose più importanti. partiamo dalla spina dolente!
Come dividere le spese nella prima convivenza
Tutto quanto visto finora però non basta: per far sì che la prima convivenza sia sostenibile sarebbe importante avere una propria indipendenza economica.
Abbiamo scritto molti articoli sul tema e puoi leggerti anche la guida completa. Se il tema delle spese di coppia ti interessa particolarmente ti consigliamo queste letture:
- Spese di coppia: la guida definitiva. Come risparmiare 5.000 euro all’anno senza sforzi.
- Spese di convivenza: come gestire le spese di convivenza
- Gestione spese: quanto cosa vivere da soli e in due
Che almeno una persona nella coppia lavori (e che abbia uno stipendio sufficientemente alto) è indispensabile per vivere insieme in maniera più serena e non gravando sui propri genitori.
Solo così si riuscirà a vivere con maggiore tranquillità, evitando che si crei stress eccessivo per le spese e che si riversi sul legame creato e lo danneggi.
Se questa indipendenza nelle spese non è ancora stata raggiunta da nessuno dei due partner, questo significa che probabilmente non sia ancora il momento giusto: spesso è meglio aspettare piuttosto che fare scelte affrettate!
Nel caso invece in cui abbiate delle entrate vostre, rimane solo la questione di come dividere le spese in convivenza: la cosa migliore da fare sarebbe dividerle in parti uguali, non in maniera “maniacale”, magari ad eccezione delle spese prettamente personali di uno o dell’altro.
E ricordate: se decidete di andare a convivere, spesso dovrete condividere molti aspetti non solo delle vostre vite ma anche delle spese.
Distaccatevi il più possibile da una visione troppo rigida delle divisioni e cercate di vivere la questione delle spese nel modo più sereno possibile per evitare di portare stress nella coppia.
In caso di problematiche o timori non esitate a parlarne al vostro partner!
Come capire se si è pronti per la prima convivenza
Immaginando che la domanda che ti sei posta riguardo alle spese abbia avuto un esito positivo, allora puoi procedere nella tua analisi.
Ricorda: la convivenza, su cui puoi fantasticare a lungo vedendola simile ad una favola, pur essendolo per la maggior parte degli aspetti (sempre che riguardi la persona giusta) nasconde talvolta degli elementi delicati che potrebbero apparire nascosti di primo impatto.
Per capire se sei effettivamente pronta per la tua prima convivenza sarebbe opportuno conoscerli e chiederti se sei disposta ad affrontarli.
In primo luogo, andare a convivere significa sapersi spronare a vicenda, sapere che problematiche accadranno e che bisognerà saperle affrontare insieme, talvolta scontrandosi e talvolta trovando agevolmente una soluzione.
Le problematiche potranno non riguardare direttamente questioni di coppia ma potrebbero toccare aspetti come il lavoro o problemi economici.
Andare a convivere significa condividere non solo i momenti di spensieratezza come avviene in vacanza ma anche, e soprattutto, vita quotidiana caratterizzata da alti e bassi, tra i quali stress, lavoro e/o studio e faccende domestiche.
Ma non solo: andare a convivere può anche significare dover fare un passo indietro su certe posizioni. Questo non comporta solo sacrifici, quanto piuttosto la necessità di bilanciare le esigenze di ognuno, sia legate alla coppia, sia personali.
Infine,andare a convivere significa anche sapere che si potrà contare sul proprio partner in ogni momento, perché nonostante tutto, ci sarà sempre per te.
Se allora dopo esserti posta queste domande hai avuto un riscontro positivo, questo significa molto probabilmente che ti senti pronta per affrontare la prima convivenza, un percorso vorticoso quanto emozionante…ma ricorda, questo deve valere anche per il tuo partner!
Regole d’oro per andare a convivere bene dai primi mesi di convivenza
L’inizio della convivenza sarà sicuramente ricca di momenti emozionanti, di nuove avventure e di scoperte. È importante però che l’entusiasmo iniziale non soccomba di fronte ai nuovi impegni quotidiani che nasceranno.
Soprattutto nei primi mesi di convivenza, noiose questioni burocratiche potrebbero non mancare, per non dimenticarsi degli scatoloni, degli infiniti traslochi e della sistemazione delle proprie cose in armadi che non saranno mai sufficientemente grandi.
La stanchezza e lo stress da nuovo inizio non devono però prendere il sopravvento. Ecco, quindi, le regole d’oro per una felice convivenza fin dai primi mesi di convivenza.
1. Vita di coppia: è anche questione di organizzazione in convivenza
Uno dei segreti principali per vivere felici è sapersi organizzare. Un aspetto che potresti dimenticare, soprattutto se si tratta della prima convivenza, è che 1+1 non fa più 2; per poter gestire al meglio la vita di coppia non bisogna più considerare solo gli impegni di uno o dell’altro partner.
Dal momento in cui si decide di vivere insieme è fondamentale capire che si crea una terza dimensione ovvero l’organizzazione della coppia, che, seppur si ricolleghi all’organizzazione individuale di entrambi, deve essere considerata a parte.
Significa pianificare insieme il proprio tempo libero in base ai rispettivi impegni (non solo lavorativi) e organizzare anche le questioni burocratiche.
Si potrà notare che nuovi impegni giungeranno inevitabili appena si ricercherà una maggiore indipendenza: ad esempio, questioni legate all’affitto o all’acquisto della casa e all’eventuale mutuo.
Ma non solo: organizzare le faccende domestiche risulta, ad oggi, essere il sistema migliore per far sì che ogni partner collabori in maniera attiva nel mantenimento della casa.
Si evita così che l’intero carico di lavoro, o una parte eccessivamente grande, venga scaricato solo su una persona, cosa che, alla lunga, porterebbe inevitabilmente ad uno scontro.
Se però riuscirai fin dai primi mesi di convivenza a destreggiarti tra gli impegni della vita quotidiana e ritagliarti uno spazio da condividere in coppia, nel quale ricercare relax e tranquillità, allora stai gettando le basi corrette per non perdere l’entusiasmo iniziale e continuare a far crescere la tua relazione.
2. Come ritagliarsi i propri spazi durante i primi mesi di convivenza
Parlando di organizzazione della vita di coppia, come si è visto, è inevitabile parlare degli impegni personali di ognuno.
Fondamentale è chiarire fin da subito che gli impegni individuali non hanno a che fare esclusivamente con il mondo lavorativo.
Nell’agenda di ognuno, per poter far funzionare la convivenza fin da subito e soprattutto per farla funzionare bene, è essenziale inserire anche momenti di svago personali, uscite tra amici, attività sportive e di benessere.
Non tutti i tuoi interessi saranno condivisi dal tuo partner (come è giusto che sia), ma non significa per questo che tu debba rinunciarci; questo significa, dall’altro lato della medaglia, che anche il tuo partner dovrà essere più che libero di continuare a ritagliarsi uno spazio per sé e per le sue passioni.
Quindi, tutto ciò che entrambi facevate nel tempo libero prima di andare a convivere, dovrebbe, in una qualche misura, trovare un suo nuovo spazio anche durante la convivenza.
Nessuno dei due si sentirà oppresso dalla vita di coppia, cosa che, se dovesse accadere, potrebbe inevitabilmente e velocemente danneggiare la storia che avete costruito fin qui.
Ricorda quindi: dedicare tempo a sé stessi non significa trascurare il proprio partner.
Cosa ancora più importante da ricordare è che iniziare a andare a convivere non significa nemmeno vivere solo insieme; significa condividere la propria vita quotidiana con la persona che abbiamo scelto, ma significa anche ritagliarsi dei momenti per vedere i propri amici, coltivare interessi, passioni e hobby.
3. Dialogo di coppia: una miniera d’oro per la vita di coppia
Una terza regola fondamentale si basa sulla capacità di dialogo presente nella coppia. Dialogare non significa solo saper parlare ed esprimere i propri pareri, consigli o emozioni. Significa anche saper ascoltare e capire quando sia necessario farlo, offrendo tutto il nostro supporto.
È importante parlare e farlo sempre, sia durante le pause di svago, sia durante i momenti di litigi e discussioni.
Sembra scontato ma, soprattutto nella prima convivenza, si potrebbe commettere l’errore di essere eccessivamente riservati, non esteriorizzando quelle che possono essere anche delle semplici problematiche.
Iniziare a vivere insieme inevitabilmente porterà a punti interrogativi e aspetti che potremmo non trovare congeniali: parlarne è sempre la scelta migliore. Un problema potrebbe infatti apparire solo a noi e se non lo dicessimo, beh…come potrebbe saperlo il partner?
Anche quando però il problema è condiviso da entrambi è fondamentale discuterne: questo non vuole assolutamente dire alzare il tono di voce, anzi!
Fondamentale è che il dialogo avvenga sempre con toni pacifici e rispettando l’altra persona. Si potrà notare che, parlando, i piccoli problemi non si ingrandiranno ma tenderanno a scomparire. Dopo pochi giorni potreste addirittura dimenticarvi ciò per cui avete discusso.
Se invece non se ne parlasse, il problema si sommerebbe con altri pregressi fino ad esplodere. Per prevenire tutto questo spesso è sufficiente un semplice e costante dialogo.
Il dialogo può anche essere visto come un impegno e un allenamento quotidiano: più si pratica e più diventerà naturale; nei primi mesi di convivenza potrebbe sembrare più difficile, ma non demordere! I risultati nel lungo termine non te ne faranno pentire!
Come cambia il rapporto di coppia nei primi mesi di convivenza
Nei primi mesi di convivenza potrai sperimentare nuove dinamiche di coppia; spesso la realtà si rivela diversa dalle aspettative…ma non in senso negativo!
Potrai scoprire molto sul tuo partner vivendo con lui e creando una vostra nuova routine e quotidianità.
Attenzione però a non dimenticarti di trovare sempre uno spazio per attività anche nuove da fare insieme: uscite al ristorante, andate al cinema, incontrate i vostri amici comuni.
Questo è fondamentale fin da subito per evitare di arenarsi nella monotonia di una routine troppo rigida.
In conclusione, ricorda: se una persona è importante per te e stai bene con lei, ogni momento trascorso insieme sarà speciale; alti e bassi ci saranno sempre, è ovvio, ma la vostra quotidianità si arricchirà.
Stando bene con una persona, per creare momenti speciali non sarà necessario organizzare grandi eventi o vacanze.
Se è la persona giusta, l’importante sarà stare insieme e godersi ogni attimo di quotidianità, tutto il resto diventerà solo il contorno di una splendida convivenza.
E tu, hai altri consigli per affrontare i primi mesi di convivenza? Facceli conoscere qua sotto nei commenti.
Consigli di lettura sul tema prima convivenza e scelta di andare a convivere
Ecco alcune letture che potresti trovare interessanti per riflettere e per approfondire il tema della vita di coppia in convivenza:
Lascia un commento quando li avrai letti così da farci conoscere la tua opinione.
Sono una studentessa di Marketing, comunicazione aziendale e mercati globali presso l'Università Milano Bicocca.
Mi piace per questo guardare con un nuovo sguardo tematiche di marketing e strategie di comunicazione che sto scoprendo sempre più.
Molto incuriosita dalla realtà che mi circonda, mi piace visitare nuove città e conoscere più a fondo Milano, la nuova città in cui mi trovo per studiare.
Lascia un commento