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Cos’è il “ghosting”?
Il ghosting è un fenomeno social che negli ultimi tempi si sta espandendo a macchia d’olio. La parola allude al termine “ghost” che in inglese significa fantasma. Si tratta di utenti che, dopo aver intrapreso una relazione social (su Instagram, Whatsapp, Facebook ecc…) decidono di sparire improvvisamente senza dare più notizie di sé, né spiegazioni, infliggendo una vera e propria violenza, non fisica ma psicologica.
É magia o si tratta di persone stitiche di maturità? Cosa spinge una persona a sparire da un giorno all’altro e interrompere una relazione?
Che quest’ultima duri da poco o da molto tempo non ha importanza, si tratta di una mancanza di rispetto e per chi la subisce è una vera e propria violenza psicologica!
Il ghoster o il narcisista?
Colui/colei che fa ghosting viene chiamato ghoster. A questa figura spesso viene affiancato l’aggettivo “narcisista” perché mette in atto delle vere e proprie tattiche manipolatorie che lasciano il partner incapace di reagire.
Personalità come quella del narcisista sono note per il controllo che ambiscono ad avere su ogni persona o situazione.
È per questo motivo che il ghoster decide di mettere un punto alla relazione in un modo così brusco, perché in questo modo avrà il controllo della situazione e contemporaneamente la possibilità di riapparire quando più gli/le farà comodo.
Come sfuggire alle responsabilità: fare ghosting
Ci sarà qualcosa che spinge i nostri fantasmi del web a fare ghosting oppure è un semplice passatempo? Una delle caratteristiche principali del ghoster è quella di sfuggire delle proprie responsabilità.
Questa persona ha paura di affezionarsi o non si sente all’altezza di una relazione ma, allo stesso tempo, non ha il coraggio di metterci un punto. Si tratta di una vera e propria deresponsabilizzazione e pur di non passare per il/la “cattivo/a” preferisce visualizzare e non rispondere. Alla base c’è anche una carenza di empatia nei confronti del partner che subisce una vera e propria delusione.
Insomma il mantra del ghoster è: “laviamocene le mani”.
Chi fa ghosting ritorna: cos’è l’orbiting
I ghosters spesso non si accontentano di un solo round di ghosting ma tornano più e più volte. Stiamo parlando di un fenomeno parallelo al ghosting che prende il nome di orbiting per il semplice fatto che il “fantasma” in questione continua imperterrito a far notare al partner la sua presenza sui social tramite likes, commenti e interazioni indirette, tenendolo sempre nella sua orbita come un pianeta con i suoi satelliti.
L’unica piccolezza è che in lui/lei non c’è nulla di affascinante come per un pianeta! Grazie all’orbiting il nostro partner non c’è, ma c’è.
Se vuoi saperne di più, in questo articolo l’orbiting viene trattato in modo più approfondito e dettagliato.
Perché il ghosting è una violenza psicologica?
Cosa prova chi subisce questa vera e propria violenza psicologica? I nostri “ghost busters” non se la passano tanto bene quando per l’ennesima volta il loro partner li lascia a bocca asciutta, eclissandosi.
Molto spesso si prova una sensazione da “sindrome dell’abbandono”: le vittime si sentono incomprese e cercano di capire cosa hanno sbagliato per meritarsi questo disinteresse.
Prendersi le colpe dell’immaturità del partner è molto frequente in questi casi.
La necessità di avere delle risposte alle proprie domande, di mettere fine alle paranoie e ai complessi sulle proprie abilità nel mantenere sana una relazione: tutto ciò affligge chi viene visualizzato.
Non c’è nulla da sminuire: si tratta di violenza psicologica, soprattutto in una società come quella odierna, in cui uno degli obiettivi fondamentali è piacere agli altri.
Cosa prova chi è vittima del ghosting?
Non è un’esagerazione chiamare “vittime” coloro che subiscono ghosting perché potrebbero far parte di quella larga fetta di ragazzi/e che sono emotivamente fragili o stanno attraversando un periodo non facile della loro vita. Al livello psicologico è una “bella batosta”. Una delle cose che più viene lesa dopo esser stati “abbandonati” in questo modo è l’autostima.
Il partner non se ne farà subito una ragione, perché in un primo momento penserà di essere lui/lei il problema.
Pensieri ossessivi e paranoie sono molto frequenti, ma la situazione varia da persona a persona.
Il ghosting induce a due atteggiamenti principali:
Chi viene “ghostato” può sviluppare due atteggiamenti contraddittori: il primo è quello dell’autocommiserazione, del pensare che non si è stati abbastanza per l’altro e che qualcosa è andato storto.
Dall’altra l’orgoglio si fa sentire ed il partner potrebbe pensare che il ghoster non merita alcun tipo di attenzione e che stia solo perdendo del tempo prezioso, sentendosi in qualche modo superiore.
Sono comportamenti cronici e inevitabili per i primi tempi. É per questo che viene definita una violenza psicologica, perché ci si sente inermi e trovare una soluzione a questo “tormento” sembra impossibile.
Come comportarsi se si è vittime di ghosting
Purtroppo una vera soluzione non c’è, e sai perché? Per il semplice fatto che il comportamento del partner non dipende da te. Non puoi prevedere i suoi movimenti, quando sparirà o se si assumerà le sue responsabilità.
Una cosa però puoi evitarla: ricascarci. La prima volta è inaspettata, la seconda possibilità si dà a tutti, la terza volta però chi sta permettendo al partner di manipolarti sei solo tu.
Basta piangersi addosso e sperare che “magari questa volta è diverso”, non farti vedere debole di fronte alle sue tentazioni e smettila di essere uno dei tanti satelliti che finiscono intrappolati nella sua orbita!
Consigli per esperienza personale: da “vittima a vittima”
Perché continuare a dare le tue attenzioni ad una persona che le considera ad intermittenza? Migliaia di altre persone le apprezzerebbero al 100%, 24 ore al giorno, per 365 giorni l’anno (inclusi gli anni bisestili).
Il tempo farà il suo lavoro e riparerà le ferite, tu nel frattempo riserva le tue energie e le tue attenzioni per te stesso/a. Non è egoismo ma amor proprio, non lasciare che l’immaturità altrui diventi un tuo problema.
Sfogati, ascoltati, divertiti con della buona musica ed un bicchiere di buon vino (senza esagerare mi raccomando). Non c’è cosa migliore che cercare di migliorare se stessi e far tesoro di tutte le esperienze, anche quelle negative!
P.S. Un consiglio pratico e infallibile
Per aiutarti a non pensare troppo e a liberare un po’ la mente, guardare un bel film è sempre la soluzione. Crea una lista di film/serie tv da vedere assolutamente, magari inizia da qualcosa di leggero e divertente, non troppo romantico o avrai l’effetto opposto a quello desiderato.
Se sei tra i più curiosiqui puoi trovare dei suggerimenti di film per superare una rottura e ricominciare da zero.
Cosa leggere sul Ghosting
Se ti può fare piacere, leggi questo libro sul tema:
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Studentessa di Scienze Psicosociali della Comunicazione presso l'Università degli studi Milano-Bicocca
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