Cosa trovi in questo post
Hai incontrato il vero amore, ma ancora non ti fa l’attesa proposta? Bene! Vorrebbe sposarsi con te? Preoccupati e corri ai ripari. Ti spiego il perché.
Se l’amore esiste, il segreto del vero amore è prima di tutto una questione di linguaggio e poi di sentimento. Trovare la felicità con un anello è una merce di scambio che necessita almeno di un ottimo affare.
Stai per leggere un articolo controverso. Allaccia le cinture e seguimi.
Vero amore e stabilità nell’era Biomediatica.
Panta rei. Tutto scorre, diceva Eraclito. Mai come in quest’epoca il cambiamento è un MUST da rincorrere e desirare prima che sfugga al nostro controllo. “Vero amore” e “matrimonio per tutta la vita” hanno cambiato i connotati, e noi siamo stati travolti da un totale cambio di paradigma. Bisogna correre ai ripari. Come si fa? Un accenno a quello che sta accadendo al senso profondo delle nostre tradizioni.
Secondo un rapporto del Censis del 2010 siamo entrati nell’era Biomediatica: le nostre vite si riversano sul web, e nessuno può sottrarsi a questo cataclisma. Siamo sempre connessi, ovunque; cerchiamo su google le frasi del vero amore prima di trovarlo davvero; grosse sofferenze possono nascere da un messaggio ambiguo o una chat archiviata in segreto.
Zygmunt Bauman chiama “Amore Liquido” il risultato di quest’era nevrotica che ci ha resi fragili e vulnerabili, desiderosi di fuggire di fronte alla persona di cui ci innamoriamo (se ancora riusciamo, ad innamorarci). Una volta un caos travolgente era la prerogativa delpiacersi sul serio, oggi la politica e l’economia hanno detronizzato persino l’idea che incontrarsi sia possibile.
Trovare il vero amore per noi ha ancora un significato? E “ti sposo finché morte non ci separi”?
Riesci a sentire tutta l’ambiguità della smania di voler legare a sé qualcuno, spendere il costo di un rene per una cerimonia, contrattualizzare una promessa, promettere speranze? E dall’altra parte sapere che il vero amore arriva senza sapere per quanto tempo ci farà visita,e chiede di diventare migliori di quello che si è?
Far sfociare nel matrimonio una coppia felice è una pratica degna di essere perpetuata? Siamo sicuri che la ricetta della felicità per sempre sia così a portata di mano come molti si augurano?
Perché ti piace chi ti piace? La mappa del vero amore
Le persone si piacciono per tanti motivi e amano per tanti motivi. Tutti, tutti diversi.
Se si sposano lo fanno per poche ragioni. Tutte chiarissime.
Ognuno ha una MAPPA del suo vero amore, come ci ricorda Adrienne Burgess. Una mappa che viene “scritta” quando gli ormoni inondano il cervello prima dello sviluppo e finisce una volta giunti alla pubertà; una mappa che si nutre di tutte le prime esperienze.
Ecco perché puoi riconoscere nel partner qualcosa che riguarda il genitore del tuo stesso sesso, ritrovarti nel letto un marito alcolizzato come tue padre, o una moglie che ti tradisce così come tua madre preferiva sempre qualcos’altro, a te. Ti piace e non sai perché ti piace? Un piccolo sguardo ai rapporti parentali, a come si è strutturato il “vero amore” nella famiglia (nostra o della persona che ci interessa) prima che nascessimo, e il gioco è fatto.
Hai capito bene. Ecco perché hai scelto “proprio lei” o perché li trovi “tutti così”.È molto probabile che tu sia una specie di carta copiativanel modo di scegliere il partner e interpretare la realtà. Sei sicuro che tuo modo di amare sia proprio il TUO? che l’idea del vero amore sia tutta tua? Non ti sembra che la paura della solitudine sia stato un problema della nonna, e la sfortuna in amore un inciampo dello zio? Siamo sicuri che necessità di stare in coppia, di sposarsi, l’idea che i bambini si fanno solo grazie all’anello al dito, venga proprio da te?
Risposto?
Buona notizia: abbiamo aperto uno squarcio nella tua nuova vita. Non si torna più indietro.
Il vero amore che incontrerai d’ora in poi non avrà nulla a che fare con qualcosa che conosci già!
Ci si sposa per convenienza, altro che vero amore!
Il matrimonio come investimento. Un po’ di storia.
Per alcuni non basta andare a convivere: vogliono a tutti i costi suggellare un’unione con un contratto. Alcuni hanno paura che il vero amore scappi e che bisogna imbrigliarlo. Altri sanno già che si ammaleranno e avranno bisogno di qualcuno che li assista in ospedale. Altri hanno i parenti che puntano tutto sul corredo buono. Altri sanno nel profondo della propria anima, che il matrimonio sarà la cosa più esaltante che gli capiterà dopo la cresima. Poi il nulla.
Ammettiamolo. Ci si sposa per convenienza e paura. Ce lo dice la storia. E il buonsenso.
II matrimonio è un contratto in cui si decide la destinazione del propri beni. La storia ci dice che nell’antica Roma il matrimonio serviva far ereditare ai figli legittimi il patrimonio. Una questione politica, giuridica, sociale.
La parola mercimoniosignifica“trasformare qualcosa in merce”, patrimonio (da pater) è ciò che trasforma l’individuo in un pater familias (cioè il capitale) e matrimonio è“ciò che trasforma una donna in una (futura) madre”.
Tutte e tre le parole contengono la stessa parola –monio da “munere” tradotta come azione trasformatrice. Non c’è nulla di sacro.
Perché allora questa curiosa cortina di fumo glitterata sul matrimonio?
E ancora…I matrimoni sono stati una negoziazione fino al XVIII secolo (servivano per intrecciare alleanze tra famiglie e dare ordine alla società); una piccola parte della popolazione non si sposava per mancanza di dote e eredità; il concubinato era normale nelle corti d’Europa, ma anche qui, si richiedeva che l’uomo fornisse sostegno economico alla donna. E andava benissimo così. Nessuno si è mai sognato di escludere amori solidi, duraturi, passionali.
Dante, Shakespeare, Proust lo sapevano bene…
Secondo la tesi di Edward Shorter, è l’economia capitalista che ha svincolato le donne dalla famiglia e – aggiungo io – l’invenzione della pillola anticoncezionale che le ha rese ufficialmente capaci scegliere per il proprio corpo.
Economia e pillola anticoncezionale hanno disgregato l’idea di famiglia rendendo il matrimonio un rito paragonabile ai “rituali della luna piena per incontrare il vero amore”- ma decisamente molto meno conveniente.
Insomma il matrimonio e il vero amore non abitano lo stesso pianeta, come affermava in un proclama ufficiale, Marie di Francia, contessa di Champagne, nel 1174.
Noi diciamo e sosteniamo che l’amore non può imporre i suoi diritti tra marito e moglie. Gli amanti si concedono ogni cosa reciprocamente e gratuitamente senza alcun obbligo di necessità, mentre gli sposi son tenuti per dovere ad assoggettarsi l’uno alla volontà dell’altro.
Bene, se hai letto fin qui, abbiamo un solido trampolino di lancio per tornare ai giorni nostri.
Relazione di coppia e paura del vero amore.
Catherine Jarvie, scrittrice freelance dispensatrice di consigli, nella sua rubrica sulle Relazioni Tascabili, sul Guardian dice che:
Bisogna mantenere il controllo sulle relazioni, non farsi togliere il respiro dalle emozioni, (…) e minore è l’ipoteca, meno sicuro ti sentirai quando sarai esposto alle future fluttuazioni del mercato.
Suggerisce agli innamorati a non lasciarsi distrarre: non sta bene perdere troppo tempo a soffrire.
Un invito a pensare a se stessi, prima di tutto.
Praticamente lo stesso consiglio che può darti uno psicoterapeuta:
«Da quanto tempo state insieme?» «Dieci anni dottoressa» «E siete sposati?» «ehm…no…» «Beh, la relazione deve progredire, crescere, bisogna avere progetti insieme se è VERO AMORE, altrimenti…»
Praticamente quello che potrebbe dirti gratis tua madre (la vera causa della tua nevrosi). In più ti inietta il dubbio che tu possa magari averlo trovato, il vero amore… Lì son due anni di psicoterapia in più, assicurati. Una merda.
Il vero amore vince su tutto? Guardiamo i fatti.
L’ Istat ritiene che non sia più di moda sposarsi. I dati del 2019 dicono che i matrimoni sono in calo e diminuiscono anche le unioni civili fra persone dello stesso sesso. Si fugge dalla “formalizzazione” del rapporto di coppia?
Magari ci si sta semplicemente accorgendo
che il vero amore sta nel “formalizzare”… un bel niente!
Antonella Guarneri e Cinzia Castagnaro, autrici di un dettagliato report su matrimoni, in unaintervista sul Messaggero dicono che nel 2019 abbiamo avuto oltre 11mila matrimoni in meno rispetto all’anno precedente. Sono diminuiti sia i primi sia i secondi matrimoni. Ma il dato interessante è quello relativo al 2020, l’anno della pandemia.
“Sono dati ancora incompleti e provvisori, ma che possono testimoniare un crollo. In particolare, nel secondo trimestre 2020 rispetto allo stesso trimestre del 2019 i matrimoni sono diminuiti dell’80% e le unioni civili del 60%.”
Ah… quindi funziona così: che se non si può fare la festa, non ci si sposa?
Che in questo anno di crisi economica il matrimonio sia stato avvertito come investimento a perdere? – perché è evidente che di investimento, si tratta.
Che si ammetta, senza remore.
Per chi ci si sposa? Per i parenti? Per riparare a qualche strana colpa (da quando un figlio fuori dal matrimonio è un peccato? Tanto con il peccato originale non avremmo comunque scampo! :)?
Tirando le somme, a quanto pare… beh, SEinfondosi può aspettare, questo anello, non serve!
Un sonoro schiaffo alla tradizione: una vittoria 1-0 per il vero amore, e alla logica che c’è sotto.
Come riconoscere il vero amore e come si manifesta?
Il vero amore non vuole r(A)ssicurazioni.
L’amore vero lega, non vuole legami, non vuole rassicurazioni, firme e parenti serpenti.
Accorgersi che il matrimonio è un investimento non è un problema. Quello sì che necessita di firme, promesse, raziocinio e strategia. Il solo accorgersene rende i matrimoni molto più duraturi. Molto più forti di chi immagina che sposandosi vedrà assicurati i propri sentimenti.
Se l’amore è vero, l’amore si manifesta in ogni scelta di libertà e rispetto nei confronti di noi stessi e dell’altro. Quello che per l’innamorato era vero fino a un attimo fa, può non essere vero un attimo dopo.
Le 50 più belle frasi sull’amore vero sul web recitano che “l’amore vero fa male“, “che nell’amore vero non ci si deve aspettare nulla in cambio“,” che il vero amore è camminare mano nella mano nel quotidiano” o che “il vero amore con si riconosce per ciò che chiede ma per ciò che offre“…sì, le frasi rubate da qualche genio, scritte sopra dei finti tramonti e stitici cuori rossi…
Il vero amore è uno stato dell’essere. È quella cosa che né scienza, né storia, né psicologia né tecnologia potranno dirci come funziona (che se ne dica).
Il vero amore non è un interruttore. Non lo decide la pandemia, i parenti e i confetti. Lascia vaneggiare nella superbia chi pensa di sapere cosa è bene o giusto (semplicistiche ricette di comune felicità che – se sei arrivato fin qui – non credo che siano per te).
Concludo con un pensiero lucido, la più bella frase sul vero amore che ho mai sentito dire. Racchiude quel profondo mistero e quel cinico egoismo che non lascia spazio a finzioni o maschere. Un augurio, insomma, che il tuo vero amore…
ti piaccia finché ti piacerà. Non un minuto di più, non un minuto di meno
Perché l’idea e la sensazione del vero amore resta se cambia con te. Se l’altra persona che ami muta anch’essa, e sempre si prende cura di te.
Se cerchi un’assicurazione sulla vita, scegli con cura il tuo partito, come faresti con una casa o un pacchetto azionario.
Non c’è niente di male, se te la racconti per quello che è.
Il segreto del vero amore però non è nella sua definizione.
È uno stato di grazia che vivi se continui a percepire te stesso e gli altri in tutta la loro imprevedibile forza.
with love, Silvia
PS: Ho iniziato a scrivere l’articolo pensando a Asimov, che in “Città Extraterrestri” diceva:
Ardo dal desiderio di spiegare e la mia massima soddisfazione è prendere qualcosa di ragionevolmente intricato e renderlo chiaro passo dopo passo. È il modo più facile per chiarire le cose a me stesso.
Anche io mi sono sentita una specie di extraterrestre quando mi si bloccava il braccio sinistro ogni volta che anche per gioco mettevo un anello all’anulare sinistro. Il vero amore è fonte di ispirazione per me e mi ha aperto mondi impensati. Non me ne vogliate se vi consiglio una conferenza ad hoc …
Una serata della serie TALK OF LOVE, che approfondisce il tema qui trattato. E poi dei libri che consiglio vivamente. E se vuoi lasciare un commento qui sotto, tutta la community di convivendo.net ne sarà felice, e ti augurerà, sempre, il vero amore che sogni!
Dopo che hai letto questi libri o hai frequentato il corso online, vieni a commentare qui sotto questo post.
Attrice diplomata al Piccolo Teatro, Regista, Counselor, insegnante di tecniche interpretative, Social Media Manager. Laureanda in Scienze Psicosociali della Comunicazione - tanto per non farsi mancare nulla 😉
Lascia un commento