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Quattro passi forse sono riduttivi per stare bene con sé stessi, ma prendi questo articolo come delle linee guida che ti tracciano la strada da percorrere. Ricordati che sapere in che direzione andare è meglio del non avere neanche un indizio.
Detto questo, partiamo subito!
1. La ricerca di sé stessi per stare bene
Il famoso filosofoSocrateuna volta scrisse che una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta. Per quanto sia molto poetica come affermazione, a un certo punto ci stanchiamo tutti di cercare. Se sei qui, probabilmente, è perché sei arrivato a quel punto e capire chi sei.
Mentirei se dicessi che ho la chiave per stare bene con sé stessi ma sicuramente ti lascerò con dei metodi efficaci e adatti per raggiungere prima il tuo obiettivo. Vedi, cercare sé stessi è un vero e proprio percorso che richiede tempo e quindi pazienza. Se hai fretta, non andrai da nessuna parte ma, anzi, farai giri inutili per ritornare al punto di partenza. Quindi armati di tanta buona volontà e iniziamo.
Perché cercarsi per stare bene con sé stessi? Qual è il motivo che ti spinge in questa avventura? In genere è la conseguenza di una crisi o un avvenimento difronte al quale ti sei reso conto di non avere una vera identità definita. Ti sei sentito labili, poco concreto o insoddisfatto del ruolo che hai ricoperto fino ad ora.
Forse è l’infelicità la molla che ti ha fatto scattare o ancora l’ambiente in cui vivi e ora stare bene con sé stessi è diventato essenziale. Si dice spesso come dentro così fuori e come fuori così dentro, dunque se la tua realtà quotidiana ti rattrista; sbirciare dentro è sicuramente utile. Secondo un approccio più spirituale, infatti, bisognerebbe sempre cercare prima al nostro interno e solo in secondo luogo all’esterno.
In sostanza, se “stare bene con sé stessi” è diventato il tuo mantra, devi provare a cercarti ma se non sai da dove partire allora:
- Guardati dentro
- Analizza e rifletti su quello che trovi
- Annota quello che scopri se necessario
- Adotta un approccio scientifico, è importante non esprimere giudizi di alcun tipo
- E ripeti il ciclo, una seduta sola di certo non basta
Fatto questo possiamo proseguire.
2. Ritrovare sé stessi e stare bene
Una cosa che di sicuro avrai notato è che chi è felice o appagato è anche in perfetto equilibrio, questo non significa che sta sempre bene ma che è consapevole delle sue emozioni e sa come gestirle. È, inoltre, una persona che in questo momento sa chi è, ovvero vive nel presente. Ritrovare sé stessi non significa sapere chi saremo da qui fino alla morte perché siamo esseri in continuo mutamento, semmai significa essere coscienti di tale cambiamento e accettarlo.
In questo percorso la consapevolezza è essenziale: infatti non puoi trovare nulla se non sai cosa stai cercando. Quindi poniti la seguente domanda, che cosa sto cercando?Prova ad essere il più preciso possibile, scendi nei dettagli e fissa la risposta su carta perché spesso veniamo deviati dal nostro scopo per mille motivi diversi.
Quindi basta la consapevolezza per stare bene con sé stessi e ritrovarsi? Certo che no, devi anche ascoltarti. Nel XXI secolo abbiamo disimparato questa bellissima arte dello stare a sentire, non siamo in grado di rimanere fermi due minuti per prestare la massima attenzione a noi stessi.
Prova a dar retta al tuo corpo, senti quello che ha da dirti. Rispondi alle sue domande, rassicuralo quando ha paura e nutrilo quando ne ha bisogno. Può sembrare scontato ma il cibo riveste un ruolo importante. Un corpo sano è una mente sana e una mente sana sa dare risposte corrette, sa definirsi o identificarsi. Per avere un corpo sano bisogna fare attività fisica, mangiare bene, dormire abbastanza (solo così si potrà stare bene con sé stessi): queste sono tutte cose che sappiamo ma che difficilmente mettiamo in pratica.
Quando parlavo dell’ascolto mi riferivo a un’attività totale e assoluta, non era solo una metafora la mia.
3. Come stare bene con sé stessi
Fino ad ora abbiamo visto la parte teorica, ma adesso è arrivato il momento di rimboccarti le maniche e sporcarti un po’. Nel punto due ti ho detto di diventare consapevole, di iniziare ad ascoltarti e di iniziare a concentrarti sul presente. Bene, se metterai in pratica queste cose sarai già a un buon punto. La combinazione di queste tre pratiche ti permetterà di individuare i punti critici, i motivi della tua infelicità e ti porterà alla risposta che tanto agogni: come stare bene con sé stessi?
Lo so che hai un dubbio, sei perplesso perché non ho scritto da nessuna parte che devi accettarti per come sei e che devi amarti. Non l’ho scritto perché non lo penso, la verità è che possiamo sempre migliorare e che prima ancora di parlare del self-love c’è bisogno del self-respect (rispetto per sé stessi) che raggiungerai se metterai in pratica tutto quello che hai letto fino a qui.
Risolta questa perplessità, di seguito ti lascio qualche consiglio utile su come star bene con sé stessi:
- Dedicati alla tua passione: fai quello che ti fa stare bene su base quotidiana, cerca sempre di riservare del tempo da impiegare nelle attività che più ti appassionano.
- Solo date: spendi del tempo significativo con te stesso, questo ti insegnerà a trattarti con lo stesso rispetto e cura che riservi agli altri. Il solo date consiste nell’agire verso sé stessi nello stesso modo in cui agiresti nei confronti delle persone che ami.
- Positive-self talk: nel punto due ti ho spiegato come sia importante essere consapevoli per stare bene con sé stessi. Ecco, qui lo ribadisco, tendiamo ad essere molto più severi del necessario nei nostri confronti quando commettiamo errori o sbagli. Se questo accade, prendine atto e smettila di rivolgerti frasi negative che ti sminuiscono ma scambiale con affermazioni neutre o positive; ad esempio, dire «Il contenitore del sale e dello zucchero erano molto simili e questo mi ha confuso» invece di dire «sono stata una stupida a confondere il sale con lo zucchero e ho rovinato la torta. È colpa mia». Attenzione questo non significa che devi sempre giustificare le tue azioni e non prendertene mai la responsabilità, significa invece che le ridimensioni in base alle circostanze.
4. Come stare bene con sé stessi e gli altri
Siamo arrivati al punto finale. Dopo esserti scoperto e ricercato, dopo aver capito come stare bene con sé stessi è arrivato il momento di stare bene con gli altri. Siamo esseri sociali, quindi non è nel nostro DNA recluderci dal resto dell’umanità (anche se a volte è meglio soli che mal accompagnati). Non per tutti, però, è facile stare in mezzo agli altri anche se lo vorrebbero, dunque vediamo cosa si può fare per rendere questa situazione meno sgradevole e più piacevole.
Ecco 4 piccoli consigli per rendere più facile lo star bene con sé stessi e gli altri:
- Scegli con chi stare: non è necessario essere circondati da migliaia di persone per stare bene con sé stessi, conta la qualità e non la quantità quindi decidi con chi passare il tuo tempo. Pochi amici bastano purché siano buoni e in sintonia con te, evita chi non ti fa sentire a tuo agio, chi non sopporti o con chi non riesci ad andare d’accordo. Le nostre interazioni sociali hanno diretti effetti sul nostro umore e sulla nostra quotidianità. E se stai pensando di andare a convivere con le tue amiche ma hai mille dubbi per la testa, allora ecco qui un articolo che ti spiega tutto il necessario.
- Impara a perdonare: non è facile e non è da tutti ma è un atto di grande maturità e dello star bene con sé stessi. Chi ha tanto rispetto per la propria persona ed è in perfetto equilibrio è in grado di compiere questo gesto. Se non perdoni significa che sei ancorato al passato e se rimani incastrato in un altro tempo come puoi goderti il presente? La pratica del perdono non è solo una manifestazione dello stare bene con sé stessi, ma è anche un modo per lasciar andare tutto ciò che ci ha fatto male in precedenza. Ti lascio un consiglio di lettura sul tema, I 7 passi del perdono. Dopo che l’hai letto, facci sapere la tua opinione nei commenti.
- Tu non sei gli altri: siamo tutti diversi e con caratteristiche differenti. Non sarebbe giusto usare gli stessi metri di paragone per persone diverse. La società ci mette spesso in competizione ma a volte lo fa in modo eccessivo. E visto che tu non sei gli altri, non ha senso neanche giudicare. Molte volte emaniamo sentenze senza avere il quadro completo della situazione e ancora più spesso (solo molto dopo) scopriamo che eravamo in torto. Tanto vale coltivare pazienza prima di dire chi è nel sbagliato e chi nel giusto e come risultato otterremo anche lo star bene con sé stessi oltre che la propria coscienza.
- Non sei come ti vedono gli altri: questo si riallaccia a quanto detto sopra, come a te non è dato sapere tutto, allo stesso modo gli altri non sanno tutto di te. Hanno una visione parziale e sanno solo quello che tu mostri loro, quindi non preoccuparti della loro opinione. Piuttosto sii grato per le parole belle e presta attenzione ai giudizi cercando di capire perché sono stati emessi, ma in ogni caso non legarteli troppo addosso, ricordati che l’obbiettivo è quello di stare bene con sé stessi e non di crogiolare nelle ansie dettate dalle opinioni altrui.
A questo punto, il materiale su cui lavorare di certo non manca. Stare bene con sé stessi non è qualcosa di immediato e neanche semplice, ci vuole tempo e tanta voglia di cambiare ma se sei arrivato fino a qui sono convinta che nessuno di questi elementi ti manchi.
Non ti resta che metterti all’opera già da ora, facci sapere nei commenti a che punto sei del percorso “stare bene con sé stessi”.
Stare bene con se stessi: consigli di lettura
Se vuoi approfondire il tema, ti consiglio questi libri, sicuramente utili.
Quando li hai letti torna in questa pagina e dicci cosa ne pensi.
Areeba Aksar, nata a Kotli il 1999, attualmente studia Scienze Psicosociali della Comunicazione all'Università Bicocca di Milano.
Ricopre il ruolo di Communication Manager presso Assistant LAB e scrive per la redazione di Radio Bicocca.
Ha la passione per la scrittura, la lettura e il cinema.
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