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Convivere con tuo figlio adolescente sta mettendo a dura prova la tua capacità di autocontrollo? Le litigate tra voi sono più frequenti dei “Ciao”?
Non temere.
Ecco a te alcuni semplici consigli che ti aiuteranno in questa mission impossible dal nome “convivere con un figlio adolescente”.
Adolescenti ribelli: una difficile convivenza
Infrangere le regole, uscire dagli schemi, remare controcorrente: ecco cosa frulla giornalmente nella testa di ogni adolescente. Più si è ribelli, più ci si sente accettati da chi come te ha voglia di spaccare il mondo.
Perché diciamocelo, il parere di un genitore conta gran poco quando il 90% dei pensieri che rimbalzano nella testa del figlio sono legati ad un naturale istinto di ribellione.
E quindi cosa posso fare? Ti starai chiedendo.
Sfortunatamente non è ancora stato inventato nessun manuale che garantisca al 100% una convivenza serena con il proprio figlio adolescente, ma nonostante questo alcuni semplici comportamenti possono aiutarti in questa missione.
Non partire subito sul piede di guerra e non giudicare ogni cosa come un attacco personale, può essere molto utile per creare un ponte. Impara a metterti nei suoi panni: comprendere i motivi che lo portano ad agire o reagire in un determinato modo, è la chiave per mantenere sempre aperta la porta del dialogo.
Sì o no? Quanto bisogna essere permissivi con un figlio adolescente
Ciò che più tormenta un genitore alle prese con un figlio adolescente è la questione legata alla “libertà personale”. È giusto negargli di sperimentare certe situazioni? O forse è meglio lasciare che faccia le sue esperienze e grazie a queste capisca cosa è giusto e cosa è sbagliato fare?
Come il buon proverbio italiano ci ricorda “il troppo stroppia”: esagerare in entrambe le situazioni è controproducente!
E quindi che fare?
Il trucco sta nell’essere autorevole, non autoritario. Limitarsi a dire no quando qualcosa non deve essere fatto non ti garantisce che tuo figlio ti ascolterà; dialogare con lui e dargli delle motivazioni valide ti renderà più credibile.
Cerca di creare un’atmosfera serena in modo tale che il ragazzo si senta a proprio agio nel confrontarsi con te: in questo modo lo aiuterai a capire quali esperienze valga la pena di vivere e quali no.
Convivere con un figlio adolescente significa anche questo: imparare a confrontarsi per ragionare più attentamente sulle cose.
Cambiamenti adolescenziali: come gestirli
All’improvviso la tua bimba che un tempo era cosi timida e dolce inizia a risponderti a tono.
Cosa sta succedendo? Semplice, ha compiuto 12 anni ed è entrata nella temuta fase adolescenziale.
Mentre per i ragazzi la voce si abbassa, da un giorno all’altro si alzano di 20 cm e il corpo comincia a riempirsi di peli, nelle ragazze il seno comincia a crescere, i fianchi ad accentuarsi e il primo ciclo mestruale si presenta nel momento meno opportuno.
Ma non è finita qui! I cambiamenti fisici sono accompagnati da cambiamenti ancor più temuti: quelli comportamentali.
Il ragazzo è spinto da un importante bisogno di indipendenza: si distacca dalla famiglia per avvicinarsi al suo gruppo di coetanei.
E il genitore, preso alla sprovvista, rimane lì a guardare?
NO. Ciò che è importante fare è non assecondare il proprio figlio. Nonostante lui si stia progressivamente distaccando da te, il tuo contributo è fondamentale.
Fai trasparire che sei pronto ad accompagnarlo in questo percorso ricco di cambiamenti difficili.
Se tua figlia inizia a farti notare che non va d’accordo con il suo “nuovo corpo”, dirle “massi tranquilla ci siamo passate tutte non farne un dramma” non le sarà d’aiuto.
Piuttosto prova a metterti nei suoi panni e dalle modo di pensare che la capisci realmente.
Convivenza con un adolescente: gestione degli spazi
“Mamma bussa prima di entrare”, “Mamma non guardami il cell”, “Mamma lasciami stare che ho avuto una brutta giornata”. Mamma, mamma, mamma.
Così ancora una volta la tua bimba timida e dolce sembra essersi trasformata in un’altra persona.
La sua stanza sembra una camera blindata, il suo cellulare una bomba a mano e se prima ogni momento era buono per raccontarti cosa le passasse per la testa, ora risulta difficile interpretare ogni suo stato d’animo.
Ciò che spinge un adolescente a comportarsi in questo modo è il suo bisogno di indipendenza. Per soddisfarlo, il ragazzo tende a crearsi dei propri spazi che non devono essere oltrepassati dal nemico numero 1: il genitore.
Ma non temere, ancora una volta una buona comunicazione può aiutarti in questa missione di sopravvivenza.
Prima ancora però, è necessario mettersi nei panni del ragazzo: tutti siamo stati adolescenti, tutti sappiamo bene quanto sia importante avere i propri spazi e soprattutto quanto sia importante che questi vengano rispettati.
Quindi sì, una sana comunicazione ti aiuterà a ridurre queste distanze sociali, ma ricorda: essere invadente e pretenzioso produrrà l’effetto opposto, rendendo irraggiungibile il tuo obiettivo: convivere serenamente con tuo figlio adolescente.
7 cose da NON dire a un figlio adolescente
- “Non essere triste”
Per quanto innocua, questa frase fa più male che bene. Dicendo così, dai modo al ragazzo di pensare che ignori i suoi sentimenti, insegnandogli a reprimere le emozioni piuttosto che a lavorare su di esse.
Quindi, al posto che incitarlo ad essere felice, stagli accanto e mostrati disponibile nel tentare di risolvere questa sua situazione di dispiacere.
- “Non essere triste”
- “Non farlo!”
In questo modo farà esattamente ciò che gli hai proibito di fare.
Far rispettare le regole è fondamentale, ma bisogna stare attenti al modo in cui ci si pone. L’adolescenza è il periodo della ribellione: ciò che viene vietato, lo si vuole sperimentare.
Piuttosto, mostragli l’esistenza di una valida alternativa.
- “Non farlo!”
- “Stai ingrassando”
La questione legata al peso è un argomento delicato, soprattutto durante l’adolescenza. Facendo così, non induci il ragazzo a perdere chilogrammi, ma infierisci sulla sua autostima.
Al posto che alimentare questa sua possibile insicurezza, spiegagli come il cambiamento corporeo sia normale e tieni monitorata la situazione: se non gestita in modo corretto, può portare a conseguenze anche gravi!
- “Stai ingrassando”
- “Perché non puoi essere più simile a..”
Paragonarlo a qualcun altro genererà solo rabbia e un calo d’autostima. Non sottolineare i suoi difetti, piuttosto aiutalo a migliorarli.
Prova a metterti nei suoi panni: come reagiresti se ti mettessero a confronto con una persona che reputi migliore di te?
- “Perché non puoi essere più simile a..”
- “Come hai potuto farmi questo?”
Dicendogli così, penserà che tu stia incentrando la cosa su di te, quando è lui che sta avendo un momento critico.
Al posto che dargli modo di pensare che lui rappresenti una delusione per te, cerca di capire cosa lo ha portato ad agire così.
- “Come hai potuto farmi questo?”
- “Finché vivi sotto il mio tetto seguirai le mie regole”
In questo modo la prima cosa che gli passerà per la testa sarà: “perfetto, quindi come faccio ad andarmene da qui?”
Fagli capire come il rispetto delle regole sia fondamentale per una convivenza serena con tutti i membri della famiglia, piuttosto che puntargli il dito contro ogni volta che sbaglia.
Ricorda, essere autoritario non ti aiuterà!
- “Finché vivi sotto il mio tetto seguirai le mie regole”
- “Cosa c’è di sbagliato in te?”
Se detto durante un’accesa discussione può risultare inoffensivo, ma in realtà ferisce più di una lama. In questo modo mostri rifiuto e delusione, sentimenti che possono portare il ragazzo a sviluppare una pessima considerazione di sé stesso.
Piuttosto, fagli capire come sia il suo comportamento ad essere scorretto, non la sua persona.
- “Cosa c’è di sbagliato in te?”
(Con)vivere serenamente con un figlio adolescente
“Un ragazzo è, di tutte le bestie selvagge, la più difficile da trattare.”
Già Platone nel 400 a.C. aveva afferrato a pieno il concetto. L’adolescente rimane l’enigma più difficile da risolvere per un genitore.
Pensa A, dice B, desidera C.
Gestire un adolescente non è semplice, ma imparare a conviverci serenamente non è impossibile.
Lui ha tanto da apprendere dai tuoi insegnamenti, quanto tu dai suoi. Se questo concetto viene appreso, costruire un rapporto basato sulla serenità e sulla fiducia non ti sarà difficile.
Ma cosa si può imparare da un figlio adolescente? Ti starai chiedendo.
Più di quanto tu possa immaginare.
Accompagnarlo in questo tortuoso percorso di crescita personale, ti aiuterà a riscoprire te stesso e parti di te che ancora non avevi avuto modo di conoscere.
Condividere con lui passioni, aiuterà a risvegliare le tue.
Quindi, non limitarti a impartire regole e a richiamare qualsiasi comportamento scorretto; piuttosto, rappresenta un modello da seguire e un buon amico su cui poter contare.
Convivere con un figlio adolescente non è impossibile, basta trovare la giusta sintonia.
Consigli di lettura sul tema “convivere con un figlio adolescente”
Ecco a te tre libri che puoi leggere per approfondire il tema.
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Video consigliato sul tema: “convivere con un figlio adolescente”
Ecco a te un estratto dal film “Genitori e figli, agitare prima dell’uso” che mostra come partire subito sul piede di guerra non sia produttivo quando si comunica con il proprio figlio adolescente.
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Sono una ragazza estroversa e con tanta voglia di mettermi in gioco. Curiosità ed ironia sono le parole che meglio riassumono la mia personalità.
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