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Stai per andare a convivere, ma non sei sicura al 100% della tua scelta? Il tuo lui ha dato dei segnali che ti hanno fatto storcere il naso? Convivenza e famiglia d’origine non sempre vanno d’accordo.
Ecco alcuni consigli utili su cosa sia bene osservare prima di prendere una decisione importante come la convivenza.
Di cosa parliamo quando parliamo di famiglia d’origine.
Con famiglia d’origine si intende il nucleo sociale da cui un individuo proviene e in cui ha trascorso parte della propria vita. Tuttavia, la famiglia d’origine è molto di più. Spesso si configura come l’agenzia di socializzazione primaria con cui il/la bambino/a si interfaccia e grazie a cui comincia a forgiare la sua personalità.
Poi, nel corso della crescita, è normale che questi si distacchi, cominci a raccogliere usanze e nuovi modi di pensare da agenzie diverse dalla famiglia, come la scuola e il gruppo di amici.
Tuttavia, per quanto se ne dica, certi costumi si consolidano e vengono trasportati nel corso della vita -anche inconsciamente-, perché da bambini apprendiamo come spugne.
Per questo motivo è essenziale, prima di prendere una decisione importante come vivere insieme, valutare le implicazioni derivanti da convivenza e famiglia d’origine del tuo partner.
Alert famiglia invadente!
Il lato positivo della convivenza è potersi godere in intimità la propria vita di coppia: non dover rendere conto a nessuno se non al proprio partner, iniziare una nuova routine condivisa con la persona che si ama.
Tutto questo idillio non può esserci se la sua famiglia, per quanto lontana, è invadente e ti senti osservata e monitorata.
Che sia chiaro, i rapporti con la famiglia d’origine, dove buoni, è giustissimo e doveroso mantenerli. Ma ora voi avete iniziato una nuova fase, voi siete una nuova famiglia ed è giusto che abbiate i vostri spazi e il vostro tempo, senza essere controllati. Convivenza e famiglia d’origine, a volte, è giusto che stiano separati.
5 domande per capire i suoi rapporti con la famiglia d’origine.
- I suoi genitori chiamano più di 3 volte a settimana?
- Il tuo lui spende più di mezz’ora, ogni volta, a parlare con loro?
- I suoi genitori vogliono sempre avere l’ultima parola sulle vostre decisioni?
- Il tuo partner li vuole invitare spesso a casa?
- I suoi genitori vogliono che resti ad abitare vicino a casa?
Se hai risposto sì a tutte le domande, l’alert invadenza è altissimo!
È più importante la mamma o la compagna?
Molte di noi donne hanno, almeno una volta, provato la paura del confronto con la madre del partner.
Quando però questa paura è giustificata? È normale voler apparire delle buone compagne di vita per il figlio, volersi sentire all’altezza del “modello originale”.
Tuttavia, non deve essere un peso opprimente.
Tu non dovrai sostituire la madre, ma sarai pari a lui, sua compagna.
Per questo motivo è importante osservare in che rapporti madre-figlio siano.
Se si tratta di un uomo abituato ad essere servito e riverito, è possibile che si aspetterà lo stesso atteggiamento da te. Se la madre è sempre stata la prima donna della sua vita, dovrai stare attenta a come ne parla, se fa confronti, se sente spesso la mancanza di casa.
Con ciò non si intende fare di tutta l’erba un fascio. Solo presta attenzione anche a quei segnali che, a primo impatto, possono risultare insignificanti.
Se lui pensa solo alla sua famiglia.
Un altro fattore importante da considerare è quanto il tuo partner si interessi alle tue vicende famigliari. La famiglia d’origine è un punto di riferimento importante a cui ci si dovrebbe sempre poter appoggiare. Ma tutto deve avere il giusto equilibrio.
Infatti, se il tuo lui parla sempre della sua famiglia e dei relativi problemi, senza mai interessarsi o chiederti della tua, potresti annusare puzza di bruciato.
In quanto coppia, è normale che ciò che riguarda il partner possa e debba interessare anche te, e viceversa. Non sei più tenuta ad affrontare da sola i problemi famigliari, dovresti avere ora qualcuno che ti supporta. Ovvio, dipende da te cosa vuoi e puoi condividere, però è giusto che lui si interessi, perché significa che si interessa al tuo benessere e ha a cuore ciò che hai a cuore tu.
E se il partner è troppo legato alle sue abitudini famigliari?
State per andare a convivere. Questo grande passo ha milioni di implicazioni, tra cui la costruzione di nuovi ritmi, nuove abitudini condivise.
Esse possono essere un collage delle vostre vecchie abitudini, ma anche qualcosa di nuovo che nasce dalle vostre esigenze condivise.
Per questa ragione è bene tenere in considerazione se il tuo lui mostra resistenze ad abbandonare certe abitudini che risultano inefficaci alla vita di coppia, magari complicando il rapporto.
Si deve creare un’armonia che vi faccia vivere in serenità e non creare un clima che distrugga, poco alla volta, la relazione.
Se, per esempio, noti che lui fa fatica a mantenere ordine in casa, è disorganizzato, lascia sempre sollevata la tavoletta del water, è bene considerare che sono vizi che si porta dietro da tempo, e, come il detto recita, “le vecchie abitudini sono dure a morire”.
Bisogna guardare la famiglia d’origine per capire come sarà il tuo partner.
Per quanto la personalità e i comportamenti di un individuo dipendano da numerosi fattori, la famiglia d’origine sarà sempre un buon punto di riferimento da cui partire per farti un’idea di come, in futuro, il tuo partner sarà.
È qui che noi tutti iniziamo a formarci, apprendiamo abitudini che si consolidano e ci formiamo le prime idee sul mondo, ed è possibile che col tempo assomiglieremo sempre di più a chi ci ha cresciuti.
Non deve essere necessariamente una condanna, ci si può preservare da questo nefasto destino! Osserva e osservati: tutto sarà più semplice.
Alcuni titoli su “convivenza e famiglia d’origine”.
Se vuoi approfondire questo argomento, ti propongo qua dei consigli di lettura e di visione sul tema convivenza e famiglia d’origine, con cui potrai ridere, ma anche riflettere:
- Di Isabella Doralice, un racconto della “commedia familiare” attraverso la voce di molte donne, suocere e nuore.
- Se invece preferisci qualcosa di più intenso, ti consiglio Martin Eden di Jack London, un romanzo che racconta lo scontro di un giovane del popolo, aspirante scrittore, con la famiglia alto-borghese di Ruth, ragazza innamorata di Martin e di lui sostenitrice. Dal romanzo è stato tratto l’omonimo film del 2019, con uno straordinario Luca Marinelli.
- Se ti piacciono le commedie, ti propongo l’esilarante trilogia con Robert De Niro, Ben Stiller e Dustin Hoffman. La loro bravura permette di toccare con leggerezza e ironia un tema che in molte famiglie ordinarie può essere invece ragione di forte stress.
- Infine, voglio consigliarti Unorthodox, una serie in onda su Netflix. Racconta la storia di Esther Shapiro (ispirata all’autobiografia di Deborah Feldman), ragazza appartenente ad una comunità ebraica ultra-ortodossa di New York che decide di scappare a Berlino. Qua potrai vedere come la relazione tra convivenza e famiglia d’origine sia portata agli estremi, al punto da far scappare la protagonista.
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Ciao! Ho 21 anni e sono iscritta a Scienze Psicosociali della Comunicazione all'università degli studi di Milano-Bicocca. Gioco a pallavolo, amo leggere e viaggiare e frequento un corso di teatro.
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