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Consigli da Au Pair, dalla scelta della famiglia alla fine del soggiorno
Vorresti diventare Au Pair ma non sei sicura di questa scelta? Hai bisogno della giusta motivazione per buttarti in questa avventura? Ti sei già buttata ma hai dei dubbi dell’ultimo minuto?
Ecco diversi consigli da Au Pair che derivano dalla mia esperienza e che mi hanno aiutato a sopravvivere a due mesi di convivenza con persone mai viste prima.
I miei 3 consigli da Au Pair per sopravvivere alla convivenza
1. Non aver paura di avere paura
Prima di diventare Au Pair, anche se fino a due secondi prima eri convintissima della tua decisione, è normale avere attimi di panico e di dubbio. Ognuno ha le sue paure, e l’unico modo per superarle è razionalizzarle e affrontarle.
La lingua, la convivenza, il cibo, la solitudine, la lontananza dalla famiglia…
E se non gli piaccio? Se non sono capace di curare i bambini? Se non capisco quello che dicono? Che ansia!
Il mio consiglio da Au Pair è di vedere queste difficoltà come delle sfide, che una volta superate ti avranno fatto crescere, e guardandoti indietro sembreranno piccoli ostacoli sul percorso.
Questa esperienza è una delle cose più belle che ti possano capitare. Avrai la possibilità di vivere a pieno il nuovo paese e la nuova cultura, non solo con occhi da turista.
Pensa innanzitutto che, a meno che tu non abbia detto il contrario (e la regola numero uno è non mentire nella presentazione), la famiglia è consapevole che potrai avere difficoltà con la lingua, e parte dello scopo di diventare Au Pair è proprio migliorare le capacità linguistiche.
Sii aperto alla cultura locale, assaggia, incuriosisciti e porta a tua volta un pezzo di te e delle tue origini. Racconta storie, cucina con la famiglia, insegna piccole parole nella tua lingua. Tutto aiuta a creare un legame.
È anche l’occasione giusta per farsi dei nuovi amici: non aver paura, buttati!
Una volta arrivata le opzioni sono due: trovare il coraggio di uscire e conoscere nuova gente, o condannarsi a restare sola e perdere un mare di opportunità.
Non credo ci sia bisogno di specificare quale sia il mio consiglio…
2. Non pensare solo a te stessa, non sei da sola in questa avventura
Prima di firmare il contratto e rendere tutto ufficiale, il mio consiglio da Au Pair è di fare almeno una video chiamata con la famiglia ospitante. Vedersi in faccia è completamente diverso dallo scambiarsi messaggi, si può avere una vera conversazione e un primo contatto reale.
Una cosa ancora diversa è incontrarsi dal vivo per la prima volta. C’è l’imbarazzo del passare da non conoscersi a vivere insieme, la consapevolezza di essere lontani dalla famiglia per molto tempo e la speranza che tutto andrà bene e il soggiorno sarà perfetto.
Non avere paura e non sforzarti di impressionare. Lascia che ti accolgano come solo i bambini sanno fare, maestri delle presentazioni e del farti sentire a casa.
Ricordati che come loro sono estranei per te, tu sei un’estranea per loro, e la famiglia ti sta accogliendo in casa sua e ti sta affidando i suoi figli. Entrambi dovete essere pronti a collaborare e ascoltarvi a vicenda per venirvi incontro sulle vostre esigenze. Non aver paura di fare domande e sii sincera se c’è qualcosa che non va.
Pensa anche ai bambini, che magari hanno salutato da poco un’altra Au Pair. Mettiti nei loro panni, non infastidirti e non prenderla sul personale se per i primi tempi ti chiameranno con il nome sbagliato o confronteranno tutto quello che fai con quello che facevano con l’altra ragazza.
Il mio consiglio è sii te stessa, devono imparare a conoscerti e abituarsi a te.
Cerca di pensare attività originali o creare nuove abitudini che possano essere associate a te, senza però tentare di sostituire il tuo predecessore. Non funzionerà, perché non ce n’è bisogno: non sei un rimpiazzo.
3. Ricava la tua libertà
Ricordati che essere Au Pair non significa solo lavoro.
Questa esperienza offre svariate possibilità, cerca di sfruttarle tutte al meglio: parla il più possibile con tutti, impara espressioni tipiche della lingua, esplora la zona e fatti degli amici.
Soprattutto se hai davanti un soggiorno di parecchi mesi, quest’ultimo aspetto è indispensabile.
Se vivi in una grande città è molto probabile che ci siano numerosi altri Au Pair nella tua stessa situazione. Per trovarli puoi sfruttare i numerosi gruppi Facebook dedicati, oppure tramite la scuola, puoi informati se qualche altro compagno dei bambini ospita un Au Pair.
Sfrutta tutte le occasioni per conoscere persone del posto: in palestra, al supermercato, al cinema. Chi meglio di loro può farti vivere un’esperienza da vero local?
Fai passeggiate, esplora la zona e trova i tuoi luoghi preferiti dove rifugiarti e rilassarti. All’inizio tutto sarà nuovo ed eccitante, ma più il tempo passerà, più ti sentirai a casa.
Le attività svolte insieme nel tempo libero sono molto importanti per farti sentire veramente parte della famiglia, non solo la loro Au Pair.
Ti consiglio di partecipare più che puoi alla vita familiare, ma allo stesso tempo di non sentirti in colpa a rifiutare qualche proposta, in favore di altre attività o semplicemente per rilassarti.
È importante per tutti ricavare la propria libertà e fare le proprie esperienze. In fondo, diciamocelo, ogni tanto una pausa te la meriti!
Consigli pratici per Au Pair wannabe o in partenza
Come trovare una famiglia ospitante
Se stai creando il tuo profilo per diventare Au Pair, avrai probabilmente già in testa le caratteristiche della famiglia dei tuoi sogni.
O forse no.
Forse sei confusa, vorresti vivere in dieci paesi diversi e non sai se preferiresti bambini piccoli o grandi, abitare in città o in campagna…
Non ti preoccupare.
Il mio consiglio, anche nel caso di chi ha le idee già abbastanza chiare, è quello di essere aperti a più possibilità. Non selezionare un solo paese per la tua ricerca e non focalizzarti su criteri troppo stretti per trovare la tua famiglia.
Per colpa del tuo desiderio di abitare assolutamente a Londra, potresti perdere l’occasione di vivere con la famiglia perfetta in una piccola cittadina fuori dalla metropoli.
Una volta trovato chi corrisponde ai tuoi criteri, fai più domande possibili e sii sincera nel rispondere a quelle che ti vengono poste.
Definire fin da subito dettagli come mansioni e orari può evitare conflitti durante il soggiorno.
Ti consiglio anche di non aver paura di parlare a più famiglie contemporaneamente, essendo sempre sincera su questo punto. Informati però se anche loro stanno facendo la stessa cosa. Pensare di aver trovato la famiglia che fa per te e poi scoprire che ha invece scelto un’altra Au Pair non è piacevole, e viceversa.
Guarda questo video per altri consigli su come scegliere la tua famiglia ospitante.
Ti è piaciuto questo video? Qual è second te l’aspetto più importate da valutare durante la scelta di una famiglia ospitante? Fammelo sapere nei commenti!
La valigia di una Au Pair
Una volta trovata una famiglia, uno dei problemi più grandi da affrontare è la valigia. Come decidere cosa portare?
Chiaramente non puoi svuotare il tuo armadio nel trolley che hai davanti. E questo è solo uno dei più importanti consigli da Au Pair che posso darti. Devi scegliere le tue cose preferite, che siano anche pratiche da trasportare e soprattutto che siano utili.
Sii realista, guarda obiettivamente quello che vorresti portare con te e pensa a quante occasioni avrai per metterlo.
Ovviamente non potrai sapere tutto quello che farai durante il soggiorno, ma puoi immaginare che probabilmente un abito da sera non ti servirà.
Concediti un paio di “outfit bonus”, dai quali non ti vuoi separare ma che potrebbero non lasciare mai il tuo nuovo armadio, ma non riempire la valigia di “non si sa mai”.
Se il tuo soggiorno attraversa più stagioni, poi, non potrai portare tutto il necessario.
Puoi programmare una visita a casa per il “cambio dell’armadio”, o organizzarlo spedendo e ricevendo i vestiti.
Cosa regalare alla famiglia ospitante?
Un buon modo per rompere il ghiaccio appena arrivata è portare un regalo.
Potresti portare con te del cibo per tutta la famiglia, magari qualcosa di tipico per far conoscere le tue origini e condividere un po’ la tua vita.
Puoi pensare poi a dei giochi per i bambini, in base alla loro età e ai loro interessi, se li conosci. Qualcosa che potrete usare insieme e che dopo la tua partenza sarà legato al ricordo della loro Au Pair.
E quando è ora di ripartire?
La fine dell’esperienza da Au Pair sembra sempre lontanissima, finché alla fine ti accorgi che dopo pochi giorni tornerai alla tua vita di sempre.
Come quello che precede la partenza, anche questo periodo è costellato di emozioni contrastanti.
C’è la felicità di rivedere la tua famiglia e tornare in ambienti più noti. Ma dall’altra parte c’è la consapevolezza di dover lasciare questa famiglia e i bambini, ai quali ti sei affezionata tantissimo negli ultimi mesi e che a loro volta si sono affezionati a te.
Alla fine, la stanchezza potrebbe cominciare a farsi sentire. Devi metterla da parte, però, e ricordarti che anche i bambini potrebbero risentire del distacco imminente.
Se arriverà una nuova ragazza, potreste prepararle dei regali o un cartellone di benvenuto. Potreste creare dei lavoretti per te e per loro, da conservare come ricordo di questa esperienza.
Nei miei consigli da Au Pair, spicca questo: ti consiglio di cuore di goderti questi ultimi momenti insieme, giocare a tutti i vostri giochi preferiti e non far pesare ai bambini la stanchezza, la tristezza o la voglia di essere a casa.
Ma quindi, vale davvero la pena diventare Au Pair?
Si, assolutamente si!
Al momento dei saluti ci saranno probabilmente delle lacrime, è normale. Avete vissuto insieme per mesi, mangiato allo stesso tavolo, giocato tutti i giorni, e da domani cambierà tutto.
È difficile mantenere invariato il rapporto che si è creato durante il soggiorno una volta separati. Quello che però si può fare senza problemi è rimanere in contatto, scambiarsi messaggi, foto, regali e perché no, rivedersi.
D’altra parte, gli sconosciuti che ti hanno accolto in casa loro mesi prima, non sono più sconosciuti, e tu non sei più solo la loro Au Pair. Sono ormai come una seconda famiglia, con fratelli o sorelle acquisiti a cui vuoi bene come ai tuoi.
Una volta finita questa esperienza, tutte le difficoltà, le note negative, i momenti di sconforto saranno come cancellati. Rimarranno invece le risate, le gioie e i bellissimi ricordi che ti accompagneranno per tutta la vita.
Questo articolo ti è stato utile? Hai trovato quello che cercavi? Fammelo sapere nei commenti e raccontami la tua esperienza!
Ho vent'anni e studio Scienze Psicosociali della comunicazione all'università di Milano Bicocca. Nel tempo libero sono un'appassionata lettrice e mi piacerebbe diventare altrettanto appassionata alla scrittura.
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