“La vita di coppia è come un copione di un film e voi ne siete i migliori registi: non perdete l’occasione!”.
Così scrive la presentazione di un vecchio libro di Laura Bulleri e Hubert Jaoui dal titolo curioso “Sopravvivere alla coppia. Amore, sesso e creatività” (Franco Angeli, 2002). Certo, anche l’altra faccia della metafora non è trascurabile: “La coppia è un malattia di cui il matrimonio è la fase terminale”, ma questa ci piace molto meno.
Se torniamo alla citazione iniziale, mi piace pensare a registi importanti, visionari, anti conformisti, capaci di stupire, di evocare mondi ancora inesplorati. Da questi registi nascono film straordinari, unici, che ci portano davvero in universi paralleli. E che sia il film o la realtà, difficile capire dove sta il confine del sogno.
Noi siamo un po’ i registi della nostra coppia.
Siamo noi a scegliere la scenografia delle nostre azioni quotidiane, la sceneggiatura, le caratteristiche dei personaggi e in ogni momento possiamo ripensare, ridefinire, rielaborare la sceneggiatura, ridefinirne i ritmi, gli accenti.
Cosa fareste della vostra coppia se ci fosse la possibilità di sedervi sulla sedia da regista e ridefinire la scena?
Ho aperto Convivendo.net nel 2008, per raccontare il mondo della convivenza, delle sfide quotidiane e della vita di coppia.
Nella vita sono imprenditore e libero professionista, con la passione della scrittura.
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