Dai un contributo per Haiti
Ci sono piccoli gesti che possono fare molto, e davanti a tragedie di questo tipo, forse ognuno potrebbe fare più di un piccolo gesto.
Abbiamo cercato in giro il numero dei vari conti e solo dopo un pò ci siamo accorti che c’era la pagina del Corriere della Sera che riassumeva tutte le possibilità (e speriamo che continuino a ripeterlo anche in televisione).
Trovate la lista qui:
Haiti, si muove la macchina degli aiuti
Troviamo il tempo di inviare un aiuto!
Ho aperto Convivendo.net nel 2008, per raccontare il mondo della convivenza, delle sfide quotidiane e della vita di coppia.
Nella vita sono imprenditore e libero professionista, con la passione della scrittura.
Monica dice
Buongiorno,
ho ritrovato questo libro del 2006 nell’archivio EMI, magari potrebbe servire a qualcuno.
Grazie:
“Ad Haiti si nasce ultimi ”
La vera storia di Théophile e di altri bambini
di Corallo Alessandro
È stato otto volte ad Haiti come volontario dell’Associazione Anpil, per seguire diversi progetti per i bambini di strada, tra i quali anche il sostegno a distanza. Nel 2000 è stato a Pozo Colorado (Paraguay), per creare un nuovo intervento d’aiuto presso una missione dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Dal 1992 lavora presso la redazione di Striscia la notizia.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
Port-de-Paix, Haiti.
Il racconto inizia nelle periferie di questo paese martoriato, tra i più poveri dell’America Latina. I sentimenti e l’impegno dell’Autore si intrecciano con la dura vita quotidiana dell’isola. Ad Haiti ci sono davvero le spiagge incantate dei depliant pubblicitari, ma anche discariche a cielo aperto, miseria, fame, malnutrizione, e malattie come dissenteria, tubercolosi, polmonite, morbillo continuano a seminare morte tra la gente.
Le coste di Haiti sono meravigliose, ma la vita media è di 49 anni. Nei villaggi turistici, quando c’erano, ci si divertiva fino a tardi, ma nella capitale la corrente elettrica arrivava soltanto una volta la settimana.
Ogni giorno i bambini lottano per la sopravvivenza, percorrono chilometri per andare a prendere l’acqua, non possono andare a scuola, giocare, vivere. Su mille nati, il 12% non raggiunge i cinque anni di età. A causa dell’incandescente clima politico e delle violenze che attraversavano il paese, il Ministero degli Esteri italiano consigliava di recarsi ad Haiti solo per ragioni improrogabili. I volontari ne hanno sempre avute a centinaia: i bambini della baraccopoli di Fatima, tra cui Théophile, uno degli oltre 2 milioni di bambini nel mondo condannati dall’Aids.
Striscia la notizia, il programma di Antonio Ricci, ha più volte appoggiato le attività di Anpil, collegandosi anche in diretta telefonica con Haiti, quando alcuni uragani investirono l’isola, per avere notizie dei bambini adottati a distanza.
Lui dice
Grazie della Segnalazione!
Lui