Sembrano così lontani i tempi in cui raccontavamo le nostre peripezie con i lavori in casa. E sembrano così solari i giorni in cui dormivamo a casa nostra, mentre la nostra futura (e ora presente) dimora veniva distrutta e ricostruita.
Ah! che bei tempi!
Invece, la sorpresa con cui si è conclusa la settimana scorsa è stata: avete una perdita di un pluviale e dobbiamo spaccare un vostro muro!
Come scusa? Non ho ben capito… Il nostro muro? Quello su cui abbiamo messo quel quadro e che raccoglie corrente e telefono? Stai scherzando, vero?
E invece no! Il muratore, alto poco più di un comodino, occhi azzurri circondati da un ammasso di carne e capelli mezzi bianchi e mezzi neri (no, non brizzolato… semi tinto, direi…) mi scrutano, quasi soddisfatti del danno che stanno per produrre, con la stessa soddisfazione di un chirurgo da campo di guerra che ti dice che devono amputarti le gambe…
Io che mi immagino già precocemente sfrattato, alla ricerca di un bed and breakfast Milano…
Ebbene. Come fare quando hai lavori in casa, mentre ci vivi? Qualche dritta più legata al buon senso che alla consultazione delle sacre scritture.
Non perdete la calma! Almeno non subito, c’è tutto il tempo!Cercate di avere qualche ora per capire come muovervi e sgomberare tutto ciò che c’è nei paraggi, spostandolo in altre a stanze, se possibile.Via oggetti delicati, “urtabili”, facilmente preda di operai delicati quanto un rinoceronte. Tenete d’occhio anche il passaggio: per arrivare al punto di distruzione, che percorso faranno? Quali danni potranno fare? Verseranno acqua, macerie o colore? | |
Individuate il vostro nemico!Polvere? Macerie? colore? Acqua?Agite di conseguenza, prevedendo tutto l’imprevedibile. Prestate attenzione | |
Praticità, prima di tutto.Quanto possono durare i lavori? A volte qualche giorno, a volte qualche settimana (ad esempio se dovete aspettare che cemento e intonaco si asciughino). E cosa farete per tutto questo tempo?Fate in modo da spostare tutte le cose con l’occhio della praticità, prestando attenzione a cosa vi potrà servire e cosa no. Non potete ogni giorno smontare tutte le protezioni per recuperare una tazza o una pentola. Pensateci in anticipo. | |
Cellophane, cellophane e ancora cellophane!Il migliore alleato, insieme alla carta adesiva! Se utilizzate una pellicola piuttosto pesante, non ci sono particolari problemi. State solo attenti a chiudere bene anche possibili infiltrazioni laterali. Se, invece, usate quelle pellicole più leggere, quasi impercettibili, state attenti che svolazzano e si gonfiano. In entrambi i casi, fate aderire bene la pellicola alle superfici dei mobili, fissatele con abbondante carta adesiva, prestate attenzione alle parti delicate e, nel caso, fate qualche giro con lo spago, in modo da non farle svolazzare. | |
Protezioni solide.Sin dai primi passi capirete se i vostri operai pensano di essere in una stalla o in un appartamento. In entrambi i casi, soprattutto quando i lavori da compiere sono ingombranti o richiedono pezzi di certe dimensioni, è facile urtare un mobile o un muro.Valutate l’ìpotesi di proteggere parti delicate con cartoni ondulati o più strati di giornali, giusto per evitare spiacevoli sorprese. | |
Step by step!Se possibile, ripulite alla fine di ogni giornata di lavoro, in modo da ridurre la sporcizia in giro per casa. ogni giorno vi piangerà il cuore, ma ripulito il grosso. vi sembrerà più accettabile e riuscirete a dormirci su, o quasi! |
Cellophane, cellophane e ancora cellophane! Il migliore alleato, insieme alla carta adesiva! Se utilizzate una pellicola piuttosto pesante, non ci sono particolari problemi. State solo attenti a chiudere bene anche possibili infiltrazioni laterali. Se, invece, usate quelle pellicole più leggere, quasi impercettibili, state attenti che svolazzano e si gonfiano. In entrambi i casi, fate aderire bene la pellicola alle superfici dei mobili, fissatele con abbondante carta adesiva, prestate attenzione alle parti delicate e, nel caso, fate qualche giro con lo spago, in modo da non farle svolazzare. |
E come sempre, in bocca al lupo!
Ho aperto Convivendo.net nel 2008, per raccontare il mondo della convivenza, delle sfide quotidiane e della vita di coppia.
Nella vita sono imprenditore e libero professionista, con la passione della scrittura.
ale dice
Cavolo che brutto!
Pensa che il senso di frustrazione lo provo io che ancora non ci vivo in quella casa-cantiere….
Non oso immaginare il disagio!!
Salutoni,
Ale
Lui dice
A chi lo dici…
In realtà, alla ifne il danno si riduce ad un paio di buchi grandi come un foglio a3, quindi tutto sommato poco…
Però siamo stati fortunati: non oso immaginare una perdita in un bagno piastrellato, in cucina o in camera da letto…
Aiutooooo!!!!!!! 😀