Gli amici sono usciti da poco.
La porta della camera è socchiusa, dall’interno il buio.
Dorme.
Qui, in studio, la lampada fioca, stile liberty, solo il rumore dei tasti del portatile. Indosso ancora la camicia e i jeans, ho appena sistemato approssimativamente la cucina. Ci penserò domani. E mi viene in mente quanto possa distanziare o avvicinare il tempo.
Andare a convivere significa aver etre vite: la propria (per due) e quella in comune.
La sveglia, l’andare a dormire, il leggere, il guardare la televisione, scegliere un film: tutto ha due facce. Insieme o separati.
E te ne accorgi man mano che i tempi si accavvallano, si sdoppiano, si intrecciano, si snodano, si congiungono. Te ne accorgi quando non riesci a dormire e lei dorme già. Quando la senti svegliarsi prima di te, registri i suoi movimenti, senti i suoi passi e tu sei ancora a letto. Sono palpabili quei momenti in cui decidi di tornare a casa prima, o sei in ritardo.
Il tuo tempo diventa automaticamente il vostro tempo. Certo, lo vivi tu, ma i suoi confini sono immediatamente adiacenti ai suoi.
Qualche tempo fa, una coppia di nostri amici ci raccontava di un grande cambiamento che stava per avvenire nella loro casa: lui cambiava lavoro e per alcuni giorni alla settimana avrebbe lavorato da casa. Il maggiore entusiasmo era per la possibilità di fare colazione insieme al mattino, iniziare insieme la giornata, con un attimo di semi-relax. Ed è effettivamente una cosa bella.
Inevitabilmente i tempi della coppia si muovono come abbiamo detto sopra: sveglie, impegni, orari, scansioni, scadenze declinano percorsi lineari che non sono sempre paralleli.
Quando divergono, però, bisogna tenerli d’occhio. Essere consapevoli che si deve trattare di un periodo, di un momento, ma correre ai ripari al più presto possibile, stabilendo delle oasi in cui i tempi si possano conciliare e ritrovare.
È come la manutenzione della macchina: devi farla gradualmente, costantemente, ogni tanto. Non puoi aspettare di accorgerti che qualcosa non va più come prima. Potrebbe essere troppo tardi e i percorsi potrebbero aver lasciato il segno sul motore.
Quindi attenzione: il tempo può allontanare moltissimo, senza accorgercene e dobbiamo sempre essere vigili, per evitare di perdere qualcosa di più di un semplice attimo.
Ho aperto Convivendo.net nel 2008, per raccontare il mondo della convivenza, delle sfide quotidiane e della vita di coppia.
Nella vita sono imprenditore e libero professionista, con la passione della scrittura.
Lascia un commento